Mi permetto un intervento(anche se legato alla vita in Russia e non in Ucraina)perchè quanto scrive Savin è sintomatico di quello che dovrebbe essere l'input ad affrontare un'esperienza russa o ucraina e cioè l'opportunità,fornita da un mercato inesplorato,in prospettiva interessante,etc. di poter fare un salto di qualità in avanti.Cosa che,ahimè,ho visto andare a farsi benedire nell'ultimo quinquennio notando centinaia di connazionali spingersi verso queste frontiere senza arte nè parte e poi condurre una vita assolutamente non all'altezza delle aspettative. In conclusione,e senza voler offendere per carità,a parità di condizioni economiche e del livello sociale in cui si vive credo che la bilancia penda ancora a favore del nostro paese.Se invece si riesce a condurre un percorso che ripaghi economicamente,allora specie nei piccoli centri si può accedere a molti comfort magari preclusi nella normalità italiana.Tuttavia spesso basta guardare i numeri e ci sarà un motivo per cui i connazionali residenti in Ucraina sono poche migliaia e quelli ucraini in Italia 500 volte di più.
concordo con te Sorrento in parte, io per carita faccio questo lavoro da 2 generazioni, mio padre anche lui in anni buoni ha venduto fuori dall'Italia con ottimi risultati, ora e finita anche li. io non sono ricco e nemmeno mai lo diventero ne in Ucraina ne in Italia, pero a parita di lavoro e settore, produrre in Italia mi costa tantissimo con tutte le aggravanti che non serve specificare che il nostro stato ci regala giorno per giorno. io mi sto ritagliando, se continuera cosi, una piccola fetta conscio non diventare ricco ma di fare una vita piu agiata quello si. poi il paradiso, secondo me, non esiste...prima dell'Ucraina per il mio lavoro ho avuto modo di stare per periodi medi in altre nazioni, anche considerate lussuose ed ambite o come si dice, paradisi fiscali, e non e oro tutto quello che luccica. qui serve tanta pazienza, tanta tenacia e investimenti...il rischio c'e sempre e ci sara sempre. Italiani in Ucraina, scrivo PULTROPPO, in molti casi ci sono avventurieri, spesso improvvisati pensando di essere un gradino piu in alto e quindi venire qui a insegnare cosa non si sa...non so la realta di Mosca perche l'ho vista da turista, ma qui spesso e cosi. c'e anche di fatto che il nostro standard di vita, era, molto alto ma io non so voi, parlo Italiani in generali, ma io miracoli non ne faccio in Italia negli ultimi anni poi la pressione fiscale mi portava una volta pagati gli stipendi ad avere una pizza di largo...dal 2008 per la mia attivita e nata la crisi, clienti che non pagano, ordini in discesa libera, richieste assurde con produzioni di alta qualita a prezzi giusto giusto per pagare uno straccio. qui faccio la stessa produzione, con bestemmie da quando mi alzo a quando vado a dormire, pultroppo la professionalita qui manca ma abbiamo sudato per portare uno standard Italiano qui ed a mantenerlo sono altrettante parolacce :shock: i prezzi, 3 volte di meno e questo mi da forza e respiro. parlavo oggi con Gringox davanti a una pizza...esistono persone che sanno cosa significa disciplina, altri sono avventurieri improvvisati. io non sono nessuno, altrimenti sarei famoso :wink: pero spero di continuare cosi. l'Italia? ora non e momento e probabilmente non lo sara per qualche anno ancora se va bene, ma tra qualche anno se l'Italia si risolleva, io continuero a produrre qui se potro ancora farlo perche creare una struttura non e facile ovunque, sopratutto con costi di produzione cosi bassi :wink: che dire, speren ben. io consiglio, visti i bassi investimenti, di fare tutte le valutazioni possibili, magari non sara la via giusta, ma chi ha iniziato il post ha secondo me il dovere di valutare se puo o non puo fare la differenza qui, se invece deve venire qui a soffrire...consiglio di rimanere nella sua zona confort perche le coronarie saltano qui a forza di problemi da risolvere ogni giorno :cry: