MOSCA / Fiamme altissime si sono elevate da una rimessa navale russa dopo che un incendio è divampato a bordo del sottomarino nucleare Ekaterinenburg. Un rogo violento, che ha avuto origine probabilmente dalle impalcature in legno intorno allo scafo. “Una violazione delle norme di sicurezza” ha subito dichiarato il portavoce per del ministero delle Emergenze, che ha anche precisato che secondo quanto affermato dalle autorità non sono state registrate fughe di materiale radioattivo dal reattore nucleare.
Solo qualche ferito lieve, per un incidente che poteva avere un ben più tragico epilogo; ma che ha subito fatto affiorare alla mente il tragico incidente ad un altro sottomarino russo, il Kursk 141 che si inabissò in circostanze ancora in gran parte misteriose il 10 agosto del 2000, portando con sé tutto l’equipaggio a bordo: 118 marinai, forse 130. In quell’occasione la paura dello sgancio delle testate nucleari trasportate dal sottomarino che avrebbero colpito il continente europeo. Condizione fortunatamente non verificatasi.
Secondo fonti internazionali accreditate ad oggi sono più di un centinaio le navi da combattimento russe armate per missioni speciali. Di queste, una settantina a propulsione nucleare che solcano i mari internazionali ogni giorno.
http://www.youreporternews.it/2011/...a-incubo-kursk/