Re: Matrimonio In Russia E Regitrazione In Italia O No?
Salve Alex,
ai fini della celebrazione del matrimonio in Russia il cittadino non russo dovrà presentare all’ufficio ZAGS competente per territorio, oltre alla copia del passaporto e al modulo di richiesta di registrazione del matrimonio (autenticati, apostillati, se del caso, e tradotti come richiesto), un certificato di stato libero, quindi non il nulla osta necessario in Italia, rilasciato dalla competente autorità della propria nazione. (Informatevi bene, perché mi è stato riferito che alcuni ZAGS pretendono invece il nulla osta). Il certificato dovrà essere apostillato e tradotto in lingua russa. Il tutto salvo eventuali particolarità dettate dalla specifica nazionalità del nubendo.
Nel Vostro caso la richiesta e la legalizzazione andrebbero fatti avanti all’autorità consolare iraniana in Russia, o presso i corrispondenti Comune, Prefettura iraniani con successiva traduzione e quindi autentica presso un notaio russo o abilitato per la Russia.
Non conoscendo la legislazione iraniana in materia, né la prassi amministrativa del Paese non so se tale certificato sia previsto ed producibile dall’amministrazione iraniana, né quali possano essere i presupposti per l'eventuale emissione.
In ordine, poi, alla registrazione dei matrimonio eventualmente contratto all’estero secondo la legge della Federazione Russa, non sussistono problemi, poiché l’ordinamento italiano ne prevede la riconoscibilità e la trascrivibilità ai sensi dell’art. 16 D.P.R. 396 del 2000 sul presupposto che il matrimonio sia considerato valido dalla legge del luogo di celebrazione o dalla legge nazionale di almeno uno dei due coniugi al momento della celebrazione o dalla legge dello Stato di comune residenza in tale momento (art 28 della Legge di Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato). E’ sufficiente la sussistenza di uno dei criteri enunciati al fini di configurare un atto di matrimonio perfettamente valido ai sensi e per gli effetti della legge italiana con conseguente possibilità di registrazione.
Sarà poi onere degli sposi portare una copia dell’atto di matrimonio apostillato all’autorità consolare italiana la quale verificherà la validità del matrimonio secondo la legge dello stato di celebrazione, provvedendo alla traduzione e legalizzazione dell’atto stesso che verrà poi trasmesso all’ufficiale di stato civile italiano del comune in cui i medesimi sposi dichiareranno di stabilire la propria residenza.
Tenuto conto di ciò, in particolare delle incognite che riguardano l’emissione da parte iraniana del certificato di stato libero, ritengo che la via più facilmente percorribile e sicura sia quella che passa per il Tribunale, ovvio che le tempistiche possono variare da circondario a circondario.
Cordiali Saluti
Avv. Marco De Angelis
(marcodeangelis@inwind.it)