Mi rivolgo a tutti...
mi ricordo che quando avevo 18 anni durante le lezioni di matematica leggevo un libro di poesie del grande Evgenij Evtushenko. Il libro purtroppo non era mio, ma di una mia compagna di classe. Feci in tempo a imparare a memoria una poesia che ancora mi ricordo benissimo, prima di restituirlo.
Non ho poi più trovato in pubblicazioni italiane questa poesia e non riesco a trovarla nemmeno in russo. Qualcuno, magari qualche amico russo, può aiutarmi a rintracciarla e farmi sapere che titolo ha in russo, in quale raccolta si trova o magari copiarmela in russo su un post?
Ve la scrivo cosicchè potrete goderne anche voi in ogni caso:
"Dopo ogni lezione sempre in mille modi
ti contendono tutti, importunano.
Da bocche di ragazzi ascolti complimenti
pieni di dolciastre lusinghe.
Di cose belle nella vita ce ne sono tante:
gli appuntamenti, i fiori, il teatro.
Manca soltanto ciò che vorresti tu
manca, la cosa essenziale.
Ecco, tu corri su per le scale
hai diciott'anni
nella borsetta porti col profilo
leniniano, il tesserino di membro
komsomoliano
nel solitario tic tac della tua mezzanotte
nell'appartamento addormentato
ti chiedi
-lo so-
l'aiuto di qualche idea severa
e pensi alla rivoluzione
o cerchi il grande amore
mentre sciogli le grandi trecce folte
dei luminosi capelli castani.
Nella tua casa c'è solo questo battere lento della pendola
questo tuo parlare con l'anima
davvero sei molto piccola ancora
io al tuo confronto sono grande,
davvero grande.
Tu sei la giovanissima compagna di viaggio
io sono il tuo anziano compagno
mi assilla il pensiero di ciò che accadrà dei tuoi capelli castani
e se ti tormento con l'inquieta
ricerca di qualcosa di alto, di sublime,
io che per primo in molte cose ho creduto,
è perchè adesso possa credere anche tu..."