luq ha scritto: [Visualizza Messaggio]Fmi: Russia zavorrata da sanzioni rischia perdita cumulata Pil 9%
New York, 3 ago. (askanews) - Nel medio termine la Russia potrebbe perdere il 9% del Pil se le sanzioni imposte dall'occidente così come le misure adottate in risposta dal Cremlino resteranno in atto. Lo sostiene il Fondo monetario internazionale nel rapporto Articolo IV. Secondo l'istituto di Washington, la ripresa dell'economia russa potrebbe essere meno rapida di quando il governo si aspetti proprio a causa delle sanzioni adottate contro Mosca per il suo ruolo a sostegno dei separatisti pro-Russia nei territori orientali nell'Est dell'Ucraina e per l'annessione della penisola di Crimea.
"Shock esterni in aggiunta a debolezze strutturali preesistenti stanno certamente pesando sulle prospettive di crescita della Russia", dichiara nel rapporto Ernesto Ramirez Rigo, a capo della missione dell'Fmi in Russia. Il Fondo stima che le sanzioni di Usa e Ue e le contro-sanzioni russe hanno inizialmente ridotto il Pil reale fino all'1,5%. Ma la perdita cumulativa del Pil nel medio termine potrebbe appunto arrivare al 9%.
Secondo l'istituzione guidata da Christine Lagarde, le autorità economiche e finanziarie di Mosca hanno risposto bene nella gestione delle sanzioni e del calo dei prezzi del greggio - da cui l'economia dipende - controbilanciando gli shock esterni. Ma un peggioramento delle tensioni geopolitiche potrebbe alimentare la caduta del rublo, spingere al rialzo l'inflazione e la fuga dei capitali andando a pesare ulteriormente sulla domanda interna. L'Fmi ha lasciato invariate le sue stime per il 2015 aspettandosi una contrazione del 3,4% contro le stime di Mosca per un -3%. Nel lungo termine l'Fmi si aspetta una crescita "modesta" dell'1,5% all'anno a causa dei lenti progressi nell'implementare le riforme strutturali.
http://www.askanews.it/nuova-europa...9_711575548.htm
Alcune aziende italiane però investono ancora:
Danone: piano di investimenti da 700 milioni di dollari in Russia
Mosca (Russia) – La multinazionale Danone non abbandonerà il mercato russo, in cui opera con 20 stabilimenti e circa 14 mila dipendenti. “Continueremo a investire nello sviluppo del business e ad aprire nuove linee di produzione”, ha dichiarato alla stampa Bernard Ducrot, Ceo di Danone Russia. “Anzi, abbiamo intenzione di implementare gli investimenti previsti fino al 2017”. Il vice presidente, direttore del dipartimento relazioni istituzionali Marina Balabanova, ha poi specificato: “Si tratta di circa 700 milioni di dollari, che l’azienda ha intenzione di investire su un periodo di cinque anni e che saranno destinati in gran parte alla modernizzazione delle strutture, per portarle in linea con gli standard internazionali di qualità Danone”. Per quanto riguarda le nuove specifiche inserite del decreto di rinnovo dell’embargo sui prodotti agroalimentari, che modifica alcuni aspetti dell’importazione di prodotti senza lattosio, Balabanov ha dichiarato che la società è pronta a prendere in considerazione la produzione in loco, ma solo dopo aver valutato la richiesta reale del mercato.
http://www.alimentando.info/formagg...lari-in-russia/
Più o meno gli stessi analisti che prevedevano la Cina a un passo dal crollo a luglio.. forse sarebbe bene che guardassero più in casa propria