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Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
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morello
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
Sisma: sedi diplomatiche fanno incetta di parmigiano
Sostegno a caseifici danneggiati pure da 15 ambasciate estere
(ANSA) - REGGIO EMILIA, 20 GIU - 85 sedi diplomatiche, tra cui anche 15 ambasciate straniere, e i dipendenti del Ministero degli Esteri a fianco dei caseifici del Parmigiano-Reggiano danneggiati dal terremoto. Martedi' un Tir con 200 forme e porzioni da 1 e 5 chili arrivera' a Roma. Le porzioni andranno ai dipendenti del Ministero che hanno partecipato alla sottoscrizione per i caseifici. Le forme sono per 70 sedi diplomatiche italiane che le hanno prenotate, assieme a quindici ambasciate straniere a Roma.
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#121 20 Giugno 2012, 22:06 |
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milian_t
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
io a suo tempo mandai sms per la popolazione dell'Aquila e anche per l'alluvione della mia città. Stavolta non ho devoluto i soldi tramite sms perchè quei i soldi qui a Genova non sono mai arrivati e cio' mi ha fatto riflettere
http://www.cadoinpiedi.it/2012/04/1...s_solidali.html
Già, mi ricorda una barzelletta su un'autostrada mai costruita. Io non mi sono mai fidato di ste cose tramite sms o donazione! Se uno vuole da i soldi direttamente a chi servono e buonanotte!
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#122 20 Giugno 2012, 22:30 |
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morello
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
Terremoto, perde l'avambraccio mentre lavora alla ricostruzione
L'operaio stava rimuovendo le travi del tetto di un'azienda, quando è stato travolto dal manufatto, che gli ha tranciato l'arto
Sorbara di Bomporto (Modena), 21 giugno 2012 – Un operaio di 41 anni stava rimuovendo le travi del tetto di un'azienda a Sorbara di Bomporto, quando è stato travolto dal manufatto che gli ha tranciato un avambraccio.
Ancora da accertare le cause dell'accaduto. L'uomo, che era al lavoro per ovviare ai problemi generati dal sisma, è stato soccorso dal 118, che lo ha trasportato all'ospedale di Baggiovara, poi al Policlinico.Sono intervenuti anche Medicina del Lavoro e vigili del fuoco.
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#123 22 Giugno 2012, 19:57 |
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morello
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
Concerto per l'Emilia: raccolti 2 milioni e mezzo di euro
L'iniziativa degli artisti emiliani ha permesso di raccogliere una somma di denaro pari a circa due milioni e mezzo di euro che verranno devoluti interamente per la ricostruzione di ciò che è andato perso con i terremoti di maggio. Forte il messaggio di unione e vicinanza scaturito da musica, parole e applausi
"Terra, stasera non ti faremo tremare, ballare sì, ma non tremare" ha detto ieri sera Alessandro Bergonzoni nella sua Lettera alla Terra.
E questo è stato il Concerto per l'Emilia. Uno stadio riempito da quasi 40mila persone unite dal desiderio di aiutare la terra ferita e le persone che ne hanno subito le conseguenze.
Attraverso la musica e le parole degli artisti emiliano-romagnoli e del pubblico è giunto chiaro il messaggio di una popolazione che vuole essere presente, ognuno con le proprie carte, perchè la ricostruzione parta e una normalità ritorni.
Ed è anche la promessa fatta sul palco da Vasco Errani, presidente della regione Emilia-Romagna: "Non faremo quello che è stato fatto magari da altre parti. Non faremo i 'paesi 2, i paesi 3', vogliamo le nostre comunità, questo è un impegno che ci prendiamo. Sarà dura, sarà difficile, ma ce la faremo. Potremo anche sbagliare, ma l'impegno che qui ci prendiamo è questo: non 1 euro, a cominciare dalle donazioni che stanno arrivando e che sono straordinarie, andrà da nessun'altra parte che non sia una scuola, un ospedale, una casa di chi ha subito i danni per il terremoto. Ce la faremo e dimostreremo, vogliamo dimostrare, che in Italia è possibile ricostruire, è possibile fare bene, con onestà, determinazione e responsabilità. Questo è il nostro impegno".
Il Concerto per l'Emilia è stato organizzato in 20 giorni e ha riempito lo Stadio Dall'Ara di Bologna permettendo un guadagno di 1 milione di euro dalla vendita dei biglietti, al quale si è aggiunto un altro milione e mezzo di euro ricavato ieri sera dalla partecipazione degli italiani all'iniziativa relativa all'sms solidale al 45500, lanciata nell'immediato dell'emergenza dalla Protezione Civile, e rimarcata ieri sera durante tutto l'evento.
A dare il via alle danze incantando con le sue note è stato Zucchero seguito da Francesco Guccini, timidamente impacciato ma maestrale con la sua "Il vecchio e il bambino". Caterina Caselli, dalle sale di registrazione, è tornata sul palco proprio accanto a Guccini, per chiudere poi con la sua indimenticabile "Insieme a te non ci sto più".
Dopo le note dolci della Caselli è tornato il rock con Luciano Ligabue che ha trascinato il pubblico dello stadio in un messaggio ottimistico chiaro e conciso: "il meglio deve ancora venire" ma devono essere soprattutto Stato e Istituzioni a lanciare questo messaggio e a renderlo concreto.
Fare "Rumore" è quanto poi cantato e consigliato da Raffaella Carrà al pubblico perchè l'emergenza in Emilia non cada nel dimenticatoio dei 'potenti'.
E dopo è stato il turno dei Nomadi che attraverso le note di "Io vagabondo" hanno coinvolto l'intero stadio in un coro nostalgico ma forte e carico di emozione sulle parole "chissà dov'era casa mia?".
Ma ieri sera c'è stato chi ha cantato, chi ha suonato sì, ma anche chi è salito sul palco e ha parlato. E tra le tante parole sono spiccate quelle di Alessandro Bergonzoni che ha esortato tutti a montarsi "la testa! Troppe persone la lasciano sotto il cuscino la mattina, prima di uscire di casa", bisogna che in questa ricostruzione, stando sotto le pensiline la gente "pensi", perchè pensare è necessario ed è un qualcosa su cui "non ci piove!".
"Il buongiorno si vede dal mattone, diceva un mio amico muratore", "la parola 'purtroppo' non esisterà più e la parola 'ahimè' diventerà un monumento artistico all'altruismo disinteressato. La tua casa è crollata, soffri, sei solo? Tranquillo! Hai me! Noi saremo la risposta a loro, avete noi! Hai me! Passeremo dal danno di alcuni al dare di tutti" ha concluso Bergonzoni tra migliaia di applausi concordi.
Ma al Dall'Ara ieri sera si è sentito anche qualcuno che purtroppo non ha potuto unirsi fisicamente alla serata: Lucio Dalla. L'artista tanto caro ai bolognesi e ai cantanti che hanno partecipato alla serata, molti dei quali emersi grazie a lui, è stato omaggiato e ricordato prima da Gianni Morandi e gli Stadio con "Piazza Grande" poi, verso fine serata, da Cesare Cremonini e Laura Pausini che hanno duettato in "L'anno che verrà".
Gli artisti si sono susseguiti da Nek a Samuele Bersani, Paolo Belli, Luca Carboni e Andrea Mingardi che attraverso diversi generi musicali hanno mosso e commosso il pubblico che aveva riempito lo stadio di Bologna.
Ha invece portato verso fine serata Andrea Griminelli che con il suo flauto, accompagnato da Matt Herskowitz e Beppe Carletti, ha suonato l'"Ave Maria" di Schubert creando un'atmosfera surreale e commuovente.
I Modena City Ramblers, riunitisi per l'occasione con l'ex cantante Cisco, hanno scandito un messaggio contro la mafia proponendo la loro bellissima canzone "I cento passi" dall'omonimo film di Marco Tullio Giordana. Un messaggio che è stato giusto rilanciare anche in questa occasione perchè si sa che le organizzazioni criminali non si fanno certo scrupoli ad infiltrarsi in mezzo alle tragedie, alle ricostruzioni e a trarne profitto.
Non sono mancate le testimonianze, mostrate tramite video, delle persone che, in Emilia, Lombardia e Veneto, stanno vivendo la realtà per la quale è nato il Concerto per l'Emilia e che hanno raccontato di paesi feriti e di vite stravolte.
Il pensiero va inevitabilmente al presente, affinchè operi in maniera da garantire un futuro reale, concreto e funzionante a quanti stanno subendo le ripercussioni che la mano umana ha generato in seguito ad un evento naturale.
Il saluto finale è stato dato dai Nomadi che attraverso le parole della canzone "*** è morto", di Guccini, hanno sottolineato il messaggio di speranza che questa serata ha portato con sé e ha voluto promuovere.
Fonte: h**p://***.ilgiornaledellaprotezionecivile.it
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#124 26 Giugno 2012, 21:05 |
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morello
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
I SOLDI RESTANO AI PARTITI BEFFA PER I TERREMOTATI
MENTRE le tesorerie dei partiti con poche significative eccezioni non disdegnerebbero di incassare per intero la rata di luglio del finanziamento pubblico, la legge annunciata a suon di tromba, che quella rata dovrebbe dimezzare a beneficio delle popolazioni terremotate, segna il passo ed è ormai quasi impossibile che venga approvata in tempo utile, visto che luglio è arrivato. Batte la fiacca il Parlamento e ora latita anche il Governo che pure della questione è stato investito da un ordine del giorno bipartisan approvato nella prima commissione del Senato lo scorso 20 giugno, quando, su sollecitazione del Pd, si è dovuto prendere atto che senza un decreto legge ogni impegno volerebbe via come promessa nel vento. Ma dall’esecutivo non è giunto sino ad oggi nessun provvedimento e la stessa attenzione generale sul tema sembra scemata. Prima si contavano giorni e minuti, ora tutto rischia di finire in cavalleria. C’è altro sul piatto, per carità, ma questo tema non è affatto secondario: dal punto di vista economico come sul versante della complessiva credibilità di sistema. È doveroso chiedere che il governo batta un colpo nelle prossime ore. È assai semplice; bastano pochi minuti. Tagliare la rata nella misura indicata nel testo già approvato dalla Camera e destinare le risorse risparmiate agli interventi per il dopo terremoto. Tutto qui. E con la piena copertura politica votata al Senato. Si potrebbe così evitare la beffa del nulla di fatto e avere qualche settimana per cercare di aggiustare almeno i punti critici che per il resto inquinano il complessivo testo approvato a Montecitorio. Si pensi alla cosiddetta quota di rimborso elettorale che pur ridotta, continua ad essere del tutto slegata dalle somme effettivamente spese dai partiti. Si rinnova quindi l’odiosa ipocrisia di chiamare rimborso ciò che è puro finanziamento a fondo perduto. In questo modo anche la regolarità contabile e le sanzioni rischiano di essere solo un apparente volto feroce. Non si capisce del resto perché i partiti debbano ricevere più di quanto spendono, ammettendosi nella nuova legge persino investimenti del tutto estranei all’attività politica, quali l’acquisto di titoli di Stato (con la implicita pretesa che dovremmo apprezzare che non siano più azioni in Tanzania!). Inoltre, attraverso meccanismi di detrazione di imposte per i contributi privati, il risparmio del taglio annunciato torna in buona parte a nostro carico quale minore entrata fiscale; con il rischio ulteriore di facile elusione, una volta che i contributi privati che si dichiarano, fungono anche da moltiplicatore per ottenere una maggiore quota di finanziamento pubblico. Infine vi è la singolare scelta di affidare ad una complessa commissione di controllo ciò che fisiologicamente apparterrebbe alla Corte dei conti. La sensazione è che si cerchino fragorose novità, per mettere in ombra quanto pure segnalato dal Collegio dei revisori presso la Camera. E cioè che già oggi, a legge vigente, si potrebbero operare controlli efficaci e chiedere la immediata restituzione in favore dello Stato delle somme pubbliche spregiudicatamente usate per arricchimento personale (casi Lega e Margherita); come pure si dovrebbe (ma ovviamente non avverrà) pretendere senza indugio la restituzione, delle abusive erogazioni disposte in favore di partiti che avevano ufficialmente chiuso i battenti. Ed ancora il ristoro delle somme che tra il 2008 e il 2010 sono state erogate nel doppio del dovuto grazie ad un emendamento approvato in un batter di ciglia e di soppiatto (a impietosa riprova che il parlamento riesce a fare assai in fretta quando deve aumentare i fondi ai partiti). Sarebbe interessante conoscere su questi punti l’avviso “tecnico” del Governo che ha chiamato ad autorevole supporto anche Giuliano Amato. Le cronache riferiscono che l’ex premier avrebbe diligentemente consegnato il suo studio all’esecutivo, che però non ne dà segnale alcuno. Ad ogni modo sono mille le buone ragioni perché il Consiglio dei ministri, così attento a far di conto e ai principi di austerità, blocchi con decreto le rate di luglio come del resto ha chiesto il Senato. Per consentire la difesa di un accettabile finanziamento pubblico, evitare la beffa di odiose illusioni sulla pelle dei terremotati, mostrare che il nuovo corso non vale solo per imporre sacrifici ai soliti cittadini più deboli. E infine per fermare l’ennesimo ghiotto boccone che proprio la politica, talvolta accecata, rischia di offrire alle fauci affamate dell’antipolitica.
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#125 28 Giugno 2012, 23:23 |
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n4italia
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
I SOLDI RESTANO AI PARTITI BEFFA PER I TERREMOTATI
MENTRE le tesorerie dei partiti con poche significative eccezioni non disdegnerebbero di incassare per intero la rata di luglio del finanziamento pubblico, la legge annunciata a suon di tromba, che quella rata dovrebbe dimezzare a beneficio delle popolazioni terremotate, segna il passo ed è ormai quasi impossibile che venga approvata in tempo utile, visto che luglio è arrivato. Batte la fiacca il Parlamento e ora latita anche il Governo che pure della questione è stato investito da un ordine del giorno bipartisan approvato nella prima commissione del Senato lo scorso 20 giugno, quando, su sollecitazione del Pd, si è dovuto prendere atto che senza un decreto legge ogni impegno volerebbe via come promessa nel vento. Ma dall’esecutivo non è giunto sino ad oggi nessun provvedimento e la stessa attenzione generale sul tema sembra scemata. Prima si contavano giorni e minuti, ora tutto rischia di finire in cavalleria. C’è altro sul piatto, per carità, ma questo tema non è affatto secondario: dal punto di vista economico come sul versante della complessiva credibilità di sistema. È doveroso chiedere che il governo batta un colpo nelle prossime ore. È assai semplice; bastano pochi minuti. Tagliare la rata nella misura indicata nel testo già approvato dalla Camera e destinare le risorse risparmiate agli interventi per il dopo terremoto. Tutto qui. E con la piena copertura politica votata al Senato. Si potrebbe così evitare la beffa del nulla di fatto e avere qualche settimana per cercare di aggiustare almeno i punti critici che per il resto inquinano il complessivo testo approvato a Montecitorio. Si pensi alla cosiddetta quota di rimborso elettorale che pur ridotta, continua ad essere del tutto slegata dalle somme effettivamente spese dai partiti. Si rinnova quindi l’odiosa ipocrisia di chiamare rimborso ciò che è puro finanziamento a fondo perduto. In questo modo anche la regolarità contabile e le sanzioni rischiano di essere solo un apparente volto feroce. Non si capisce del resto perché i partiti debbano ricevere più di quanto spendono, ammettendosi nella nuova legge persino investimenti del tutto estranei all’attività politica, quali l’acquisto di titoli di Stato (con la implicita pretesa che dovremmo apprezzare che non siano più azioni in Tanzania!). Inoltre, attraverso meccanismi di detrazione di imposte per i contributi privati, il risparmio del taglio annunciato torna in buona parte a nostro carico quale minore entrata fiscale; con il rischio ulteriore di facile elusione, una volta che i contributi privati che si dichiarano, fungono anche da moltiplicatore per ottenere una maggiore quota di finanziamento pubblico. Infine vi è la singolare scelta di affidare ad una complessa commissione di controllo ciò che fisiologicamente apparterrebbe alla Corte dei conti. La sensazione è che si cerchino fragorose novità, per mettere in ombra quanto pure segnalato dal Collegio dei revisori presso la Camera. E cioè che già oggi, a legge vigente, si potrebbero operare controlli efficaci e chiedere la immediata restituzione in favore dello Stato delle somme pubbliche spregiudicatamente usate per arricchimento personale (casi Lega e Margherita); come pure si dovrebbe (ma ovviamente non avverrà) pretendere senza indugio la restituzione, delle abusive erogazioni disposte in favore di partiti che avevano ufficialmente chiuso i battenti. Ed ancora il ristoro delle somme che tra il 2008 e il 2010 sono state erogate nel doppio del dovuto grazie ad un emendamento approvato in un batter di ciglia e di soppiatto (a impietosa riprova che il parlamento riesce a fare assai in fretta quando deve aumentare i fondi ai partiti). Sarebbe interessante conoscere su questi punti l’avviso “tecnico” del Governo che ha chiamato ad autorevole supporto anche Giuliano Amato. Le cronache riferiscono che l’ex premier avrebbe diligentemente consegnato il suo studio all’esecutivo, che però non ne dà segnale alcuno. Ad ogni modo sono mille le buone ragioni perché il Consiglio dei ministri, così attento a far di conto e ai principi di austerità, blocchi con decreto le rate di luglio come del resto ha chiesto il Senato. Per consentire la difesa di un accettabile finanziamento pubblico, evitare la beffa di odiose illusioni sulla pelle dei terremotati, mostrare che il nuovo corso non vale solo per imporre sacrifici ai soliti cittadini più deboli. E infine per fermare l’ennesimo ghiotto boccone che proprio la politica, talvolta accecata, rischia di offrire alle fauci affamate dell’antipolitica.
...........perchè......?.........qualcuno forse ci credeva.........??
Questi sono apaci di chiederli i soldi ai terremotati, anzizhè darglieli................!!
____________ Per info urgenti: 392-6036655. Regolamento e contatti
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#126 29 Giugno 2012, 9:08 |
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morello
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
Continuano gli atti di sciacallaggio
Un ragazzo di 27 anni di origini polacche aveva appena rubato carte e timbri nel comune di Reggiolo. Portato in caserma, è stato deferito
REGGIOLO (Reggio Emilia) - E' stato visto uscire l'altra sera intorno alle 22 dall'accesso secondario dell'Urp del Comune di Reggiolo. Alla vista della pattuglia del 121° reggimento Contraerea di Bologna (dove io ho svolto il servizio militare) in servizio antisciacallaggio, un 27enne di origini polacche, A. P. K., ha cercato la fuga ma è stato bloccato e portato in caserma. Ne dà notizia la Gazzetta di Reggio.
Dalla perquisizione effettuata, i militari hanno rinvenuto in suo possesso carte e timbri appartenenti al Comune dal basso valore commerciale ma che il giovane avrebbe potuto utilizzare per contraffare documenti. Per questo motivo è stato denunciato. Quello effettuato è stato il primo intervento antisciallaggio dei militari del 121° reggimento Contraerea, a Reggiolo per sorvegliare la "zona rossa" del centro, resa inaccessibile dopo le scosse sismiche del 20, 29 maggio e del 3 giugno scorsi.
Terremoto. Sciacalli catturati dalla Polizia Stradale
Giravano tra le case demolite per prelevare finestre, telai, grondaie e materiale ferroso da riciclare. In manette quattro rumeni.
Avevano rubato materiale in ferro , telai di finestre, grondaie e altro materiale dalle macerie di una casa demolita causa terremoto. I quattro sono stati intercettati da una pattuglia della polizia stradale in servizio anti-sciacalli e arrestati per furto pluriaggravato
Il tutto ha avuto inizio alle 15 di mercoledì, quanto gl iagenti hanno notato due persone che stavano rovistando tra le macerie di una casa demolita da dove prelevavano materiale. Gli agenti si sono avvicinati e hanno visto che il materiale veniva caticato su un Firgone all’interno dle quale c’erano due donne che lo sistemavano. I quattro sono risultati essere tutti rumeni. All'interno del veicolo, risultato di proprietà di uno dei romeni, era ben visibile un notevole quantitativo di materiale ferroso, telai di finestre, un termosifone, grondaie in rame e catene di acciaio, materiale avente un peso di 6,60 q.li come di seguito accertato.
I quattro non hanno saputo spiegare il perchè di questo prelievo di materiale. Il quadro è stato compreso poco dopo all’arrivo del proprietario che ha riconosciuto il materiale come quello delal casa del padre ormai demolita in seguito all'ordinanza del Sindaco di San Possidonio, gran parte del materiale trafugato. Dagli accertamenti effettuati emergeva che a carico dei due uomini: R. I di anni 35 e di C. L. di anni 22, vi erano precedenti specifici per reati contro il patrimonio.
Viste le circostanze del fatto e le spiegazioni non plausibili degli stranieri, i quattro soggetti (comprese le due donne: C.I di anni 27 e V.A. di anni 20) , sono stati per furto pluri-aggravato in concorso, mentre il minore di anni 12 veniva temporaneamente affidato alla struttura " Porte Aperte" di Modena.
Il Furgone ed il suo contenuto sono stati sottoposti a sequestro ed affidati ad un soccorso Stradale in giudiziale custodia.
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#127 12 Luglio 2012, 23:26 |
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ezelav
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Registrato: Aprile 2012
Messaggi: 739
Età: 56 Residenza:  urali
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 Re: Forte Scossa Di Terremoto In Emilia
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#128 20 Luglio 2012, 21:18 |
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