Home    Forum    Cerca    FAQ    Iscriviti    Login


La Storia del Forum

Cap: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18




Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione 
Pagina 1 di 1
 
 
Nagorno - Karabakh
Autore Messaggio
Rispondi Citando   Download Messaggio 
Messaggio Nagorno - Karabakh 
 
[color=blue:98dd351460]Armenia - Azerbaigian - 23.3.2005 [/color:98dd351460]
[b:98dd351460]La pace in pericolo [/b:98dd351460]
[i:98dd351460]Rischia di riesplodere la guerra tra Armenia e Azerbaigian per il Nagorno-Karabakh [/i:98dd351460]      
 
La guerra tra Armenia e Azerbaigian per il Nagorno-Karabakh, il più lungo, e ancora oggi irrisolto, conflitto seguito al collasso dell'Unione Sovietica, rischia di riaccendersi dopo anni di fallimentari tentativi di soluzioni diplomatiche. Le violazioni del cessate il fuoco stipulato nel 1994 sono in continuo aumento. Secondo il governo azero la responsabilità  sarebbe delle forze armate armene che controllano l'enclave contesa: solo nell'ultimo mese - hanno denunciato nei giorni scorsi le autorità  di Bakù - almeno quattro soldati azeri sono stati uccisi e altri tre sono stati fatti prigionieri dall'esercito armeno. Un numero esiguo, ma significativo se paragonato a tutto il 2004, durante il quale sei soldati azeri hanno perso la vita in scaramucce tra le parti.
Contrariamente al solito, le autorità  filo-armene che da undici anni governano di fatto il Nagorno-Karabak hanno confermato questi recenti incidenti, pur non fornendo notizie sul numero delle vittime.
Ora si temono rappresaglie da parte dei movimenti nazionalisti azeri, in particolare dai più radicali come l'Organizzazione per la Liberazione del Karabakh (Olk), che già  parla di prepararsi a una nuova guerra per liberare il Karabakh dall'occupazione armena. “Possiamo liberare la nostra terra solo con la forza, possiamo ottenere risultati solo rispondendo alla forza con la forza, al sangue con il sangue. Morte al nostro nemico!”.
 
Le radici storiche del conflitto. Il conflitto armeno-azero per il Nagorno-Karabakh (che significa ‘giardino nero montagnoso') ha molte analogie con quello serbo-albanese per il Kosovo. Ma le parti religiose sono invertite: qui la contesa non riguarda un'enclave musulmana in terra cristiana (il Kosovo islamico facente parte della Serbia cristiano-ortodossa) ma un'enclave cristiana in terra musulmana, il Nagorno-Karabakh cristiano appunto, formalmente parte dell'Azerbaigian musulmano. E come il Kosovo, anche questo territorio è considerato come ‘culla' dell'identità  culturale di entrambi i popoli che se lo contendono. Infatti, sia per gli azeri musulmani che per gli armeni cristiano-apostolici, nelle verdeggianti montagne del Nagorno-Karabakh affondano le radici delle rispettive storie e mitologie nazionali.
 
Dalla convivenza alla guerra. Demograficamente il Nagorno-Karabakh è sempre stato armeno. La minoranza azera è sempre stata esigua. Nonostante ciò, dopo la rivoluzione bolscevica, la politica staliniana del ‘divide et impera' fece sì che questo territorio venisse annesso alla Repubblica azera, nonostante la chiara volontà  della popolazione locale di far parte della Repubblica armena. Questo non fece che esasperare i rapporti tra le due nazioni, già  tesissimi dopo il genocidio d'inizio secolo di un milione e mezzo di armeni da parte dei Giovani Turchi. Il conflitto tra i due Stati per il controllo del Nagorno-Karabakh rimase latente per tutto il settantennio sovietico, esplodendo con il crollo dell'Urss. I primi scontri tra Armenia e Azerbaigian iniziarono già  nel 1988 ma fu nel 1991 che esplose una vera e propria guerra che, dopo almeno 30 mila morti e centinaia di profughi, si concluse nel 1994 con la vittoria dell'Armenia, che di fatto conquistò il Nagorno-Karabkh. Un esito non riconosciuto dal diritto internazionale e tantomeno dall'Azerbaigian. Da allora è in vigore solo un cessate il fuoco, non una pace, proprio perchè la questione, legalmente, non è mai stata risolta.
 
Una partita internazionale. A complicare la situazione e a rendere difficoltosi i negoziati tra i due paesi, patrocinati con scarso successo dall'Osce, sono intervenuti spinosi aspetti di geopolitica internazionale. L'Armenia ha progressivamente stretto i suoi legami politici ed economici con l'Iran e la Russia. L'Azerbaigian ha fatto altrettanto con la Turchia, la Georgia e gli Stati Uniti, soprattutto in relazione alla costruzione (iniziata nel 2002) del mega-oleodotto Baku-Tbilisi-Cheyan (Btc). Un progetto da quattro miliardi di dollari voluto dalle compagnie petrolifere americane ed europee per portare sui mercati occidentali (dalla fine di quest'anno) lo strategico petrolio del Mar Caspio dalle coste azere (Bakù) ai terminal turchi (Cheyan) passando per la Georgia, baypassando così il territorio russo e iraniano. Un progetto che Mosca considera estremamente dannoso per i propri interessi economici e che per questo vedrebbe volentieri naufragare, magari a causa della riesplosione di un conflitto armato proprio in una delle zone di passaggio delle condutture.  

Mr.G
 




____________
"Fratelli, ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità ".

www.soyombo.it

Non si può capire la Russia con la ragione...si può solo credere in lei

Forum Russia Italy
 
Mr.G Invia Messaggio Privato
Torna in cimaVai a fondo pagina
Mostra prima i messaggi di:    
 

Nuova Discussione  Rispondi alla Discussione  Pagina 1 di 1
 






 
Lista Permessi
Non puoi inserire nuovi Argomenti
Non puoi rispondere ai Messaggi
Non puoi modificare i tuoi Messaggi
Non puoi cancellare i tuoi Messaggi
Non puoi votare nei Sondaggi
Non puoi allegare files
Non puoi scaricare gli allegati
Puoi inserire eventi calendario