конечно, sono calze fatte ai ferri, e le calze migliori sono quelle ricavate da lana usata, di maglioni vecchi o di altro abbigliamento di lana, бабушки passavano l'inverno nella stalla a fare calze, maglioni, la lana diventa piu' ruvida e grossolana, spesso grattare i piedi, ma, di regola, la scarpa deve essere un po piu' larga, in modo da lasciare un cuscinetto d'aria e, volendo, può essere imbottita di paglia o di erba secca, (quest'ultimo non è un brevetto russo, anche da noi, in montagna, veniva utilizzato)
Si vede che sei molto intelligente e sai tante cose. Ma non sai forse che le calze che sono nella foto sono fatte coi 2 ferri e non come si fa, come le so fare io, con i 5 ferri, ma credevo anche in Italia le si facesse così. E perché le facevano in stalla invece di stare a casa, magari vicino al fuoco del camino?
4 ferri a due punte per la calza, deve essere un tubo.
Durante l'inverno la stalla era il luogo piu' caldo e a costo zero, riscaldata dalle mucche, il legno era una fonte di reddito e veniva venduto, il camino era usato per fare la polenta e cuocere la brnà per le mucche.
La stalla era divisa a metà da una parte lastricata di solito con le sterne, ciottolato di pietre tonde di fiume, come quelle delle strade, poi c'era il vei, un canale per la raccolta del liquido prodotto dai bovini, che veniva convogliato all'esterno e poi la zona delle mucche, sempre in sterne coperto di paglia.
In fondo alla stalla c'era la zona del maiali.
All'ingresso della stalla, i primi 3 metri, da entrambi i lati c'era la zona notte, i letti a castello, composti di paglia e fieno, con sopra un pagliericcio, dove il contadino e famiglia dormiva.
la zona centrale, quella lastricata, precedentemente descritta, era un luogo di lavoro diverso, seduti sui taburet (табурет, la stessa parola)si cuciva, ricamava, fare di maglia, affilare gli attrezzi, costruire i cesti di salice, oltre a passare con la cariola per togliere il letame alle mucche.
Chi lavorava, doveva fare 10 -15 km per arrivare al luogo di lavoro ed al mattino di faceva la calà quando c'era la neve, praticamente si faceva il viottolo battuto nella neve, chi aveva la casa isolata e non in piccolo villaggio di 4 o 5 case, invece segnava i passi della sera prima, se la neve non li aveva ricoperti, ma, iniziando l'orario di lavoro alle 6 del mattino, di regola l'uscita era alle 4, in estate usciva anche alle 5, magari prima riusciva anche a mingere le mucche, ma durante l'inverno, la mungitura è alle 6, quindi toccava a chi rimaneva a casa.
La casa, di solito era composta, al piano terreno dalla stalla e la cucina, con sotto la cantina, e due camere sopra, a ballatoio (cà 'd ringhera), ed il trebial, dove si metteva il fieno e la paglia.
Durante l'inverno, quando nevicava e la temperatura andava di molto sotto lo zero, era impossibile riscaldare le camere, anche utilizzando gli scaldini, di conseguenza la vita si svolgeva tutta dentro la stalla