Messaggi: 2120 Residenza: Milano
10 Ottobre 2016, 11:13
Buongiorno ragazzi!
Condivido questo articolo che tratta di come la Russia viene presentata dalla tv italiana.
Dissonanza cognitiva / RIT
È stato tradotto su richiesta del giornalista russo Evgeny Utkin, autore dell'articolo.
A noi è parso un argomento interessante su cui aprire un dibattito. Cosa ne pensate?
Sembra che "una dissonanza cognitiva" è il termine psicologico, mentre in titolo orginale è stato scritto "обидный диссонанс" che significa "La differenza offensiva (in senso fra le media di cui parla questo articolo)". Non è più preciso?
Secondo il mio parere non che niente di strano - tutto come sempre - quasi tutta l'europa è proamericana e tutte le media europei sono costretti a scrivere e parlare in modo corrispondente.
Concordo, tutto come sempre. Per questo ho imparato a non fidarmi mai completamente di quello che leggo, ma a vedere quando possibile le cose di persona. E' solo viaggiando che si ha la possibilità di rendersi conto.
Mi sembra anche di aver sentito che tra i nostri giornalisti esista la regola del "No good news from Russia", per cui si parla sui nostri giornali della Russia sempre e solo in termini negativi. Quindi può essere che leggi dell'orfanotrofio andato in fiamme, dell'ospedale rimasto senza farmaci, o del terribile incidente d'auto da qualche parte in Siberia.
Si chiama propaganda, e funziona: qualcuno si potrà chiedere, ma a che serve fare propaganda o dar risalto a notizie che dal punto di vista politico non contano praticamente nulla?
Serve eccome, è una propaganda indiretta, per cui si associa sempre la Russia con immagini negative, che volenti o nolenti il nostro subconscio 'interiorizza', a furia di ripetuti messaggi.
Il risultato sarà che, il giorno in cui non sapremo se credere ad una notizia o ad un'altra, il nostro istinto sarà più portato a pensare male della Russia, perché appunto sarà stato condizionato