Spagna campione d'Europa. Russia battuta dopo i supplementari
I titoli erano già pronti. “Spagna spodestata”, “Cade l’imbattibilità delle Furie Rosse”. E invece, quando tutto sembrava pronto per la festa della Russia e per fermare a 105 la striscia senza sconfitte della Roja, i tricampioni d’Europa sono diventati quadricampioni. EURO 2012 se lo aggiudica la squadra di Venancio Lopez, che festeggia dunque per la quarta volta consecutiva, regalando alla Russia solo un mare di rimpianti. 3-1 dopo i tempi supplementari: decisive, dopo il vantaggio russo di Pula, due deviazioni su altrettante conclusioni di Sergio Lozano, prima del gol sulla sirena di Borja.
Il dato che emerge da questo Europeo è che la Spagna non è più una squadra di extraterrestri, anche se i primi minuti della finale sono tutti della squadra di Venancio Lopez: prima Gustavo respinge il sinistro di Rafa Usin, poi Lozano spedisce fuori di poco dal limite, infine ancora Lozano non trova la porta. La Russia si fa vedere per la prima volta dalle parti di Luis Amado con un sinistro di Cirilo che il portiere spagnolo devia in angolo. E’ solo una parentesi, perché sono sempre le Furie Rosse a fare la partita: Torras apre sulla sinistra per Lozano con quest’ultimo che tenta di servire Rafa Usin, la difesa russa si salva come può. Il primo tempo si conclude come si era aperto, con la Spagna in avanti e la Russia rintanata che si affida solo alle ripartenze: Miguelin in diagonale calcia di poco a lato, con Gustavo che prima del riposo è straordinario prima su Torras poi su Kike.
Al rientro dagli spogliatoi è un’altra partita: la Spagna non ha più la furia del primo tempo, la Russia inizia a crederci. Luis Amado si difende su Cirilo, poi sul sinistro a botta sicura di Abramov, ma non avrebbe potuto nulla se Prudnikov, su schema da calcio d’angolo, da due passi non avesse alzato il tocco su assist di Sergeev. I russi continuano il forcing e vengono premiati al 13’15’’ quando Pula converge da sinistra e scarica il destro alle spalle di Luis Amado. La partita si accende e diventa spettacolare, dopo 33’ tra luci e ombre: la Spagna si getta in attacco, la Russia si difende come può, con Gustavo ancora superlativo su Miguelin e Aicardo. Venancio Lopez chiama time out, organizza il portiere di movimento e inserisce Alemao, ma la svolta sembra arrivare al 15’54’’ quando Cirilo si fa ingenuamente espellere per doppia ammonizione. Cambio di portiere di movimento (dentro Kike) e Spagna che attacca cinque contro tre senza trovare però il pareggio. Che arriva invece al termine dei 2’ di inferiorità numerica, a 26 secondi dalla fine, grazie a una deviazione di Nugumanov che inganna Gustavo sulla conclusione di Sergio Lozano.
Si va ai supplementari, dove succede poco almeno nei primi 5’ di extratime: la Russia sembra aver smaltito lo choc per il gol subìto quando sembrava fatta e la Spagna che studia la mossa giusta per colpire. Arriva a 2’02’’ dalla fine, anche se ci vuole un’altra deviazione della difesa russa per sancire la doppietta di Sergio Lozano che vale il 2-1. Sul suono della sirena, dopo una deviazione di Luis Amado sul destro di Sergeev (schierato portiere di movimento subito dopo il gol), arriva anche il 3-1 di Borja, che vale solo per le statistiche. Ma la morale della favola è che da quattro edizioni la musica è sempre la stessa.
RUSSIA-SPAGNA 1-3 d.t.s. (1-1 d.t.r., 0-0 p.t.)
RUSSIA: Gustavo, Prudnikov, Sergeev, Abramov, Maevski, Pereverzev, Pula, Cirilo, Fukin, Milovanov, Nugumanov, Zuev. Ct. Skorovich
SPAGNA: Luis Amado, Torras, Kike, Usin, Alemao, Ortiz, Lozano, Borja, Lin, Miguelin, Aicardo, Juanjo. Ct.:Venancio Lopez
ARBITRI: Danijel Janosevic (Croazia), Francesco Massini (Italia) CRONO: Bogdan Sorescu (Romania)
MARCATORI: 13’15’’ Pula (R), 19’34’’ Lozano (S) del s.t.; 2’58’’ Lozano (S), 4’59’’ Borja (S) del s.t.s.
AMMONITI: Cirilo (R), Lozano (S), Kike (S), Abramov (R)
ESPULSI: Cirilo (R) al 15’54’’ del s.t. per doppia ammonizione
