(ANSA) - Mosca, 22 Febbraio - Si diffondono impetuosamente la fede e la pratica religiosa tra i militari russi dell' ex Armata rossa, baluardo un tempo del regno dell'ateismo di Stato. Lo rivela un sondaggio pubblicato oggi dal sito del patriarcato ortodosso di Mosca, secondo il quale il numero dei credenti tra gli uomini in divisa è cresciuto negli ultimi anni in Russia a un ritmo cinque volte superiore a quello dei civili. La rilevazione indica che ormai il 35% dei militari russi partecipa regolarmente ai riti religiosi, mentre un numero ancor maggiore si proclama credente. Si tratta di cifre che si sono "triplicate negli ultimi anni", commenta padre Aleksandr Surovtsev, del dipartimento patriarcale incaricato dei rapporti con il Ministero della Difesa, che proprio in questi mesi ha siglato un accordo con la gerarchia per rendere capillare la presenza dei cappellani militari nelle caserme. Il revival religioso non riguarda solo la fede cristiano-ortodossa, tradizionalmente maggioritaria in Russia, ma anche confessioni minoritarie radicate da secoli nel Paese: e così, se un 79% di militari credenti si professa ortodosso, un 9% afferma di aderire all'Islam, un 3% al buddismo, il resto a confessioni diverse, da altre Chiese cristiane all' ebraismo. La rinascita della religione nella Russia post-comunista si è colorata in questi anni di connotati culturali e identitari, più spesso che non spirituali. Nella società civile russa oltre un 60% si dichiara oggi ortodosso, ma il numero di coloro che seguono con rigore le pratiche religiose resta assai più basso: decisamente inferiore, in media, rispetto a quanto accade nelle caserme.


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http://www.analisidifesa.it/articolo.shtm/id/4944/ver/IT