Mi sembra utile conoscere quanto segue:
Cittadinanza italiana Jure Sanguinis
di Francesco Saverio Matozza
Interpretazione medico-legale
Obiettivo di questo articolo è dimostrare che la cittadinanza italiana "iure sanguinis" dovrebbe essere trasmessa anche da parte della madre italiana ai figli nati sia prima che dopo il 1948, basandosi su aspetti medico-legale.
L' articolo conterrà le seguenti sezioni:
1. Legge vigente sulla cittadinanza italiana del 15 Febbraio 1992 n.91
2. Aspetti medici (circolazione materna fetale)
3. Rischio nei concepimenti prima del 1948
4. Emigrazione Italiana 1860-1948
5. Conclusione
Presupposti della cittadinanza italiana
La cittadinanza italiana si basa sul principio dello "jus sanguinis" (diritto di sangue), in virtù del quale il figlio nato da padre italiano o da madre italiana è italiano.
1 CITTADINANZA PER NASCITA - LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N.91
Sulla base della normativa vigente, è cittadino italiano il figlio di genitori italiani ("iure sanguinis"). La madre italiana trasmette la cittadinanza solamente ai figli nati a partire dal 01.01.1948 anno in cui entrò in vigore la nuova Costituzione Italiana. Chiunque fosse nato prima di questa data potrà ottenere la cittadinanza solo per via paterna.
Senza dubbio esistono tre sentenze in cui sono stati riconosciuti come italiani i figli di madre italiana nati prima del 1/1/1948. La sentenza della Cassazione Civile di Roma, Prima Sezione, Sentenza 10.07.1996 n.6297 che riconobbe la cittadinanza italiana a un uomo, figlio di madre italiana, nato prima del 1948. L'altro caso è del Tribunale di Torino, Sentenza 12 /04/1999 - "Deve essere considerato cittadino italiano colui che è nato da madre italiana anteriormente al 1° gennaio 1948. L'ultima è la Sentenza della Corte Costituzionale n°30 del 28 gennaio 1983.
Recentemente molti tribunali italiani hanno aderito a questa sentenza.
La trasmissione della cittadinanza "iure sanguinis" non prevede limiti di generazione però non permette salti generazionali. Per questo motivo, il discendente da italiano può acquistare la cittadinanza italiana solamente se si recuperano tutti gli ascendenti in linea retta (per esempio, il nipote di italiano può acquistare la cittadinanza solo se la recupera il suo progenitore). Nel caso di ascendenti defunti, la ricostruzione della cittadinanza di questi può essere realizzata direttamente dal discendente. Per aver diritto alla cittadinanza italiana è poi necessario essere discendente in linea retta da un familiare che sia cittadino italiano (per es: bisnonno, nonno, padre).
2 CIRCOLAZIONE MATERNO FETALE
La placenta e' l'organo fondamentale della gestazione ed è caratteristico dei mammiferi superiori. Svolge diverse funzioni: nutrizione, metabolismo embrionale, sviluppo fetale, funzione endocrina e l'eliminazione dei catabolismi provenienti dal feto….Lo scambio di sostanze tra madre e feto si attua attraverso le vellosità coriali. La barriera placentaria che separa il sangue materno da quello fetale è costituita da endotelio capillare e da trofoblasto. Dalla madre passano al feto l'ossigeno e i principali elementi: sali, acqua; e dal feto passano alla madre i cataboliti: diossido di carbonio, urea, bilirubina, etc..Il sangue materno giunge alla placenta per mezzo di ramificazioni delle arterie uterine. La circolazione placentaria fetale proviene dalle arterie ombelicali e giunge al feto attraverso la vena ombelicale. Il flusso sanguigno, durante il pieno sviluppo placentario, è di circa 500 ml al minuto. Altra funzione della placenta è la secrezione degli ormoni che passano sia alla madre che al feto: ormoni steroide, testosterone, progesteroni, et.. Non possono attraversare la barriera placentaria le molecole di grossa dimensione come le proteine.
Dal momento del concepimento sino al parto, la vita del feto dipende dal funzionamento della circolazione materno fetale.
La velocità di flusso sanguigno uterino aumenta progressivamente durante la gestazione.
Grazie all' eccodoppler delle arterie e della vena ombelicale e alla ecografia fetale, si può valutare la circolazione ombelicale, la placenta, il liquido amniotico, diametri fetali, organi (cuore, fegato, cervello, reni, etc..)
3 RISCHI NELLE GRAVIDANZE PRIMA DEL 1948
A quell'epoca non esisteva l'ecografia, l'anestesia peridurale né il taglio cesareo. I controlli fetali durante la gravidanza si basavano su: l'auscultazione dei battiti cardiaci fetali, i movimenti fetali dal quarto mese e l'accrescimento uterino che era un indice indiretto della crescita del feto. La maggior parte dei parti avevano luogo al domicilio della partoriente, senza assistenza medica. Esisteva un grande rischio di infezioni. Gli antibiotici avevano fatto la loro comparsa con la seconda guerra mondiale ed erano inaccessibili per molte pazienti. Molte donne morivano in conseguenza del parto, durante lo stesso o nel puerperio per infezioni. I nati prematuri morivano quasi tutti non esistendo terapia neonatale intensiva. Oggi i nati prematuri di 800 grammi possono sopravvivere grazie alla tecnologia. Pertanto, prima del 1948, la gravidanza e il parto erano una delle maggiori cause di morbimortalità per le donne.
4 EMIGRAZIONE
Tra il 1860 e il 1948 più di 20 milioni di italiani, incluse molte giovani donne, emigrarono in cerca di lavoro e migliori condizioni di vita in USA, Argentina, Brasile, Canada ed Europa. Molte di loro si sposarono con stranieri perdendo la cittadinanza italiana. D'altra parte i loro figli nati prima del 1/1/1948 non furono considerati italiani. Soltanto i figli di padre italiano poterono ottenere la cittadinanza italiana.
In qualche famiglia ci sono figli non italiani, nati prima del 1/1/1948, e italiani perché nati dopo quella data, pur essendo entrambi figli della stessa madre e dello stesso padre. Ciò è veramente inammissibile.
5 CONCLUSIONE
Sulla base di quanto sopra esposto si dimostra che il feto riceve dalla madre (per via sanguigna) tutti gli elementi necessari per il suo nutrimento, sviluppo e crescita. La vita del feto durante la gravidanza dipende solamente dalla madre e non dal padre. Prima del 1948 le donne avevano maggiori possibilità di complicazioni durante la gravidanza, parto e puerperio (morbimortalità) inclusa la loro morte.
Pertanto la trasmissione della cittadinanza "iure sanguinis" dovrebbe essere ammessa anche per via materna, poiché è proprio il sangue della madre che alimenta il figlio durante i 9 mesi di gravidanza.
Questa nuova interpretazione del diritto "jure sanguinis" dovrebbe permettere ai figli di madre italiana nati prima del 1948 di ottenere la cittadinanza italiana.
Riferimenti:
1-Legge n. 91 del 5.2.1992 - Nuove norme sulla cittadinanza (G.U. n. 38 del 15.2.1992), entrata
in vigore il 16.8.1992.
2-Sentenza della Corte Costituzionale n. 30 del 28.1.1983. (Riconobbe la trasmissibilità della
cittadinanza per via materna).
3-Tribunale di Torino, sentenza 12 aprile 1999