Forum Russia - Italia
Hai bisogno d'aiuto? - Opportunità di lavoro per cittadina russa
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 15:31 ]
Oggetto:
Fermo restando che sulle scelte personali ha ragione Mystero (bisogna sia vedre cosa lei vuole fare e cosa è disposta a sacrificare; nel mio caso ad esempio Inna è consapevole della situazione italiana, io le ho detto tutto in modo chiaro, e lei è disposta ad aspettare e fare sacrifici), voglio sottolineare anche io che la riforma Berlinguer ha distrutto l'Università e chi è venuto dopo, proseguendo quel lavoro o restando indifferente ad esso, sta eliminando anche le fondamenta; ma in questo grande ammasso di ruderi si possono trovare le opportunità per gli stranieri, fermo restando le difficoltà legate al riconoscimento del titolo di studio estero. Essere sponsor è importantissimo per il lavoro, anche su questo Mystero coglie nel segno.
Per Fisherman: è chiaro che uno stipendio a Milano non basta, ma se lei è disposta a fare dei sacrifici e ad aspettare, è già importante avere le spalle coperte su alcune cose: la casa, ad es.; mangiare, come si mangia in uno si mangia in due; e cose del genere.
Mystero, cogli nel segno quasi sempre, peccato per il tuo strabismo verso destra, eh eh eh
Un abbraccio
Rodofetto
Mystero [ 01 Febbraio 2005, 16:00 ]
Oggetto:
Caro Rodo non trattasi di strabismo ma di vedere e aprire gli occhi, io li ho aperti da un pò e vedo ancora tanti con le mortadelle agli occhi.
Ma non usciamo off topic in questo post almeno, parlando di palitica ok?
ciao

Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 16:04 ]
Oggetto:
[quote:fa07abfd87="Mystero"]Caro Rodo non trattasi di strabismo ma di vedere e aprire gli occhi, io li ho aperti da un pò e vedo ancora tanti con le mortadelle agli occhi.
Ma non usciamo off topic in questo post almeno, parlando di palitica ok?
ciao :wink:[/quote:fa07abfd87]
dai, ogni tanto una battutina allieta la giornata. Ok, questa è l'ultima: io almeno, e tu lo sai, se ne è già parlato, mi levo la mortadella e me la magno!!!!

e continuo a guardare la realtà ad occhi aperti; ma voi nemmeno la mortadella; al limite ogni tanto ve magnate quarchER Pecora!!!!!
Un abbraccio
Rodofetto
fisherman [ 01 Febbraio 2005, 16:17 ]
Oggetto:
[quote:428d8bc04d="Rodofetto"]Per Fisherman: è chiaro che uno stipendio a Milano non basta, ma se lei è disposta a fare dei sacrifici e ad aspettare, è già importante avere le spalle coperte su alcune cose: la casa, ad es.; mangiare, come si mangia in uno si mangia in due; e cose del genere.
Mystero, cogli nel segno quasi sempre, peccato per il tuo strabismo verso destra, eh eh eh
Un abbraccio
Rodofetto[/quote:428d8bc04d]
..Io ho spiegato a lei tutto e lei è abbastanza intelligente per capire come stanno le cose, l'unico problema è essere disposti a fare sacrifici e poi farli!........
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 17:16 ]
Oggetto:
[quote:40774b91f8="fisherman"][quote:40774b91f8="Rodofetto"]Per Fisherman: è chiaro che uno stipendio a Milano non basta, ma se lei è disposta a fare dei sacrifici e ad aspettare, è già importante avere le spalle coperte su alcune cose: la casa, ad es.; mangiare, come si mangia in uno si mangia in due; e cose del genere.
Mystero, cogli nel segno quasi sempre, peccato per il tuo strabismo verso destra, eh eh eh
Un abbraccio
Rodofetto[/quote:40774b91f8]
..Io ho spiegato a lei tutto e lei è abbastanza intelligente per capire come stanno le cose, l'unico problema è essere disposti a fare sacrifici e poi farli!........[/quote:40774b91f8]
quindi hai dei dubbi sul fatto che lei possa essere disposta a farli?
Rodofetto
fisherman [ 01 Febbraio 2005, 17:22 ]
Oggetto:
[quote:79967731e5="Rodofetto"][quote:79967731e5="fisherman"][quote:79967731e5="Rodofetto"]Per Fisherman: è chiaro che uno stipendio a Milano non basta, ma se lei è disposta a fare dei sacrifici e ad aspettare, è già importante avere le spalle coperte su alcune cose: la casa, ad es.; mangiare, come si mangia in uno si mangia in due; e cose del genere.
Mystero, cogli nel segno quasi sempre, peccato per il tuo strabismo verso destra, eh eh eh
Un abbraccio
Rodofetto[/quote:79967731e5]
..Io ho spiegato a lei tutto e lei è abbastanza intelligente per capire come stanno le cose, l'unico problema è essere disposti a fare sacrifici e poi farli!........[/quote:79967731e5]
quindi hai dei dubbi sul fatto che lei possa essere disposta a farli?
Rodofetto[/quote:79967731e5]
..in parte si, perchè lei cmq al suo paese occupa una posizione sociale molto favorevole (economicamente) per cui io mi sento molto rrsponsabilizzzato dal fatto che lei debba rinunciare a molto aper stare insieme a me tutto qui....sai mi trmano un pochino le gambe!
bracco [ 01 Febbraio 2005, 17:25 ]
Oggetto:
E la possibilità di organizzare qualche attività "autonoma"? ?
Io la sto prendendo in considerazione.
Se qui in Sardegna spero che Lei trovi lavoro sto' fresco.. oddio
tutto è possibile a questo mondo e se qualche ufficio potràÂ
(a tempo e luogo

) inserirla nell'organico, ben venga..
..
ma nel mentre (flussi permettendo) non pensate che
tntare qualche cosa per contro proprio sia posibile?
Anhe perchè.. Io penso sempre che l'ozio è sempre peggio
di un tentativo di lavoro autonomo, seppur poco
remunerativo.
Saluto a tutti.
hitman [ 01 Febbraio 2005, 17:43 ]
Oggetto:
Bracco, la storia dei flussi c'entra solo se non hai intenzione di sposarti. Se ti sposi lei ha diritto al permesso di soggiorno senza sottostare ai flussi. Per rientrare nei flussi la vedo un po' dura ma spero che vada bene a tutti.
Kesha [ 01 Febbraio 2005, 17:56 ]
Oggetto:
Ciao Andrea e benvenuto da me, Paolo
mi inserisco anche io in questo argomento delicatissimo per molti di noi qui per portare anche la mia testimonianza.
Intanto credo che hai centrato il problema dicendo che punto è essere disposti a fare i sacrifici... è così.
Comunque, la mia esperienza è del tutto simile alla tua e a quella di molti altri, qui, con l'unica differenza che per me è passato un po' più di tempo, ormai.
Quando, cinque anni fa, io e Natasha ci siamo sposati, la nostra situazione era esattamente questa. Avevamo discusso molte volte di questo aspetto, importantissimo per lei e per me. E lei aveva tutta la necessaria buona volontà per affrontare i fatidici sacrifici iniziali sui quali, nonostante mi fossi sbilanciato a garantirle che non sarebbero durati più di uno o due anni, non avevo nessuna certezza che sarebbero terminati nei termini ipotizzati.
Comunque, alcuni passaggi erano scontati ed obbligati. Vale a dire, l'apprendimento della lingua. Il primo anno è stato interamente dedicato allo studio della lingua, frequentando la scuola Dante Alighieri di Roma.
E questo è stato un impegno sufficiente a non farle pesare la mancanza di un lavoro.
Bisogna calcolare che una cosa è essere in cerca di lavoro a casa propria (nel senso di Paese proprio), dove in ogni momento è possibile vedere amici, parenti, confrontarsi con il mondo del lavoro con tutte le carte in regola; ben altra cosa è trovarsi a cercare un lavoro lontano dal proprio Paese, senza nessuno con cui confrontarsi, senza gli amici intimi con cui confidarsi, senza essere in grado di comunicare come saremmo in grado di fare usando la nostra lingua nativa. Vi assicuro che è assai diverso, e soltanto una ferma convinzione nelle proprie scelte, accompagnata
da un vero amore reciproco, può far sì che tutti questi problemi vengano superati, con il pieno appoggio e sostegno nostro. In ogni caso, per tornare alla mia esperienza, dopo aver imparato a sufficienza la lingua italiana, Natasha si affacciò sul mondo del lavoro, cominciando a vedere per primi i lavori in cui fosse richiesta la conoscenza di più lingue staniere, tra cui possibilmente il russo, essendo lei laureata in lingue. Non impiegammo molto per capire che l'aria non era tra le migliori: laurea non riconosciuta, sfruttatori in agguato ad ogni angolo, lavori in nero ed
ambigui, molestatori, etc. etc.
La conclusione fu che senza una specializzazione riconosciuta, le speranze di trovare un lavoro decente e onesto erano davvero esigue, considerata anche la enorme concorrenza qui a Roma, dove di ragazze Russe laureate e con una padronanza ottima dell'italiano se ne trovano moltissime.
Allora decidemmo di puntare su qualcosa di nuovo, dove avrei potuto essere d'aiuto anch'io. E così trovammo un corso di 6 mesi della Regione Lazio, per programmatrici HTML. E devo dire che dopo un anno trascorso per metà al corso, e per metà a far pratica a casa, con il mio supporto, che scrivo SW da una vita, riuscimmo finalmente a trovare un lavoro serio, come web-designer. Bisogna dire che il problema più grande è rappresentato dal primo lavoro, perchè poi l'esperienza gioca sempre a favore. Un anno come dipendente, poi ha cambiato posto di lavoro, forte dell'esperienza maturata, sempre nel campo della programmazione web, ed ora di nuovo in fase di cambio, nel tentativo di contenere il più possibile la distanza casa-lavoro.
Ho raccontato questa storia per far capire l'importanza della determinazione: quando è arrivata, Natasha non aveva nessuna
attitudine per la matematica, e men che mai per la programmazione, che non sapeva neanche cosa fosse. Ma la determinazione di riuscire a fare un lavoro vero, stressante forse, ma di cui andar fiera, ha avuto la meglio sulle iniziali inclinazioni, dalle quali non sarebbe uscito nulla di significativo, e l'ha portata a raggiungere risultati che fino a qualche anno prima non non solo non avrebbe immaginato, ma non avrebbe mai creduto possibile.
Ovviamente questo è un caso concreto, il nostro, di me e Natasha. Ma non tutti i casi sono uguali. Conosco altre coppie come noi che si trovano in condizioni del tutto diverse; c'è chi non ha nessun interesse a lavorare, e c'è chi fa di tutto pur di non stare a casa, passando per i lavori più umilianti, perfino.
Il mio consiglio è di parlare, parlare, parlare. Il più possibile francamente, senza nascondere nulla: dubbi, perplessità , paure. Ricordate che quando voi sarete al lavoro, la vostra lei sarà da sola, e avrà bisgono di tutto il vostro supporto, in senso sia psicologico, che materiale, per riuscire ad inserirsi nella nostra realtà in modo partecipe e soddisfacente per lei. Non date per scontato che l'importante è farla venire, poi tutto si aggiusterà da solo. E mi sembra che su questo punto siete sulla strada giusta.
Poi, ovviamente, un po' di fortuna non guasta mai; ma su quella è meglio non farci troppo affidamento.
Con simpatia
Paolo
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 17:57 ]
Oggetto:
[quote:afd5230b23="fisherman"][quote:afd5230b23="Rodofetto"][quote:afd5230b23="fisherman"][quote:afd5230b23="Rodofetto"]Per Fisherman: è chiaro che uno stipendio a Milano non basta, ma se lei è disposta a fare dei sacrifici e ad aspettare, è già importante avere le spalle coperte su alcune cose: la casa, ad es.; mangiare, come si mangia in uno si mangia in due; e cose del genere.
Mystero, cogli nel segno quasi sempre, peccato per il tuo strabismo verso destra, eh eh eh
Un abbraccio
Rodofetto[/quote:afd5230b23]
..Io ho spiegato a lei tutto e lei è abbastanza intelligente per capire come stanno le cose, l'unico problema è essere disposti a fare sacrifici e poi farli!........[/quote:afd5230b23]
quindi hai dei dubbi sul fatto che lei possa essere disposta a farli?
Rodofetto[/quote:afd5230b23]
..in parte si, perchè lei cmq al suo paese occupa una posizione sociale molto favorevole (economicamente) per cui io mi sento molto rrsponsabilizzzato dal fatto che lei debba rinunciare a molto aper stare insieme a me tutto qui....sai mi trmano un pochino le gambe![/quote:afd5230b23]
anche io avevo questi dubbi e paure all'inizio; il problema dello status sociale credo che sia un grosso problema, al di là della retribuzione economica; ma credo che conti molto che tipo di progetti si abbiano e ci si senta di fare.
Parlatene in modo molto chiaro e cercate di capire bene cosa siete disposti a fare l'uno per l'altro
Un abbraccio
Rodofetto
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 17:59 ]
Oggetto:
[quote:1121110bca="hitman"]Bracco, la storia dei flussi c'entra solo se non hai intenzione di sposarti. Se ti sposi lei ha diritto al permesso di soggiorno senza sottostare ai flussi. Per rientrare nei flussi la vedo un po' dura ma spero che vada bene a tutti.[/quote:1121110bca]
concordo pienamente; credo che anche l'idea di una attività autonoma passi prima dalla risoluzione di questo problema.
Un abbraccio
Rodofetto
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 18:05 ]
Oggetto:
[quote:3cb2dac77a="Kesha"]Ciao Andrea e benvenuto da me, Paolo
mi inserisco anche io in questo argomento delicatissimo per molti di noi qui per portare anche la mia testimonianza.
Intanto credo che hai centrato il problema dicendo che punto è essere disposti a fare i sacrifici... è così.
Comunque, la mia esperienza è del tutto simile alla tua e a quella di molti altri, qui, con l'unica differenza che per me è passato un po' più di tempo, ormai.
Quando, cinque anni fa, io e Natasha ci siamo sposati, la nostra situazione era esattamente questa. Avevamo discusso molte volte di questo aspetto, importantissimo per lei e per me. E lei aveva tutta la necessaria buona volontà per affrontare i fatidici sacrifici iniziali sui quali, nonostante mi fossi sbilanciato a garantirle che non sarebbero durati più di uno o due anni, non avevo nessuna certezza che sarebbero terminati nei termini ipotizzati.
Comunque, alcuni passaggi erano scontati ed obbligati. Vale a dire, l'apprendimento della lingua. Il primo anno è stato interamente dedicato allo studio della lingua, frequentando la scuola Dante Alighieri di Roma.
E questo è stato un impegno sufficiente a non farle pesare la mancanza di un lavoro.
Bisogna calcolare che una cosa è essere in cerca di lavoro a casa propria (nel senso di Paese proprio), dove in ogni momento è possibile vedere amici, parenti, confrontarsi con il mondo del lavoro con tutte le carte in regola; ben altra cosa è trovarsi a cercare un lavoro lontano dal proprio Paese, senza nessuno con cui confrontarsi, senza gli amici intimi con cui confidarsi, senza essere in grado di comunicare come saremmo in grado di fare usando la nostra lingua nativa. Vi assicuro che è assai diverso, e soltanto una ferma convinzione nelle proprie scelte, accompagnata
da un vero amore reciproco, può far sì che tutti questi problemi vengano superati, con il pieno appoggio e sostegno nostro. In ogni caso, per tornare alla mia esperienza, dopo aver imparato a sufficienza la lingua italiana, Natasha si affacciò sul mondo del lavoro, cominciando a vedere per primi i lavori in cui fosse richiesta la conoscenza di più lingue staniere, tra cui possibilmente il russo, essendo lei laureata in lingue. Non impiegammo molto per capire che l'aria non era tra le migliori: laurea non riconosciuta, sfruttatori in agguato ad ogni angolo, lavori in nero ed
ambigui, molestatori, etc. etc.
La conclusione fu che senza una specializzazione riconosciuta, le speranze di trovare un lavoro decente e onesto erano davvero esigue, considerata anche la enorme concorrenza qui a Roma, dove di ragazze Russe laureate e con una padronanza ottima dell'italiano se ne trovano moltissime.
Allora decidemmo di puntare su qualcosa di nuovo, dove avrei potuto essere d'aiuto anch'io. E così trovammo un corso di 6 mesi della Regione Lazio, per programmatrici HTML. E devo dire che dopo un anno trascorso per metà al corso, e per metà a far pratica a casa, con il mio supporto, che scrivo SW da una vita, riuscimmo finalmente a trovare un lavoro serio, come web-designer. Bisogna dire che il problema più grande è rappresentato dal primo lavoro, perchè poi l'esperienza gioca sempre a favore. Un anno come dipendente, poi ha cambiato posto di lavoro, forte dell'esperienza maturata, sempre nel campo della programmazione web, ed ora di nuovo in fase di cambio, nel tentativo di contenere il più possibile la distanza casa-lavoro.
Ho raccontato questa storia per far capire l'importanza della determinazione: quando è arrivata, Natasha non aveva nessuna
attitudine per la matematica, e men che mai per la programmazione, che non sapeva neanche cosa fosse. Ma la determinazione di riuscire a fare un lavoro vero, stressante forse, ma di cui andar fiera, ha avuto la meglio sulle iniziali inclinazioni, dalle quali non sarebbe uscito nulla di significativo, e l'ha portata a raggiungere risultati che fino a qualche anno prima non non solo non avrebbe immaginato, ma non avrebbe mai creduto possibile.
Ovviamente questo è un caso concreto, il nostro, di me e Natasha. Ma non tutti i casi sono uguali. Conosco altre coppie come noi che si trovano in condizioni del tutto diverse; c'è chi non ha nessun interesse a lavorare, e c'è chi fa di tutto pur di non stare a casa, passando per i lavori più umilianti, perfino.
Il mio consiglio è di parlare, parlare, parlare. Il più possibile francamente, senza nascondere nulla: dubbi, perplessità , paure. Ricordate che quando voi sarete al lavoro, la vostra lei sarà da sola, e avrà bisgono di tutto il vostro supporto, in senso sia psicologico, che materiale, per riuscire ad inserirsi nella nostra realtà in modo partecipe e soddisfacente per lei. Non date per scontato che l'importante è farla venire, poi tutto si aggiusterà da solo. E mi sembra che su questo punto siete sulla strada giusta.
Poi, ovviamente, un po' di fortuna non guasta mai; ma su quella è meglio non farci troppo affidamento.
Con simpatia
Paolo[/quote:3cb2dac77a]
Sono totalmente d'accordo, totalmente. Finora è quello che ho fatto io e quello su cui sto lavorando in attesa del giorno in cui lei verrà definitivamente in Italia, anche se ho tante paure, proprio perchè credo che l'esperienza di Paolo centri tutti i principali problemi possibili che una situazione del genere può comportare.
Un abbraccio
Rodofetto
bracco [ 01 Febbraio 2005, 21:16 ]
Oggetto:
:-) vabbè.. rimando ad un altro stream
l'argomento matrimonio ma.. sul tema lavoro autonomo ci penserei.
bracco [ 01 Febbraio 2005, 21:21 ]
Oggetto:
[quote:5265bfaba4="Kesha"]....Poi, ovviamente, un po' di fortuna non guasta mai; ma su quella è meglio non farci troppo affidamento.
Con simpatia
Paolo[/quote:5265bfaba4]
Che devo dire.. grazie Kesha
una speranza per tutti :-) davvero
ema [ 01 Febbraio 2005, 22:58 ]
Oggetto:
Condivido quello che ha scritto Paolo...... Unica nota negativa: possibile che questo stato ci "imponga" di sposare una ragazza russa per tentare di avere una vita almeno decente?
E poi, altra considerazione, è una pazzia non "approfittare" delle competenze maturate in stati stranieri per utilizzarle nel mondo lavorativo. Gli americani in questo ci battono alla grande, c'è una vera e propria fuga di cervelli dall'Europa agli Usa.... e il nostro stato che potrebbe approfittare di avere fior di laurati fa di tutto per mettere i bastoni nelle ruote..... ma che politica è questa?
Rodofetto [ 01 Febbraio 2005, 23:31 ]
Oggetto:
[quote:0e65a87585="luca"]Condivido quello che ha scritto Paolo...... Unica nota negativa: possibile che questo stato ci "imponga" di sposare una ragazza russa per tentare di avere una vita almeno decente?
E poi, altra considerazione, è una pazzia non "approfittare" delle competenze maturate in stati stranieri per utilizzarle nel mondo lavorativo. Gli americani in questo ci battono alla grande, c'è una vera e propria fuga di cervelli dall'Europa agli Usa.... e il nostro stato che potrebbe approfittare di avere fior di laurati fa di tutto per mettere i bastoni nelle ruote..... ma che politica è questa?[/quote:0e65a87585]
concordo perfettamente anche con te luca; ci sono delle ragioni precise, che non risiedono solo nella miopia politica, ma anche in fatti strutturali; ad esempio una classe imprenditoriale che non ha nessuna intenzione di innovare e preferisce accumulare profitti senza pensare minimamente al benessere del paese, anche solo inteso come migliore rapporto tra domanda e offerta. Per questo tanti paesi ci superano alla grande. Chissà che futuro aspetta l'Italia nei prossimi decenni, con una università che fa uscire ogni giorno un numero impressionante di individui non qualificati e quei pochi che lo sono qui non hanno una opportunità . Non parliamo poi degli stranieri, buoni finchè da sfruttare e poi...............al cesso. Infatti è una politica di mxxda!!!!!!!!
Un abbraccio
Rodofetto
fisherman [ 02 Febbraio 2005, 9:45 ]
Oggetto:
[quote:41e41e4fd4="Kesha"]Ciao Andrea e benvenuto da me, Paolo
mi inserisco anche io in questo argomento delicatissimo per molti di noi qui per portare anche la mia testimonianza.
Intanto credo che hai centrato il problema dicendo che punto è essere disposti a fare i sacrifici... è così.
Comunque, la mia esperienza è del tutto simile alla tua e a quella di molti altri, qui, con l'unica differenza che per me è passato un po' più di tempo, ormai.
Quando, cinque anni fa, io e Natasha ci siamo sposati, la nostra situazione era esattamente questa. Avevamo discusso molte volte di questo aspetto, importantissimo per lei e per me. E lei aveva tutta la necessaria buona volontà per affrontare i fatidici sacrifici iniziali sui quali, nonostante mi fossi sbilanciato a garantirle che non sarebbero durati più di uno o due anni, non avevo nessuna certezza che sarebbero terminati nei termini ipotizzati.
Comunque, alcuni passaggi erano scontati ed obbligati. Vale a dire, l'apprendimento della lingua. Il primo anno è stato interamente dedicato allo studio della lingua, frequentando la scuola Dante Alighieri di Roma.
E questo è stato un impegno sufficiente a non farle pesare la mancanza di un lavoro.
Bisogna calcolare che una cosa è essere in cerca di lavoro a casa propria (nel senso di Paese proprio), dove in ogni momento è possibile vedere amici, parenti, confrontarsi con il mondo del lavoro con tutte le carte in regola; ben altra cosa è trovarsi a cercare un lavoro lontano dal proprio Paese, senza nessuno con cui confrontarsi, senza gli amici intimi con cui confidarsi, senza essere in grado di comunicare come saremmo in grado di fare usando la nostra lingua nativa. Vi assicuro che è assai diverso, e soltanto una ferma convinzione nelle proprie scelte, accompagnata
da un vero amore reciproco, può far sì che tutti questi problemi vengano superati, con il pieno appoggio e sostegno nostro. In ogni caso, per tornare alla mia esperienza, dopo aver imparato a sufficienza la lingua italiana, Natasha si affacciò sul mondo del lavoro, cominciando a vedere per primi i lavori in cui fosse richiesta la conoscenza di più lingue staniere, tra cui possibilmente il russo, essendo lei laureata in lingue. Non impiegammo molto per capire che l'aria non era tra le migliori: laurea non riconosciuta, sfruttatori in agguato ad ogni angolo, lavori in nero ed
ambigui, molestatori, etc. etc.
La conclusione fu che senza una specializzazione riconosciuta, le speranze di trovare un lavoro decente e onesto erano davvero esigue, considerata anche la enorme concorrenza qui a Roma, dove di ragazze Russe laureate e con una padronanza ottima dell'italiano se ne trovano moltissime.
Allora decidemmo di puntare su qualcosa di nuovo, dove avrei potuto essere d'aiuto anch'io. E così trovammo un corso di 6 mesi della Regione Lazio, per programmatrici HTML. E devo dire che dopo un anno trascorso per metà al corso, e per metà a far pratica a casa, con il mio supporto, che scrivo SW da una vita, riuscimmo finalmente a trovare un lavoro serio, come web-designer. Bisogna dire che il problema più grande è rappresentato dal primo lavoro, perchè poi l'esperienza gioca sempre a favore. Un anno come dipendente, poi ha cambiato posto di lavoro, forte dell'esperienza maturata, sempre nel campo della programmazione web, ed ora di nuovo in fase di cambio, nel tentativo di contenere il più possibile la distanza casa-lavoro.
Ho raccontato questa storia per far capire l'importanza della determinazione: quando è arrivata, Natasha non aveva nessuna
attitudine per la matematica, e men che mai per la programmazione, che non sapeva neanche cosa fosse. Ma la determinazione di riuscire a fare un lavoro vero, stressante forse, ma di cui andar fiera, ha avuto la meglio sulle iniziali inclinazioni, dalle quali non sarebbe uscito nulla di significativo, e l'ha portata a raggiungere risultati che fino a qualche anno prima non non solo non avrebbe immaginato, ma non avrebbe mai creduto possibile.
Ovviamente questo è un caso concreto, il nostro, di me e Natasha. Ma non tutti i casi sono uguali. Conosco altre coppie come noi che si trovano in condizioni del tutto diverse; c'è chi non ha nessun interesse a lavorare, e c'è chi fa di tutto pur di non stare a casa, passando per i lavori più umilianti, perfino.
Il mio consiglio è di parlare, parlare, parlare. Il più possibile francamente, senza nascondere nulla: dubbi, perplessità , paure. Ricordate che quando voi sarete al lavoro, la vostra lei sarà da sola, e avrà bisgono di tutto il vostro supporto, in senso sia psicologico, che materiale, per riuscire ad inserirsi nella nostra realtà in modo partecipe e soddisfacente per lei. Non date per scontato che l'importante è farla venire, poi tutto si aggiusterà da solo. E mi sembra che su questo punto siete sulla strada giusta.
Poi, ovviamente, un po' di fortuna non guasta mai; ma su quella è meglio non farci troppo affidamento.
Con simpatia
Paolo[/quote:41e41e4fd4]
Ciao Paolo,
ti ringrazio per il tuo intervento, devo dire che hai articolato in pieno il problema, credo inoltre che la tua esperienza dimostri che con il vero amore e l'intelligenza reciproca si possano superare i molti problemi che si presentano in queste situazioni precise, inoltre secondo me nn vanno sottovalutati gli aspetti culturali che presentano alcune diversità !
credimi che è da circa un mese cioè da quando lei dopo le vacanze natalizie è rientrata a San Petersburg che io tutti i giorni mi faccio un sacco di domande:
come starà li in italia?
troverà un lavoro?
riuscirà ad integrarsi nella ns cultura?
riusciremo a vivere con un solo stipendio?
ecc..... ecc.....
Lei è consapevole di tutti i problemi, e la vedo determinata sul fatto di trasferirsi in Italia ed abbandonare tutto quello che si è costruita nella sua patria con notevoli sacrifici!...forse sono io che in questo momento nn riesco a darle il supporto morale che vorrei!
Una cosa cmq è certa ci amiamo! e lei è una donna speciale che nn voglio perdere e come mi ha detto un mio amico:" Nella vita almeno una volta bisogna gettare il cuore al di là dell'ostacolo..."
Grazie a te Paolo e agli altri per il vs contributo
Con affetto Andrea
fisherman [ 02 Febbraio 2005, 9:46 ]
Oggetto:
[quote:3c96253cff="Kesha"]Ciao Andrea e benvenuto da me, Paolo
mi inserisco anche io in questo argomento delicatissimo per molti di noi qui per portare anche la mia testimonianza.
Intanto credo che hai centrato il problema dicendo che punto è essere disposti a fare i sacrifici... è così.
Comunque, la mia esperienza è del tutto simile alla tua e a quella di molti altri, qui, con l'unica differenza che per me è passato un po' più di tempo, ormai.
Quando, cinque anni fa, io e Natasha ci siamo sposati, la nostra situazione era esattamente questa. Avevamo discusso molte volte di questo aspetto, importantissimo per lei e per me. E lei aveva tutta la necessaria buona volontà per affrontare i fatidici sacrifici iniziali sui quali, nonostante mi fossi sbilanciato a garantirle che non sarebbero durati più di uno o due anni, non avevo nessuna certezza che sarebbero terminati nei termini ipotizzati.
Comunque, alcuni passaggi erano scontati ed obbligati. Vale a dire, l'apprendimento della lingua. Il primo anno è stato interamente dedicato allo studio della lingua, frequentando la scuola Dante Alighieri di Roma.
E questo è stato un impegno sufficiente a non farle pesare la mancanza di un lavoro.
Bisogna calcolare che una cosa è essere in cerca di lavoro a casa propria (nel senso di Paese proprio), dove in ogni momento è possibile vedere amici, parenti, confrontarsi con il mondo del lavoro con tutte le carte in regola; ben altra cosa è trovarsi a cercare un lavoro lontano dal proprio Paese, senza nessuno con cui confrontarsi, senza gli amici intimi con cui confidarsi, senza essere in grado di comunicare come saremmo in grado di fare usando la nostra lingua nativa. Vi assicuro che è assai diverso, e soltanto una ferma convinzione nelle proprie scelte, accompagnata
da un vero amore reciproco, può far sì che tutti questi problemi vengano superati, con il pieno appoggio e sostegno nostro. In ogni caso, per tornare alla mia esperienza, dopo aver imparato a sufficienza la lingua italiana, Natasha si affacciò sul mondo del lavoro, cominciando a vedere per primi i lavori in cui fosse richiesta la conoscenza di più lingue staniere, tra cui possibilmente il russo, essendo lei laureata in lingue. Non impiegammo molto per capire che l'aria non era tra le migliori: laurea non riconosciuta, sfruttatori in agguato ad ogni angolo, lavori in nero ed
ambigui, molestatori, etc. etc.
La conclusione fu che senza una specializzazione riconosciuta, le speranze di trovare un lavoro decente e onesto erano davvero esigue, considerata anche la enorme concorrenza qui a Roma, dove di ragazze Russe laureate e con una padronanza ottima dell'italiano se ne trovano moltissime.
Allora decidemmo di puntare su qualcosa di nuovo, dove avrei potuto essere d'aiuto anch'io. E così trovammo un corso di 6 mesi della Regione Lazio, per programmatrici HTML. E devo dire che dopo un anno trascorso per metà al corso, e per metà a far pratica a casa, con il mio supporto, che scrivo SW da una vita, riuscimmo finalmente a trovare un lavoro serio, come web-designer. Bisogna dire che il problema più grande è rappresentato dal primo lavoro, perchè poi l'esperienza gioca sempre a favore. Un anno come dipendente, poi ha cambiato posto di lavoro, forte dell'esperienza maturata, sempre nel campo della programmazione web, ed ora di nuovo in fase di cambio, nel tentativo di contenere il più possibile la distanza casa-lavoro.
Ho raccontato questa storia per far capire l'importanza della determinazione: quando è arrivata, Natasha non aveva nessuna
attitudine per la matematica, e men che mai per la programmazione, che non sapeva neanche cosa fosse. Ma la determinazione di riuscire a fare un lavoro vero, stressante forse, ma di cui andar fiera, ha avuto la meglio sulle iniziali inclinazioni, dalle quali non sarebbe uscito nulla di significativo, e l'ha portata a raggiungere risultati che fino a qualche anno prima non non solo non avrebbe immaginato, ma non avrebbe mai creduto possibile.
Ovviamente questo è un caso concreto, il nostro, di me e Natasha. Ma non tutti i casi sono uguali. Conosco altre coppie come noi che si trovano in condizioni del tutto diverse; c'è chi non ha nessun interesse a lavorare, e c'è chi fa di tutto pur di non stare a casa, passando per i lavori più umilianti, perfino.
Il mio consiglio è di parlare, parlare, parlare. Il più possibile francamente, senza nascondere nulla: dubbi, perplessità , paure. Ricordate che quando voi sarete al lavoro, la vostra lei sarà da sola, e avrà bisgono di tutto il vostro supporto, in senso sia psicologico, che materiale, per riuscire ad inserirsi nella nostra realtà in modo partecipe e soddisfacente per lei. Non date per scontato che l'importante è farla venire, poi tutto si aggiusterà da solo. E mi sembra che su questo punto siete sulla strada giusta.
Poi, ovviamente, un po' di fortuna non guasta mai; ma su quella è meglio non farci troppo affidamento.
Con simpatia
Paolo[/quote:3c96253cff]
Ciao Paolo,
ti ringrazio per il tuo intervento, devo dire che hai articolato in pieno il problema, credo inoltre che la tua esperienza dimostri che con il vero amore e l'intelligenza reciproca si possano superare i molti problemi che si presentano in queste situazioni precise, inoltre secondo me nn vanno sottovalutati gli aspetti culturali che presentano alcune diversità !
credimi che è da circa un mese cioè da quando lei dopo le vacanze natalizie è rientrata a San Petersburg che io tutti i giorni mi faccio un sacco di domande:
come starà li in italia?
troverà un lavoro?
riuscirà ad integrarsi nella ns cultura?
riusciremo a vivere con un solo stipendio?
ecc..... ecc.....
Lei è consapevole di tutti i problemi, e la vedo determinata sul fatto di trasferirsi in Italia ed abbandonare tutto quello che si è costruita nella sua patria con notevoli sacrifici!...forse sono io che in questo momento nn riesco a darle il supporto morale che vorrei!
Una cosa cmq è certa ci amiamo! e lei è una donna speciale che nn voglio perdere e come mi ha detto un mio amico:" Nella vita almeno una volta bisogna gettare il cuore al di là dell'ostacolo..."
Grazie a te Paolo e agli altri per il vs contributo
Con affetto Andrea
Lorenzo [ 02 Febbraio 2005, 10:11 ]
Oggetto:
Bellissimo post Paolo, bellissimo!
...è proprio di questo che parlo quando si parla di contributo al forum!!!
Un pò mi è sembrato di vedere nel mio futuro, chissà , e non solo perchè la mia futura moglie si chiama Natasha, ma perchè proprio oggi arriva a Malpensa con biglietto di SOLA ANDATA!
Nella mia testa e nel mio cuore c'è un minestrone di sentimente, dove prevale amore naturalmente!
Non sto a tediarvi con il programma di massima che abbiamo in mente (in primis perfezionare il più possibile l'italiano vedi corso super intensive sul lago di Garda dell'università di Milano con esame riconosciuto finale), sicuro è che in principio si dovrà accontentare di fare la commessa (visto che è molto carina e non acida come cetre italiane ;-) ) piuttosto che magari la cassiera in un supermercato, ma cmq intanto entra nel mondo del lavoro, si fa il suo libretto, comincia a versare i contributi etc...
RAGAZZI, OGGI SI CAMBIA VITA!!!
con affetto e grazie di sopportarmi!!!
c69

hitman [ 02 Febbraio 2005, 10:27 ]
Oggetto:
[quote:8fa99c4725="luca"]Condivido quello che ha scritto Paolo...... Unica nota negativa: possibile che questo stato ci "imponga" di sposare una ragazza russa per tentare di avere una vita almeno decente?
[/quote:8fa99c4725]
Esatto Luca, lo stato italiano praticamente impone di sposare una ragazza extracomunitaria perchè convivere con lei (come fanno quasi tutte le coppie italiane) è quasi impossibile.
Per lo stato sebra che le coppie di fatto non esistano. E' forse l'amore di persone extracomunitarie diverso da quello di cittadini italiani o della comunità europea? Non è forse questa una limitazione della libertà del cittadino italiano?

Lorenzo [ 02 Febbraio 2005, 10:38 ]
Oggetto:
Bravo hitman!
;-)
eyes [ 02 Febbraio 2005, 10:46 ]
Oggetto:
Hitman, forse hai ragione......
Per Cyberg: ti sei gia interessato per la scuola sul Garda? Costa 830 Euro mi sembra. Naty è riuscita ad avere la borsa di studio o c'è da pagare? grazie.
Lorenzo [ 02 Febbraio 2005, 10:56 ]
Oggetto:
Caro Eyes, è ancora troppo presto per sapere qualcosa, ho telefonato all'università di Milano ai num. indicati dal sito...
... sto ancora raccogliendo la documentazione per la borsa di studio.
Il termine mi sembra sia l'8/03/05 per il corso di luglio e il 10/03/05 per quello di agosto.
ciao
C69
bracco [ 02 Febbraio 2005, 11:04 ]
Oggetto:
[quote:013337aa11="Cyberg69"]
RAGAZZI, OGGI SI CAMBIA VITA!!!
con affetto e grazie di sopportarmi!!!
c69 :-D[/quote:013337aa11]
Grande C69!!
Auguroni di tutto cuore!!
Kesha [ 02 Febbraio 2005, 11:53 ]
Oggetto:
[quote:4e7b310936="luca"]Unica nota negativa: possibile che questo stato ci "imponga" di sposare una ragazza russa per tentare di avere una vita almeno decente?[/quote:4e7b310936]
Su questo hai ragione; purtroppo, aggiungo
Pensa che io e Natasha è vero che ci siamo sposati liberamente per nostra scelta, ma avremmo voluto farlo con i suoi genitori presenti, ed avevamo fissato la data del matrimonio per giugno, quando sarebbero potuti arrivare.
Per "fissato la data" intendo che avevamo fatto le pubblicazioni in Comune, ed era tutto pronto.
Questo succedeva a gennaio, mentre lei era in Italia con un permesso di soggiorno per turismo, con una durata rigidamente ancorata alla durata del visto, in scadenza a fine febbraio.
Be', quando siamo andati a chiedere una proroga del permesso di soggiorno fino a giugno, certificato di avvenute pubblicazioni alla mano, nonostante tutte le suppliche per consentirci di sposarci come tutti, alla presenza dei genitori, ci hanno risposto che non era un problema loro
Conclusione: abbiamo dovuto sposarci di corsa, nel giro di un mese, come ladri, e senza parenti di Natasha, per poter avere un regolare permesso di soggiorno. Poi abbiamo fatto un secondo matrimonio a giugno nella chiesa ortodossa Russa di Roma, e abbiamo finalmente potuto avere un minimo di cerimonia, con i parenti... bella cosa, eh?
Ragazzi, vi ringrazio per aver apprezzato il mio intervento. Non immaginate quanto mi senta vicino a voi. Quando potrò essere utile, sarò sempre felice di dare il mio contributo.
Comunque, voglio aggiungere una piccola nota ottimistica: delle numerose coppie miste che ho conosciuto personalmente, ce n'è soltanto una che è finita con una separazione, dopo poco più di un anno.
Ma conoscendo bene la loro storia, posso dirvi che il loro errore fu nello sposarsi di corsa, su una base emotivo-impulsiva, senza cioè conoscersi a sufficienza prima. In questo caso è un po' come giocare d'azzardo, e non ci si può lamentare se va male, poi.
Tutte le altre coppie funzionano tutte, chi bene, chi meglio.
Io e Natasha, siamo iperfelici, e saremmo pronti a sposarci ancora e ancora :)
Cyberg69: Grazie. Oggi è un giorno molto speciale per te. Ti auguro che lo rimanga per sempre, e che ne seguano tantissimi altri altrettanto felici :)
Ciao, a presto
Lorenzo [ 02 Febbraio 2005, 13:26 ]
Oggetto:
...grazie Kesha!
c69
Rodofetto [ 02 Febbraio 2005, 14:41 ]
Oggetto:
Leggere tutto quello che avete scritto mi riempie di sincera gioia per voi e anche di speranza per me. E' vero che ognuno ha i suoi percorsi, le sue storie, le sue più o meno strane vicissitudini, è vero che gli stati limitano sempre la libertà di qualcuno, soprattutto quando concerne le migrazioni internazionali, ma la forza di due persone che vogliono diventare uno è difficile da sconfiggere, per quanto possano essere tante le peripezie che i due devono affrontare.
Auguri a C69 ancora e un abbraccio a voi tutti
Rodofetto
Lorenzo [ 02 Febbraio 2005, 14:58 ]
Oggetto:
Caro Rodofetto, sei sempre un SIGNORE, a volte dovrei ispirarmi a te, invece scado in polemiche e scazzi...
...va beh!
grazie ancora!
c69

Rodofetto [ 02 Febbraio 2005, 16:09 ]
Oggetto:
[quote:6b6ad1bc8d="Cyberg69"]Caro Rodofetto, sei sempre un SIGNORE, a volte dovrei ispirarmi a te, invece scado in polemiche e scazzi...
...va beh!
grazie ancora!
c69 :D[/quote:6b6ad1bc8d]
eh eh eh grazie C69, ma a volte condivido le tue polemiche, non hai tutti i torti sempre!!!!!! ;-)
Un abbraccio
Rodofetto
Mystero [ 02 Febbraio 2005, 16:14 ]
Oggetto:
Se pensate al problema che c'è di fondo, forse non tutto è sbagliato.
I due versi della medaglia vanno sempre visti insieme.
poka

Rodofetto [ 02 Febbraio 2005, 16:16 ]
Oggetto:
[quote:abf3b0a5af="Mystero"]Se pensate al problema che c'è di fondo, forse non tutto è sbagliato.
I due versi della medaglia vanno sempre visti insieme.
poka :wink:[/quote:abf3b0a5af]
che vuoi dire??????????????????????????????????????
Un abbraccio
Rodofetto
Mystero [ 02 Febbraio 2005, 16:36 ]
Oggetto:
allora il problema di fondo è lo sfruttamento e l'incitamento alla prostituzione, se ci fosse via libera per i paesi non UE il fenomeno o bisognerebbe controllarlo di più (cosa impossibile a meno che non vogliamo raddoppiare le forze dell'ordine) o ci deve essere una legge sui flussi. Finchè non saranno Ue questi paesi e quindi avranno una regolamentazione ordinata, il problema resterà che ci dispiaccia o meno.
E il problema per primi se lo pongono loro nelle ambasciat, e nei governi perchè sanno il pericolo quale è.
Sono stato chiaro? Anch'io credo che le leggi sono stringenti per chi si ama o vuole costruire qualcosa insieme, ma se pensiamo al caso non sano che ho descritto sono dolori...
poka

hitman [ 02 Febbraio 2005, 16:45 ]
Oggetto:
D'accord sul fatto che ci vuole una regolamentazione degli ingressi in Italia. Ma credo che una piccola eccezione per le "coppie di fatto" la si poteva fare.
Es. un cittadino può convivere per X anni con una ed una sola cittadina extra UE, questo non cambia di molto i flussi.
D'altra parte ho visto una notizia pochi giorni fa di una banda di gente che organizzava matrimoni in regola tra cittadini italiani e stranieri solo per far entrare gli stranieri in Italia.
Purtroppo, come in molti casi, a rimetterci tanto è il cittadino onesto che vuole solo vivere con il/la suo/s partner.
ema [ 02 Febbraio 2005, 16:59 ]
Oggetto:
Mah..... io non sarei così convinto di quello che dici. I motivi sono più complessi ed affondano in problemi politici ed economici di varia natura. Per quanto riguarda la prostituzione, quelle ragazze che vengono con maggiori difficoltà vivono situazioni di disagio in ambienti molte volte di emarginazione, la maggior difficoltà di essere regolarizzate rende impossibile il loro instradamento in un mercato del lavoro "regolare" . E' chiaro che non sto parlando di quelle ragazze che lo fanno unicamente per inseguire facili guadagni, ma sto parlando di quell'esercito di disperate che vengono in Italia e si prostituiscono perchè non hanno alternative. Non credo poi che la prostituzione si possa combattere con la repressione delle forze di polizia, ma è un problema di natura culturale e economico. In ogni caso ( ma questo è un altro discorso) io sono sempre stato dalla parte delle prostitute e sempre contro i loro frequentatori, ma si sa che questo è un tasto dove l'ipocrisia regna sovrana e si fa presto a essere forti con i deboli......
ema [ 02 Febbraio 2005, 17:03 ]
Oggetto:
.....mi riferisco a quello che diceva Mystero
Mystero [ 02 Febbraio 2005, 17:22 ]
Oggetto:
ok ok bisognava fare dei distinguo.
Ma non sono d'accordo riguardo gli organi di controllo, così come è ora non hanno i mezzi per essere incisivi.
Un esempio: io forza dell'ordine ti pizzico senza permesso, e inizia il casino, guarda caso nessuno in questo momento parla italiano e ci vuole l'interprete. ok. Poi documenti nessuno! Allora ti devo portare al primo comando organizzato. Poi una volta lì devo trovare il magistrato che si occupa di simili casi. ok. So che non posso fermarti per tanto tempo quindi se salto qualche passaggio sono fregato. ok. Il magistrato invita chi non è in regola o a regolazzirsi o ad andarsene. ok. Ma come? E continuo a beccare le stesse persone ogni volta e devo iniziare di nuovo.
Intanto devo cambiare tutti i turni e coordinarmi con il comando perchè gli agenti sono quelli e se li impiego UNA GIORNATA per la questione devo rimpiazzarli sulla strada o il cittadino poi si lamenta che le cose non funzionano.
Insomma un casino che non finisce più.
Cosa centra? Centra centra, perchè non c'è con i mezzi attuali di risolvere il problema. Se si opera con più decisione, allora il governo è troppo duro, se si opera con più elesticità , il governo è una mammoletta.
Allora? ci vogliamo decidere o no?
Per la prostituzione semplifichi troppo. Ok riapriamo le case chiuse allora, togliamo la fetta di introiti alla mafia, controlliamo chi vuole concedersi a pagamento, più igiene, nessuno sfruttamento, i clienti pagano, si rilasciano le fatture e le ricevute, lo stato ci prende le tasse (e mica possono sparire questi introiti, sarebbe l'equivalente di 3-4 finanziare per me)...
Chiacchiere...
Il cliente il più delle volte un meschino, il resto non lo aggiungo. Per il pappone che ci fa i soldi schivizzando le donne avrei una pena ma sembrerei troppo duro e inumano, la ragazza o il ragazzo che si prostituisce va capito ma non troppo, a volte ci marciano anche loro e in tutti i sensi. Cavolo a volte guadagnano in un giorno più di una famiglia media in un mese, e non sempre sono sfruttati.
Se poi andiamo in altri settori tipo bimbi o altro allora mi scatta la rabbia più cattiva, e non ne parlo perchè diventerei cattivo in quel caso.
La soluzione? I flussi? Non solo, anche se va rivista la normativa a riguardo, ma anche controlli cavolo, nei paesi di provenienza, ma poi non ci lamentiamo se la nostra amata ha troppi problemi per raggiungerci.
Ci vuole un pò di visione di insieme su certe cose, perchè altrimenti si perdono anelli importanti della catena che causeranno un problema maggiore.
Hai ragione sul carattere del problema culturale e economico ma una soluzione non è semplice.
Luca lo sai che è così e le nostre non sono idee lontane, ma come ci si muove si può cadere nel caos più totale.
Ciao

ema [ 02 Febbraio 2005, 17:37 ]
Oggetto:
Hai messo molta carne al fuoco :-)
Ti voglio far notare che chi "importa" carne per la prostituzione o il mercato nero se ne frega altamente della Bossi-Fini!!!!!!!!!!
Questa legge rompe i maroni proprio a persone come noi del forum che cerchiamo di avere una vita regolare.......
Mystero [ 02 Febbraio 2005, 17:49 ]
Oggetto:
Loro se ne freagno è vero io no! Luca tu stai in Toscana io ho la mia famiglia in Puglia...
Lo sai che significa 20000 stranieri irregolari al giorno?
Sai che significa che mia madre a volte ha paura di uscire da sola per far spesa?
Non generalizzo ma io vivo il problema, e non parlo di Russia, ma di altro tipo Albania, etc.
Io voglio solo un pò di tranquillità .
Il problema è a che costo?
Comunque so che è una rottura di scatole per persone che vogliono avere la loro vita.
poka

ema [ 02 Febbraio 2005, 20:45 ]
Oggetto:
E' proprio questo il punto che voglio sottolineare: se una persona è in cerca di una vita "regolare" la Bossi -Fini funziona bene!!! Ma se si tratta di un barcone di disperati africani o un mafioso albanese......la Bossi -Fini non serve assolutamente ad una mazza........ Gli irregolari continuano a venire, senza problemi: non è in questo modo che si gestisce il flusso degli immigrati, questa legge è un fallimento totale, serve soro per fare demagogia e per strizzare l'occhio ad un certo tipo di elettori che si sentono gratificati quando vedono file chilometriche alle questure...........
Rodofetto [ 02 Febbraio 2005, 22:09 ]
Oggetto:
[quote:eeb219adb9="luca"]E' proprio questo il punto che voglio sottolineare: se una persona è in cerca di una vita "regolare" la Bossi -Fini funziona bene!!! Ma se si tratta di un barcone di disperati africani o un mafioso albanese......la Bossi -Fini non serve assolutamente ad una mazza........ Gli irregolari continuano a venire, senza problemi: non è in questo modo che si gestisce il flusso degli immigrati, questa legge è un fallimento totale, serve soro per fare demagogia e per strizzare l'occhio ad un certo tipo di elettori che si sentono gratificati quando vedono file chilometriche alle questure...........[/quote:eeb219adb9]
Il problema è molto complesso. Per brevità , per ora, mi limito a dire che sono totalmente daccordo con luca, totalmente. Credo che abbia toccato i nodi più importanti del problema e lo dico non come Rodofetto ma da studioso che da cinque anni lavora sul tema delle migrazioni internazionali. Siccome le questioni sollevate pongono tanti problemi di ordine ideologico (il problema migrazioni è uno di quei temi che tocca sul vivo emozioni e rappresentazioni sociali), economico, politico, culturale, non mi va di scrivere cose velocemente, ma vedrò di postarvi qualcosa dai miei scritti, come contributo alla riflessione, perchè comunque sui temi che toccano le emozioni e le angosce sociali nessuno è mai in grado di vedere bene la realtà . Comunque ripeto, sono daccordo con luchetto
Un abbraccio
Rodofetto
Rodofetto [ 03 Febbraio 2005, 0:24 ]
Oggetto:
Progressivamente i visti di ingresso vengono aboliti in tutto il mondo; ma non il controllo dei passaporti. Quest'ultimo è sempre necessario - forse come non mai prima - per mettere ordine nella confusione che l'abolizione dei visti può aver creato; per separare coloro per la cui convenienza e facilità di viaggiare i visti sono stati aboliti, da coloro che dovrebbero starsene fermi, che non hanno diritto di viaggiare. Abolizione dei visti di ingresso e maggiore rigidità dei controlli all'immigrazione, nella loro miscela, hanno un profondo significato simbolico. Potrebbero essere considerati una metafora della nuova, emergente stratificazione, e mettere in luce il fatto che ora «l'accesso alla mobilità globale» stia al primo posto tra i fattori di tale stratificazione. E questa miscela mette in luce anche la dimensione globale dei privilegi e delle privazioni, per locali che siano. Alcuni di noi godono della nuova libertà di movimento sans papiers. Altri non possono starsene dove vorrebbero per la stessa ragione.
Zygmunt Bauman, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, 1999
Quando noi italiani emigravamo all'estero, di noi e su di noi si dicevano le stesse cose e si avevano le stesse paure che noi abbiamo nei confronti degli straneiri. Il lato della repressione è una parte infinitesimale del problema migrazione, ma è quello che più agisce sull'immaginario collettivo, dopo averlo pompato a sufficienza con un certo modo di parlare, o di non parlare, dell'immigrazione. E la televisione è grande complice in questo, così come i giornalisti, nei confronti dei quali faccio mie le tesi di Karl Kraus prima e di Giorgio Gaber dopo.
Un abbraccio
Rodofetto
Lorenzo [ 03 Febbraio 2005, 9:12 ]
Oggetto:
[quote:6d1a53d25d="Rodofetto"]Quando noi italiani emigravamo all'estero, di noi e su di noi si dicevano le stesse cose e si avevano le stesse paure che noi abbiamo nei confronti degli straneiri. .(omissis) Un abbraccio
Rodofetto[/quote:6d1a53d25d]
...mi spiace, ma non sono affatto d'accordo!
Sono molto vicino a quello che ha detto luca...
...a suo tempo sul vecchio forum feci (merda!) un trattato sulla Bossi-Fini.
...ma ONESTAMENTE, con la B_F voi vedete meno prostituzione???
rispondetemi onestamente, a me sembra triplicata! forse è un fenomeno che senza la B_F sarebbe quintuplicato???... infine...
...una soluzione ai "ns problemid'amore", per non divagare, c'è... ed è la soluzione proposta dal sito stranieri in italia, al quale mi sono spesso affidato: è lo sponsor d'amore!
http://stranieri.kallisti.it/news/cuore12nov2003.htm
ciao
C69
eyes [ 03 Febbraio 2005, 10:05 ]
Oggetto:
Mi sembra che siete tutti fuori strada.....
la Bossi-Fini va letta come Legge dello Stato e non come legge per Rodofetto, per Ice, per Luca, per Cyberg......ecc.
Mi spiego meglio: è errato giudicare una legge sulla base della propria situazione e dei problemi che egoisticamente e singolarmente puo portare. ( lo stesso discorso, per farmi capire potrebbe valere per la legge Anti-fumo nei confronti di un fumatore).
per giudicare l'efficacia di una legge bisogna guardare ad altro e non alle proprie difficoltà . Ad esempio bisogna guardare quanti erano gli ingressi di immigrati clandestini 4 anni fa, 3 anni fa, 2 anni fa e quanti sono adesso. Sono quasi azzerati. Da decine di migliaia a poche centinaia. Bisogna poi chiedersi come mai a tale legge non si accompagna un "comportamento applicativo", in linea con la legge.Le Forze dell'Ordine non la applicano sempre. Non sempre c'è l'espulsione immediata. In piu le Questure sospendono la procedura di rilascio del permesso di soggiorno, quando il richiedente ha una qualsiasi pendenza penale. è sbagliatissimo! la Bossi-Fini fa un elenco tassativo dei capi di imputazione e in particolare dei tipi di condanna affinchè uno straniero non possa richiedere il permesso di soggiorno. L'elencazione è tassativa. Nella prassi come ho detto, avviene diversamente......Il lato applicativo delle Leggi Italiane è il piu grosso problema delle Leggi Italiane.( tutti sanno che la metà delle leggi, anche di rango Costituzionale non vengono applicate, e quelle che vengono applicate subiscono spesso e volentieri delle "interpretazioni all'Italiana").
ema [ 03 Febbraio 2005, 17:42 ]
Oggetto:
Prima hai scritto che la legge è stata efficace perchè[color=green:dd9ac299e0]:-"bisogna guardare quanti erano gli ingressi di immigrati clandestini 4 anni fa, 3 anni fa, 2 anni fa e quanti sono adesso. Sono quasi azzerati."[/color:dd9ac299e0] Poi dici che la legge in realtà non è possibile applicarla correttamente[color=green:dd9ac299e0]:-"Nella prassi come ho detto, avviene diversamente......Il lato applicativo delle Leggi Italiane è il piu grosso problema delle Leggi Italiane.( tutti sanno che la metà delle leggi, anche di rango Costituzionale non vengono applicate, e quelle che vengono applicate subiscono spesso e volentieri delle "interpretazioni all'Italiana")." [/color:dd9ac299e0]Allora non è merito della legge se ci sono meno immigrati?

Forse preferiscono andare in vacanza alle Maldive invece di venire da noi..... ;-)
Comunque io ho dati diversi, anche se il Governo per tenere buoni i leghisti e quella parte di elettorato che ha paura degli extracomunitari dice che ci sono meno immigrati, altre fonti ( leggi Caritas per fare un nome...) dicono invece che il fenomeno è in aumento...... Io credo che più che la Bossi-Fini l'immigrazione dipenda dal tempo. Per esempio se il mare è a forza 9 gli scafisti si rifiutano di prendere la pasticca per vomitare e preferiscono stare a casa sul divano a leggersi i vari punti della legge, e disquisire con i clienti se conviene morire di fame in Africa o mangiare spaghetti in carcere.... Poi, quando arriverà la primavera,insieme alle rondini , dal Marocco Turchia e Libia verranno tante allegre comitive.....sperando di brindare con il marsala siciliano e ad ingrassare il mercato dello schiavismo moderno chiamato con un eufemismo "badante"...... Una volta si "badava" le piantagioni di cotone, adesso si "badano" gli anziani che a noi occidentali ci rompono i coglioni, e si sa: siccome i vecchi puzzano di cacca e di notte rompono i maroni è meglio dare un tozzo di pane ad un extracomunitario e mantenerlo con la pensioncina del nonnino....

eyes [ 03 Febbraio 2005, 19:36 ]
Oggetto:
Fermo restando che a livello applicativo è vero tutto cio che hai detto, ( i flussi di clandestini sono tutti studiati a tavolino - quando si svuota un centro di accoglienza arriva una nuova nave - tempo permettendo)confermo le pecche applicative che [i:94b581437f]ovviamente non necessariamente[/i:94b581437f] [i:94b581437f]riguardano tutti gli aspetti della legge.[/i:94b581437f]
Anzi, ripeto.... ho detto che a volte non viene rilasciato il permesso di soggiorno quando dovrebbe essere rilasciato. ( esempio: per pendenze o condanne che non dovrebbero essere di ostacolo al rilascio del permesso). Questo te lo posso dire perche il mio studio difende centinaia di extracomunitari. ( ne abbiamo 20 3 al giorno, sia per problemi e procedimenti penali ordinari sia per problemi attinenti al rilascio del permesso di soggiorno) ;-)
Mystero [ 03 Febbraio 2005, 19:54 ]
Oggetto:
Per Luca mi sono permesso di cambiare il colore ciano in verde, il primo non si leggeva affatto, se lo volevi apposta lo riporto come era
ciao
ema [ 03 Febbraio 2005, 20:19 ]
Oggetto:
[quote:99abb0d2cf="Mystero"]Per Luca mi sono permesso di cambiare il colore ciano in verde, il primo non si leggeva affatto, se lo volevi apposta lo riporto come era
ciao[/quote:99abb0d2cf]
No no....va neglio così: mi ricorda l'insalata :-) Il colore ciano era per il veleno che volevo mettere nelle parole per Eyes

hitman [ 04 Febbraio 2005, 9:46 ]
Oggetto:
Ragazzi, che la legge funzioni o non funzioni non è giusto mettere sullo stesso piano un immigrato clandestino e una delle nostre ragazze. Mi ricordo bene il vecchio post di C69 sulla B-F dove si parlava anche delle code da fare fuori dalle questure, dell'umiliazione della ragazza extracomunitaria che, nonostante sposata con un italiano, quando è in attesa del pds non è niente agli occhi dello stato. Non può neanche lavorare.
Se le leggi italiane hanno ridotto i flussi dei clandestini bene. Ma che debbano ostacolare le persone oneste non mi sta bene.
masyucon [ 04 Febbraio 2005, 12:10 ]
Oggetto:
Parole sante.
Che una legge debba combattere l'immigrazione clandestina è ok, ma ... non prendiamoci in giro, non può sparare nel mucchio. Perchè io non posso garantire per ricongiungermi con una ragazza (un numero limitato di volte in un lassotemporale, ovviamente), assumendomi le mie responsabilità civili e penali (verifiche, controlli, coperture economiche e quant'altro). Mi risulta che in altre nazioni già esista questa filosofia. Sarebbe un modo, tra l'altro, di tutelare le coppie di fatto (diritto sacrosanto, costituzionalmente riconosciuto) . E' tanto difficile concepire una legge in questo modo? E' forse un intralcio a combettere l'immigrazione clandestina?
Voi che ne pensate?
hitman [ 04 Febbraio 2005, 12:16 ]
Oggetto: