savin ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Indubbiamente sottolinei aspetti importanti e non indifferenti Savin che ho riscontrato anche a Mosca e dintorni in 8 anni ma che,tuttavia,al sottoscritto non hanno che confermato quanto scritto sopra,ovviamente con i dovuti distinguo magari. Io credo che andare a produrre fuori dall'Italia è una via quasi obbligata vista la strada disseminata di pericoli e tasse del nostro paese e alla quale non vedo un freno se non si metteranno in condizioni i nostri imprenditori di avere campo su cui muoversi con serenità e un pò di aria sana da respirare.E' pur vero che le maestranze e gli operai possono essere pagati la metà se non anche meno e non c'è dubbio che questo sia un vantaggio.D'altronde diversi connazionali a Mosca si stupiscono della rapidità dei lavori stradali della città e che si lavori h24 anche la domenica dimenticandosi che tutti quegli operai prendono un 1/4 di un italiano,non pretendono straordinari e sono nel 90% dei casi immigrati di ex repubbliche sovietiche che,al primo rifiuto,verrebbero rispediti nel deserto.Quindi il discorso è"come si fa a mettere sullo stesso piano le due cose?".
Per il resto,io vengo da una zona benestante ma non ricchissima(se non le famiglie degli albergatori e degli armatori marittimi)e nonostante abbia visto il benessere generale diffondersi a Mosca e in Russia,non posso altrettanto affermare che il consumo di beni di qualità,di un tenore di vita stabile,dell'accesso a svaghi e servizi sia stabile e di larga diffusione come attestato da noi per decenni.Ora qualcuno dirà che certamente da noi sono 10 anni che si piange(ma si piangeva anche prima,è inutile far finta di no perchè siamo italiani e sappiamo che se non ci lamentiamo non ci sentiamo a nostro agio :-D 8-) ),che a molte famiglie ucraine o russe non sbatte una mazza di potersi permettere prodotti di qualità accertata perchè tanto non erano abituati prima e non lo saranno mai dopo,etc.etc. ma il fondamento di base è che se ci sono paesi che garantiscono opportunità "CERTE",che vanno al di la dell'essere amico di quello,o imprenditore,o con un bel gruzzolo da investire e che offrono uno stato sociale "medio-alto" di assoluta determinazione nel tempo,quelli non sono nè Russia nè l'Ucraina(con rispetto parlando).A me francamente rode che,nonostante un boom economico continuo di 15 anni della Russia,per la media della popolazione comprarsi frutta buona(e per intenderci io mi riferisco a quella locale del sud non per forza alla nostra),un formaggio o avere prestazioni degne di tale nome e a prezzi competitivi per una riparazione in casa sia ancora un mezzo miraggio
Insomma,mettendo sulla bilancia tanti diversi fattori,viene fuori un quadro per cui non ci si deve sorprendere che le mete per i nostri giovani o imprenditori siano generalmente altri paesi,mentre credo che Russia o Ucraina siano ancora posti sicuramente affascinanti e interessanti in prospettiva,ma da considerarsi con tante di quelle peculiarità particolari,oltre che attestate difficoltà burocratiche(se pensi che a Mosca manco da sposato hai la certezza assoluta di restare o lavorare in bianco)che non le pongono ai primi posti delle mete prescelte.