[VADEMECUM] Come portare in Italia i figli della propria partner russa dopo il matrimonio
dalle esperienze di:
Roberto Petagna - criceto2 CHIOCCIOLA hotmail.com
Simone Selmi
La riproduzione parziale o totale di questo report deve essere autorizzata dall'autore
Aggiornato al 28/07/2006
Questo vademecum vuole riportare due esperienze reali incontrate da noi per poter portare in Italia il figlio o la figlia
della nostra compagna russa appena sposata. Non è raro infatti avere una compagna con già alle spalle un passato matrimonio o comunque della figliolanza al seguito.
Purtroppo le istituzioni non aiutano tantissimo nella raccolta delle informazioni e anche nel fornire un valido supporto per risolvere la questione velocemente, per cui è nostro tentativo quello di riportare due procedure valide, che hanno funzionato e che hanno consentito, all'indomani del matrimonio in Russia con la nostra compagna, di far venire tutta la famiglia insieme, senza drammatiche separazioni.
Specifichiamo i seguenti punti, per meglio definire lo scenario entro il quale tali esperienze si sono svolte:
- cittadino italiano che si sposa con cittadina russa
- matrimonio celebrato in Russia (vedi apposito Vademecum)
- la presenza di un figlio/a minorenne della nostra compagna
La prassi più conosciuta e che spesso ti viene descritta quando si chiede cosa fare per portare in Italia anche il figlio, insieme alla neo-moglie è la seguente:
Una volta in Italia, tua moglie, dopo che avrà ottenuto per se, il suo permesso di soggiorno, dovrà fare apposita richiesta alla Questura di competenza per avviare le pratiche di ricongiungimento familiare del figlio rimasto in Russia. La Questura produrrà un NULLA OSTA con il quale lei si dovrà recare in Russia e presentarlo, assieme ad altri documenti al Consolato Italiano per richiedere il visto anche per il figlio.
Questa procedura richiede sicuramente non meno di 3-4 mesi se va bene (il NULLA OSTA viene emesso dal Ministero, che lo gira alla Questura....) e comporta la separazione fisica di madre e figlio e i tempi diventano decisamente elevati, oltre a nuovi viaggi in Russia.
Si capisce che questa strada è al 99% non praticabile, perchè divide la famiglia, divide madre e figli per un tempo indefinito e comporta pene che è meglio evitare, a maggior ragione che si è appena sposati e le difficoltà sono tante. Aggiungerne una ulteriore di tale portata non è certo il caso.
Ecco come ho fatto io:
Una volta sposati in Russia, la nostra moglie può già ottenere, una volta presentata opportuna documentazione, il visto per ricongiungimento familiare, ma preliminarmente producete la seguente documentazione anche per il bimbo, così quando andate a richiedere il Visto per Vostra moglie, richiedete anche quello per il figlio:
- atto notarile da tradurre in italiano e apostillare, in cui il padre del bambino da il suo benestare affinchè il figlio lasci la Russia e si possa trasferire in Italia (o in un Paese qualsiasi dell'area Schengen) in compagnia della madre etc...;
- far apostillare e poi tradurre anche il certificato di nascita del bambino ed eventuale documentazione che lo accompagna che ritenete possano essere utili una volta giunti in Italia;
- invito ufficiale, scritto dal cittadino italiano (da Voi), per moglie e figlio in cui si specifica chiaramente che saranno a Vostro PROPRIO CARICO, richiedendo il visto per ricongiungimento familiare sia per lei che per lui;
- anketa/modulo per richiesta visto (si consiglia di scaricare da Internet tutti questi documenti, per evitare di imbattersi in una mancanza di questi negli uffici)
- passaporto zagranpassport del bambino;
- fotografie fototessera in numero adeguato (almeno 4 uguali per stare tranquilli, dovrebbero richiederne 2 all'ufficio visti);
Tutta questa documentazione, la si porta all'Ufficio Sociale del Consolato Italiano a Mosca, richiedendo la legalizzazione e la vidimazione "ai fini di ricongiungimento familiare"
I tempi di lavorazione sono elevati e possono variare da circa 10/15 giorni a 3 mesi, dipende dal carico di lavoro dell'Ufficio. E' possibile provare a richiedere una procedura più rapida, che però è a discrezione del personale dell'Ufficio.
Una volta che tutta questa documentazione è pronta, legalizzata e vidimata dall'Ufficio Sociale, fotocopiate il tutto ricordatevi che gli uffici in genere non prendono gli originali MA SOLO FOTOCOPIE, DOPO AVER VISTO L'ORIGINALE.
Con gli originali e le fotocopie in mano, potete andare al Dipartimento che cura le pratiche dei Visti, sempre al Consolato Italiano, per richiedere il Visto per Ricongiungimento Familiare per Vostra moglie (portate la documentazione relativa ovviamente) e per suo figlio.
Se tutta la documentazione è in regola, il rilascio del Visto sarà pressochè automatico e richiederà circa 3-5gg feriali di lavorazione.
Verranno emessi due visti per ricongiungimento familiare, della durata di un anno, applicati ciascuno nel relativo passaporto.
Ora madre e figlio possono entrare in Italia all'interno del periodo di validità di questi visti senza problemi.
Ecco l'altra procedura invece seguita da Simone Selmi.
Nel suo caso per vari motivi, si è seguita un'altra strada infatti si richiede un visto turistico per il figlio e poi dall'Italia si attiva una procedura speciale che converte il permesso di soggiorno per turismo in permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Andiamo con ordine.
Produrre tutta la documentazione necessaria per richiedere un visto turistico per il bambino:
- passaporto zagranpassport del figlio;
- biglietto aereo o prenotazione;
- disponibilità economica secondo i valori tabellari pubblicati che coprano l'intero soggiorno richiesto in Italia;
- atto notarile in cui il padre del bambino da il suo consenso affinchè il figlio possa effettuare il viaggio in compagnia della madre presso Stati Schengen/in Italia, per un periodo compreso dal... al...;
- anketa/form di richiesta visto
- invito ufficiale del cittadino italiano a favore del cittadino russo che si vuole invitare per turismo + fotocopia del documento del cittadino italiano invitante
- fotografie
(per maggiori informazioni e per avere una lista aggiornata dei documenti per richiedere un visto turistico, controllare qui, poichè tale procedura esula dagli intenti di questo Vademecum)
IMPORTANTE
Poichè si deve procedere ad una conversione del permesso di soggiorno, che ovviamente estende il periodo di permanenza del bambino a tempo indefinito (e quindi non più per un semplice viaggio turistico), è importante avere con se, un secondo atto notarile, in cui il padre del bambino da il suo consenso affinchè il figlio possa trasferirsi in Italia/o presso Stati Schengen a tempo indefinito, in compagnia della madre etc....
In questo documento dovete far apporre l'Apostille, poi farlo tradurre in Italiano (compresa l'Apostille).
Produrre anche il certificato di nascita del bambino, far apporre l'Apostille e tradurre in Italiano (compresa l'Apostille).
Poi dovete portare entrambi all'Ufficio Sociale del Consolato Italiano di Mosca e richiederne la legalizzazione.
Saltare la legalizzazione dell'Ufficio Sociale del Consolato Italiano di Mosca, significa esporsi ad una invalidità del documento stesso in Italia, che potrebbe non essere riconosciuto dalle Questure, a meno che..., si sa, si riesca a far chiudere un occhio ad eventuali conoscenti che vi lavorano, che possono aiutare in tal senso, accertata però la bontà della traduzione come fedele all'originale. Capite bene, che la materia è delicata e le autorità hanno il dovere di evitare eventuali traffici di minori illegali etc... .
A questo punto se tutto è corretto e non ci sono problemi, verrà emesso un visto per turismo (ricordiamo che non può superare i 90 gg di validità) con il quale il bambino potrà entrare in Italia, insieme alla madre che nel frattempo avrà ricevuto il suo visto per ricongiungimento familiare.
Una volta in Italia, ecco l'esperienza diretta seguita da Simone e quanto gli è stato detto in Questura:
"basta andare allo sportello dell'ufficio immigrazione e chiedere di trasformare il visto da turistico a visto per motivi
familiari...poiche' il figlio e' minorenne, il suo visto e' in pratica agganciato a quello della madre e puo' restare sicuramente per tutto il
tempo che resta lei....basta avere il permesso del padre e il certificato di nascita del figlio, e da parte tua produrre un'autodichiarazione di ospitalità e
mantenimento per entrambi..."
Così è stato fatto, la pratica è tuttora in lavorazione (al 28/07/2006).
FINE
Resta valido il consiglio di provare comunque a documentarsi prima, magari chiedendo a più persone dello stesso sportello/ufficio per avere la situazione aggiornata in queste situazioni e procedere per piccoli passi, in modo tale da superare i vari momenti con la documentazione pronta e corretta.
Ricordate, anche se uno cerca di fare le cose per bene, potrebbero comunque sorgere problemi al consolato a Mosca (magari dovuti alle tempistiche lunghe) per portare il figlio in italia tramite la via del ricongiungimento familiare.
Se succedesse questo, e non si riuscisse a venirne fuori, un consiglio e' di portare in Italia il figlio, anche come turista, con tutta la documentazione possibile (particolarmente importanti l'assenso del padre e il certificato di nascita), e poi una volta qui, considerando che e' minorenne, un modo per farlo rimanere si potrebbe trovare.