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AIRE e residenza fiscale.
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gringox
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AIRE e residenza fiscale.
Quinbus caro (e forum in generale),
ti chiamo in ballo per chiederti delucidazioni su quanto segue.
Il Sole 24 Ore -L'Esperto Risponde
Edizione n. 46 del 17 giugno 2007
Autore: Michela Magnani
NON BASTA L'ISCRIZIONE ALL'AIRE PER ESSERE residenti esteri
Lavoro all'estero e sono iscritto all'Aire. Con mia sorpresa, il fisco italiano mi contesta di non aver presentato la dichiarazione dei
redditi in Italia. Ha ragione?
A. C. -TORINO
Il lavoratore dipendente che presta la propria attivita lavorativa continuativamente ed esclusivamente all'estero, sia alle
dipendenze di datori di lavoro italiani che di datori di lavoro stranieri, spesso provvede a cancellarsi dall'anagrafe della
popolazione residente per iscriversi all'Aire. Tale iscrizione, come si vedra, puo avere o non avere conseguenze sulla residenza fiscale del dipendente e quindi sul pagamento, o meno, delle imposte sui redditi prodotti all'estero anche nel nostro Paese nella considerazione che, ai sensi dell'articolo 3 del Tuir:-i soggetti residenti in Italia sono assoggettati a imposizione nel nostro Paese per i redditi ovunque prodotti (principio della tassazione sul reddito mondiale) ;-i soggetti non residenti in Italia sono assoggettati a imposizione nel nostro Paese solo per i redditi ivi prodotti (principio della territorialita o della fonte) .Anagrafe e censimento degli italiani all'estero. La legge 27 ottobre 1988, n. 470 concernente l'anagrafe e il censimento degli italiani all'estero e il relativo regolamento di attuazione (Dpr 323 del 6 settembre 1989) prevedono che l'iscrizione nelle anagrafi degli italiani residenti all'estero viene, tra l'altro, effettuata per il trasferimento della residenza da un comune italiano all'estero. Non sono iscritti all'Aire i cittadini che si recano all'estero per cause di durata limitata, ad esempio i lavoratori stagionali e comunque, non superiore a 12 mesi. I cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza da un comune italiano all'estero devono farne dichiarazione all'ufficio consolare della circoscrizione di immigrazione entro 90 giorni dal trasferimento, inteso come fissazione all'estero della dimora abituale. Le anagrafi dei cittadini residenti all'estero sono tenute sia presso i comuni che presso il ministero dell'Interno e sono costituite le prime, da archivi che raccolgono le schede individuali e di famiglia eliminate dall'anagrafe della popolazione residente (Apr) a seguito del trasferimento all'estero; le seconde, presso il Ministero, contengono dati desunti dalle anagrafi comunali. Quindi, ogni comune gestisce la propria Aire, mentre l'Aire tenuta dal ministero dell'Interno contiene i medesimi dati su base nazionale. L'archivio del ministero dell'Interno e aggiornato direttamente dai comuni. L'iscrizione all'Aire e, nella sostanza, un dovere civico in quanto permette, da un lato allo Stato italiano di sapere dove si trovano i soggetti aventi cittadinanza italiana e dall'altro, a tali cittadini, di fruire dei servizi consolari, di ottenere certificati dal comune di iscrizione e dal Consolato nella cui circoscrizione il cittadino e residente e, infine, di esercitare con regolarita il diritto di voto. Le conseguenze fiscali dell'iscrizione all'Aire. In prima approssimazione, la cancellazione dalla anagrafe della popolazione residente da parte di un cittadino italiano sembrerebbe far perdere allo stesso anche la residenza fiscale in Italia. Se cosi fosse, come visto, dal coordinato disposto dell'articolo 3 del Tuir in base al quale i non residenti sono soggetti all'Irpef solo per i redditi prodotti in Italia e 23 dello stesso Tuir (che individua i criteri per l'applicazione di tale principio per le varie categorie di reddito) il cittadino italiano iscritto all'Aire che percepisce redditi di lavoro dipendente per un lavoro svolto all'estero, dovrebbe
essere tassato in Italia esclusivamente per gli "altri" redditi, diversi da quelli di lavoro dipendente, eventualmente prodotti in Italia. Tuttavia, poiche in base all'articolo 2 del Tuir, sono residenti in Italia le persone fisiche che, per la maggior parte del periodo d'imposta (183 giorni nell'anno) :1. sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o2. hanno nel territorio dello Stato il domicilio ai sensi del Codice civile (sede principale dei propri affari o interessi) o3.hanno nel territorio dello Stato la residenza ai sensi del Codice civile (dimorano abitualmente in Italia) nella considerazione che i requisiti sopra indicati sono tra loro alternativi e non concorrenti, sara sufficiente il verificarsi di uno solo di essi affinche un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia anche se iscritto all'Aire. Infatti, in merito alla rilevanza dell'iscrizione all'Aire da parte di cittadini italiani, l'amministrazione finanziaria, con circolare 2 dicembre 1997, numero 304/E ha precisato che la cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente e l'iscrizione all'Aire «non costituisce elemento determinante per escludere il domicilio o la residenza nello Stato, ben potendo questi ultimi essere desunti con ogni mezzo di prova anche in contrasto con le risultanze dei registri anagrafici».In pratica, per essere considerati residenti in Italia e sufficiente che, per la maggior parte del periodo d'imposta, un cittadino italiano iscritto all'Aire abbia mantenuto in Italia il "centro" dei propri legami familiari o dei propri interessi patrimoniali e sociali. Tra gli elementi che devono essere analizzati e valutati dagli uffici al fine di contrastare le "fittizie" risultanze anagrafiche, nella circolare citata vengono richiamati: i legami familiari o comunque affettivi e l'attaccamento all'Italia; gli Nuovo Tributi Lavoro Societa pagina 1 di 2
interessi economici in Italia;-l'interesse a tenere o far rientrare in Italia i proventi conseguiti con le prestazioni effettuate
all'estero; l'intenzione di abitare in Italia anche in futuro. In pratica, operando una "valutazione d'insieme" dei molteplici rapporti che il soggetto intrattiene nel nostro Paese il soggetto verra considerato fiscalmente residente in Italia in quanto nel nostro Paese ha mantenuto la sede principale dei propri affari ed interessi ogniqualvolta in esso disponga di una abitazione permanente, mantenga una famiglia, accrediti i propri proventi dovunque conseguiti, possegga beni anche mobiliari, partecipi a riunioni d'affari, rivesta delle cariche sociali, sopporti spese alberghiere o di iscrizione a circoli o club, organizzi la propria attivita e i propri impegni anche internazionali, direttamente o attraverso soggetti operanti nel territorio italiano. Conformemente a tale impostazione l'amministrazione finanziaria, con risoluzione 10 febbraio 1999, numero 17/E ha considerato residente all'estero il lavoratore dipendente iscritto all'Aire che ha trasferito all'estero la famiglia, ha iscritto il figlio alla scuola estera e ha stipulato un contratto di affitto di durata quadriennale. Diversamente, in molti casi che si verificano nella realta, il lavoratore che svolge la propria attivita esclusivamente all'estero continua ad essere considerato fiscalmente residente in Italia anche se iscritto all'Aire perche il suo domicilio, cioe il "centro degli affari e interessi", rimane in Italia (in quanto, ad esempio, la sua famiglia, moglie e figli, e rimasta in Italia) .A conferma di tale impostazione e quanto precisato dalla circolare 26 gennaio 2001 numero 9/E, paragrafo 2.2, nella quale, richiamando la circolare 304 del 2 dicembre '97 prima citata viene precisato che «deve considerarsi fiscalmente residente in Italia un soggetto che, pur avendo trasferito la propria residenza all'estero e svolgendo la propria attivita fuori dal territorio nazionale, mantenga il "centro" dei propri interessi familiari e sociali in Italia». Tale circostanza si concretizza, ad esempio, nel caso in cui «la famiglia dell'interessato abbia mantenuto la dimora in Italia durante l'attivita lavorativa all'estero» o, comunque, nel caso in cui «emergano atti o fatti tali da indurre a ritenere che il soggetto interessato abbia quivi mantenuto il centro dei suoi affari e interessi" (risoluzione 14 ottobre 1988, numero 8/1329) ».Si ricorda infine che, nell'ipotesi in cui il lavoratore dipendente all'estero sia considerato fiscalmente residente in Italia anche se iscritto all'Aire lo stesso dovra pagare le imposte nel nostro Paese anche sul reddito prodotto, e gia tassato all'estero, potendosi tuttavia scomputare dalle imposte italiane, le imposte definitivamente pagate all'estero su tali redditi ai sensi dell'articolo 165 del Tuir. PAGINE A CURA DI Michela Magnani IL PUNTO STIPENDI < CONVENZIONALI> SUPERATI I 183 GIORNI L'articolo 51, comma 8bis, del Tuir prevede che il reddito di lavoro dipendente prodotto all'estero da soggetti residenti in Italia che lavorano all'estero (in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto) per un periodo superiore a 183 giorni nell'arco di 12 mesi e tassato in Italia sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Da cio consegue che la disciplina contenuta nell'articolo 51, comma 8 bis del Tuir opera nel caso in cui venga stipulato uno specifico contratto che preveda l'esecuzione della prestazione in via esclusiva all'estero, sia nell'ipotesi in cui il datore di lavoro sia residente in Italia che nell'ipotesi in cui il datore di lavoro sia straniero (circolare 50/E/2002, risposta 18) .Le retribuzioni convenzionali sono stabilite sulla base e in misura non inferiore al trattamento economico minimo previsto dai contratti collettivi nazionali di categoria e sono suddivise in dodici mensilita. Per l'anno 2007 tali retribuzioni sono state stabilite con Dm 19 gennaio 2007 pubblicato sulla « Gazzetta ufficiale» 30 gennaio 2007.Come affermato dal ministero del Lavoro con telex n. 10850 del 14 marzo 1990, il cui contenuto e stato ripreso dall'Inps con la circolare 72 del 21 marzo 1990, la fascia della retribuzione imponibile e determinata sulla base del raffronto con lo scaglione di retribuzione nazionale corrispondente, intendendosi per retribuzione nazionale il trattamento mensile determinato dividendo per 12 il trattamento del contratto collettivo previsto per il lavoratore, comprensivo degli emolumenti riconosciuti per accordo tra le parti, con esclusione "dell'indennita estero". Ai fini della determinazione dell'ammontare imponibile non rilevano pertanto le altre somme e i valori corrisposti in aggiunta alla retribuzione nazionale ed in considerazione dello svolgimento all'estero dell'attivita lavorativa quali, ad esempio, la fornitura di un alloggio, le indennita monetarie, eccetera. Rilevano, invece, i mutamenti nel corso del mese della "qualifica" o del trattamento economico che determinano con la stessa decorrenza l'attribuzione della retribuzione convenzionale corrispondente al mutamento intervenuto.
Grazie a chi può fornire un utile contributo.
Gringox
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gringox
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Re: AIRE e residenza fiscale.
Ora quinbus,
io sto attualmente valutando la possibilità di iscrivermi all'Aire, ma non semplicemente come residente a Kiev e quindi mantenendo la residnza anche a MIlano, bensì volendo essere un effettivo residente anche fiscale.
La mia situazione è la seguente:
- io oramai sono 3 anni e 2 mesi che risiedo per più di 185 giorni all'anno in Ucraina,
- lavoro per un'azienda italiana e in Italia percepisco lo stipendio dall'azienda italiana, poichè sono assunto in Italia e pago le tasse in Italia, poichè per ora sono ancora residente fiscale,
- per l'Ucraina sono regolare in quanto dotato di permesso di soggiorno e di lavoro regolare,
- lavoro per una società ucraina come dipendente regolare. Ciò non è in contrasto con la situazione italiana, in quanto l'azienda ucraina è a tutti gli effetti una OOO ucraina, ma a capitale italiano ed io per l'Ucraina, risulto essere dipendendente di questa OOO,
- percepisco quindi anche uno stipendio mensile regolare ucraino in grivne,
- nella mia busta paga ucraina ci sono tutte le detrazioni (simili a quelle italiane: fondo pensioni, fondo sociale e imposta sul reddito), quindi sono a pieno titolo regolare per l'Ucraina,
- certo è che in Italia ho la famiglia, ma non sono sposato, però possiedo un immobile in Italia,
Ora, nell'articolo sopra si parla molto di "centro degli interessi" personali. Ma la cosa è alquanto confusa.
Io chiaramente sarei interessato a togliere la residenza fiscale in Italia e a trasferirla in Ucraina, dato che anche qui pago le tasse e ci vivo e ci lavoro stabilmnete.
Ma è anche chiaro che la mia famiglia, gli amici, i parenti, il conto corrente, ecc...sono tutti in Italia.
Allora che fare.??
Grazie per le info, come al solito la burocrazia italica è prima nel creare casino!!!
Ciao,
Gringox
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lamummia
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
se vuoi un consiglio , vendi tutto e in italia non metterci piu' piede , sta andando sempre peggio e non vedo uscita dal tunnel se non un default . a me girano le scatole solo per i 30 anni di contributi buttati nel cesso (cioe' l'italia) e mi ruga che , mentre avro' sicuramente la pensione americana per i 7 anni di reddito avuto , in italia e' molto dubbio. io penso di fare come un buon giocatore di poker , che quando perde non cerca di rifarsi perdendo ancora di piu' ma si alza e se ne va. ho messo in vendita un po di roba e spero in un paio di anni di aver venduto tutto. angelo
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gringox
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
se vuoi un consiglio , vendi tutto e in italia non metterci piu' piede , sta andando sempre peggio e non vedo uscita dal tunnel se non un default . a me girano le scatole solo per i 30 anni di contributi buttati nel cesso (cioe' l'italia) e mi ruga che , mentre avro' sicuramente la pensione americana per i 7 anni di reddito avuto , in italia e' molto dubbio. io penso di fare come un buon giocatore di poker , che quando perde non cerca di rifarsi perdendo ancora di piu' ma si alza e se ne va. ho messo in vendita un po di roba e spero in un paio di anni di aver venduto tutto. angelo
Grazie mummietta, hehheheh...sempre brutale e diretto, come nel tuo stile.
Ma i volevo dei chiarimenti seri, poichè lo stipendio ucraino è ridicolo, ma le tasse sono pure ridicole e chiaramente, se c'è la possibilità, preferisco mantenere quelle ucraine piuttosto che quelle italiane.
Attualmente io pago le tasse sia in Italia che in Ucraina e ciò cmq non è giusto.
Gringox
PS: mi ero dimenticato di dire (per Quinbus), che esiste la Convenzione del 1997 tra Italia e Ucraina a proposito del tema fiscale che permette, se vi sono i presupposti (come secondo me io ho), di attuare la residenza fiscale in Ucraina e quindi ottenere la remunerazione italiana intera.
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Shrek
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
Gringox, non sono un commercialista ne mi sono mai interessato a certe cose.
Però quando sono venuto a Mosca è stata l'azienda a consigliarmi di spostare tutto qua. In Italia continuo a versare solo l'INPS, il resto mi viene corrisposto in busta netto e su quello devo pagarci le tasse russe.
Io 'purtroppo' in Italia risulto comunque socio di una piccola azienda agricola (anche se in perdita) ed ho una casa di proprietà.. quindi devo comunque fare una dichiarazione per il reddito localizzato, mia madre è un perito tributario in pensione che lavorava come consulente da un commercialista quindi adesso è lei che si scervella (sono alla prima dichiarazione dei redditi da quando mi sono trasferito) per sistemare le cose. Di più non so.
Ma credo proprio che ti convenga, anche se è bene che ti faccia i tuoi conti da solo...
Una dritta: per la copertura sanitaria italiana, che perderai se sposterai la residenza fiscale all'estero, fatti passare dall'azienda un'assicurazione internazionale. Io l'ho fatta con la BUPA (inglese), 2000 e rotti euro annui e passa la paura (pagata dall'azienda). tempo fa sono dovuto andare da un dottore a Mosca e mi sono presentato ad una clinica internazionale convenzionata (tutti parlavano perfettamente inglese, che per me non è poco), mi hanno preso, visitato, curato e non ho scucito un rublo..
Poi per gli acquisti che farai in Italia come residente in un paese extracomunitario potrai usufruire del rimborso dell'IVA, ti basta documentare l'esportazione della merce. Io ho da poco speso quasi 3000 euro per il nuovo computer portatile ed un set di periferiche ed accessori e dopo qualche mese mi sono visto bonificare l'indennizzo dell'IVA. Considerando che quello che ho comprato qui non sarebbe costato un euro meno..
Che ne so, te ne vai in un outlet italico in stagione di saldi e compri a super-sconto? Bene: anche su quello recuperi l'IVA!
Ma questo è un piccolo extra che non fa la differenza, anche se rimane piacevole, almeno che uno non spenda come Paperon Dé Paperoni..
____________ Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre
La violenza e' l'ultima risorsa degli incapaci
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Shrek
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
se vuoi un consiglio , vendi tutto e in italia non metterci piu' piede , sta andando sempre peggio e non vedo uscita dal tunnel se non un default . a me girano le scatole solo per i 30 anni di contributi buttati nel cesso (cioe' l'italia) e mi ruga che , mentre avro' sicuramente la pensione americana per i 7 anni di reddito avuto , in italia e' molto dubbio. io penso di fare come un buon giocatore di poker , che quando perde non cerca di rifarsi perdendo ancora di piu' ma si alza e se ne va. ho messo in vendita un po di roba e spero in un paio di anni di aver venduto tutto. angelo
Guarda, sul discorso della situazione italiana posso darti ragione, ma la tua sicurezza sulla pensione americana la trovo abbastanza infondata. A mio parere non manca molto che ne vedremo di tutti i colori e l'America sarà probabilmente nel mezzo del casino, spero di sbagliarmi..
Non vedo sicurezza ne in Italia ne in America, per la Russia non mi pronuncio, ci vivo ma non ne seguo la politica essendo il mio un progetto sul quale non credo di spendere più di 3 anni (ed uno è praticamente andato). Personalmente mi cercherei un posto tranquillo con un pò di terra, quindi non in città. Che se le cose andassero male ma male davvero, chi sta in campagna di fame non muore.. mentre in un appartamento di città una volta finito di rosicchiare le sedie di legno ikea.. si cerca di mangiare il gatto della vicina!
E dovendo scegliere tra campagna russa o italiana.. di certo l'idea di conservare patate sotto cumuli di neve non mi attira molto, e poi in Italia il cavolo nero cresce bene tutto l'inverno!! (e la minestra di pane -o ribollita- ci viene che è una favola)
Scusate la divagazione..
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lamummia
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
hehhhee , mi ricordo tempo fa stavo parlando con una mia amica usando un programma di hcat quando comincia ad inserirsi un salvatore , insisteva e insisteva al punto che pensavo fosse un gay , invece era un nostro emigrato in germania con nostalgie per l'italia che mi raccontava che la , i fondi pensione erano privati e un bel giorno un po di gestori hanno fatto quello che negli usa si chiama "take the money and run" e avevano lasciato nella merda un milioncino di persone. negli usa innanzitutto solo a pensarci ti becchi 20 anni di lavori forzati , non e' come in italia che diventi presidente del consiglio , poi c'e' la garanzia della federal reserve quindi non penso che possa succedere . le altre nazioni sono molto piu' serie dell'italia . angelo
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Speck
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
invece era un nostro emigrato in germania con nostalgie per l'italia che mi raccontava che la , i fondi pensione erano privati e un bel giorno un po di gestori hanno fatto quello che negli usa si chiama "take the money and run" e avevano lasciato nella merda un milioncino di persone.
se avesse saputo che anche qua alcuni furbetti anni fa fecero lo stesso giochetto, sicuramente non avrebbe più avuto nostalgia della nostra terra italica
____________ È appurato che: "L'imbecillità di certe persone non conosce confini ed è inevitabile come il sole, la pioggia, il buio e la luna."
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Shrek
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
negli usa innanzitutto solo a pensarci ti becchi 20 anni di lavori forzati , non e' come in italia che diventi presidente del consiglio , poi c'e' la garanzia della federal reserve quindi non penso che possa succedere . le altre nazioni sono molto piu' serie dell'italia . angelo
Non mi sentirei di escludere a priori una di quelle grandi depressioni... che se anche riceverai una pensione in dollari ti ci potrai soffiare il naso.
La cosa è del resto già abbastanza vera grazie al cambio ridicolo, poi con il costo della vita in zona euro la tua pensione in dollari già oggi vale poco ed anche a Mosca ha perso molti punti. Secondo il seguente articolo la Russia potrebbe essere un buon posto dove stare...
http://www.effedieffe.com/content/view/3168/179/
Ma in fondo sono Italiano e non ho nessun motivo che mi spinga a lasciare il mio paese, soprattutto il giorno in cui arriveranno (se arriveranno) "i tempi duri". Non sono interessato a fare l'emigrante...
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Totoro
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
IO invece mi sto leggendo questo articolo:
http://www.effedieffe.com/content/view/3464/179/
Scoppia la bolla dei derivati!
Mah ?!?! Rapi che ne dici?
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lamummia
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
soffro di otite , artrosi , prostata , reumatismi e di tutto di piu' , la russia e' troppo fredda , settimana scorsa a san pietroburgo c'era un grado (non che qui ce ne siano di piu'!! stanotte ho acceso il riscaldamento) . se devo scegliere un paese lo scelgo caldo , poi parlo gia' americano causa i numerosi anni vissuti la , ho la greencard e la residenza ,e poi il mio cervellino piccolo un'altra lingua non la puo' imparare, per cui la scelta e' obbligata. pero' guarda che l'america non e' mica poi messa tanto male . l'unico limite e' l'assistenza sanitaria a pagamento e l'obbligo di avere un assicurazione che per un vecchio rottame come me e' un rischio. la russia ha ancora qualcosa di buono che gli ha lasciato il comunismo pero' sta virando paurosamente verso un sistema iniquo come quello capitalistico. angelo
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#11 17 Giugno 2008, 13:59 |
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Totoro
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
soffro di otite , artrosi , prostata , reumatismi e di tutto di piu' , la russia e' troppo fredda , settimana scorsa a san pietroburgo c'era un grado (non che qui ce ne siano di piu'!! stanotte ho acceso il riscaldamento) . se devo scegliere un paese lo scelgo caldo , poi parlo gia' americano causa i numerosi anni vissuti la , ho la greencard e la residenza ,e poi il mio cervellino piccolo un'altra lingua non la puo' imparare, per cui la scelta e' obbligata. pero' guarda che l'america non e' mica poi messa tanto male . l'unico limite e' l'assistenza sanitaria a pagamento e l'obbligo di avere un assicurazione che per un vecchio rottame come me e' un rischio. la russia ha ancora qualcosa di buono che gli ha lasciato il comunismo pero' sta virando paurosamente verso un sistema iniquo come quello capitalistico. angelo
Perchè non te ne vai a svernare in Tunisia, Marocco o in altro paese dell'Africa Mediterranea...
ci sono alcuni pensionati che anzichè pagare il riscaldamento vanno tre- quattro mesi laggiù e pagano un albergo 3stelle o l'affitto di un appartamento e si divertono da matti.
Anche le abitazioni fino a qualche anno fa costavano pochissimo.. forse sei ancora a tempo!
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#12 17 Giugno 2008, 22:32 |
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lamummia
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
ho il fratello che ha barattato la moglie sessantaduenne con due dominicane trentunenni , con la pensione , gli affitti di alcune case vive come un signore a santo domingo dove la temperatura e' costante tutto l'anno a 30 gradi e la notte circa 20 di minima. il problema e' che ho una bimba di due anni (tra una settimana) e devo darle un futuro . In italia e' chiaro che non c'e' futuro , siamo gia' nella cacca adesso , figuriamoci quando il nano avra' finito la sua opera. Penso che la russia o gli usa possano essere il futuro. Olga e' riuscita a farle avere la doppia cittadinanza e la residenza a s.peitroburgo e in italia e in piu' ( guarda che cosa si puo' fare in russia pagando) risulta nata contemporaneamente a gallarate e a s. pietroburgo , e' appena un po meno dello spirito santo che e' trino mentre lei e' bina. angelo
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#13 17 Giugno 2008, 23:05 |
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gringox
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
Gringox, non sono un commercialista ne mi sono mai interessato a certe cose.
Però quando sono venuto a Mosca è stata l'azienda a consigliarmi di spostare tutto qua. In Italia continuo a versare solo l'INPS, il resto mi viene corrisposto in busta netto e su quello devo pagarci le tasse russe.
Io 'purtroppo' in Italia risulto comunque socio di una piccola azienda agricola (anche se in perdita) ed ho una casa di proprietà.. quindi devo comunque fare una dichiarazione per il reddito localizzato, mia madre è un perito tributario in pensione che lavorava come consulente da un commercialista quindi adesso è lei che si scervella (sono alla prima dichiarazione dei redditi da quando mi sono trasferito) per sistemare le cose. Di più non so.
Ma credo proprio che ti convenga, anche se è bene che ti faccia i tuoi conti da solo...
Una dritta: per la copertura sanitaria italiana, che perderai se sposterai la residenza fiscale all'estero, fatti passare dall'azienda un'assicurazione internazionale. Io l'ho fatta con la BUPA (inglese), 2000 e rotti euro annui e passa la paura (pagata dall'azienda). tempo fa sono dovuto andare da un dottore a Mosca e mi sono presentato ad una clinica internazionale convenzionata (tutti parlavano perfettamente inglese, che per me non è poco), mi hanno preso, visitato, curato e non ho scucito un rublo..
Poi per gli acquisti che farai in Italia come residente in un paese extracomunitario potrai usufruire del rimborso dell'IVA, ti basta documentare l'esportazione della merce. Io ho da poco speso quasi 3000 euro per il nuovo computer portatile ed un set di periferiche ed accessori e dopo qualche mese mi sono visto bonificare l'indennizzo dell'IVA. Considerando che quello che ho comprato qui non sarebbe costato un euro meno..
Che ne so, te ne vai in un outlet italico in stagione di saldi e compri a super-sconto? Bene: anche su quello recuperi l'IVA!
Ma questo è un piccolo extra che non fa la differenza, anche se rimane piacevole, almeno che uno non spenda come Paperon Dé Paperoni..
Grazie orchetto,
mi sei stato utilissimo in questa info.
Io chiedevo consiglio al buon Quinbus, in quanto uomo dell'istituzione, magari sapeva darmi qualche dritta per raccapezzarmi in questi regolamenti strambi e contorti.
Una cosa: siamo sicuri che la convenzione del 1997 che regola sta materia tra Italia e Ucraina sia uguale a quella che regola Italia e Russia?
Io avrei anche fatto i miei conti...e certo che mi converrebbe.
Ma scusa, ma io ho il contratto a tempo indeterminato, sei sicuro che non debba trasformarlo in determinato?
E poi, come fai a definire che il tuo centro d'interesse è la Russia? Se hai la proprietà in Italia, se i soldi dello stipendio ti arrivano in Italia? Se vai spesso in Italia? Ecc...
Io non ci capisco un cavolo con sta questione del "centro d'interessi"???
E poi io non sono iscritto AIRE per ora...
Insomma, un casino.
Ciao,
Gring
PS: ti aspetto a Kiev!!!!
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#14 18 Giugno 2008, 14:34 |
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Quinbus
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
Miei cari,
mi scuso per intervenire tardi.
L'ottimo Gringox ha abilmente scovato una fonte molto complessa di informazioni, che merita attenta lettura, cosa che ho tentato di fare. Le Sedi all'estero hanno una serie di competenze in materia di AIRE, ma a quanto pare ciò non basta per considerarsi residenti all'estero. Va premesso che tutti i dipendenti pubblici che lavorano all'estero non possono per legge iscriversi all'AIRE e ne consegue che devono mantenere, come in effetti è, la residenza in Italia. Per cui non ho la minima esperienza personale da consultare per intervenire. Dal punto di vista professionale, le Sedi possono essere facilmente interpellate per verificare su un tizio sia registrato AIRE o meno, ma non per indagare se abbia spostato il centro dei suoi interessi nella Nazione dove risiede. Indagare in territorio russo spetta alle autorità russe e questa è una regola universale.
Purtroppo, caro Gring, per raccapezzarsi in questi regolamenti, a volte apparentemente contraddittori, occorrono gli strumenti professionali e la forma mentis del tributarista, anche se sembra chiaro -in tutto la giungla- che il nostro Fisco tende ad evitare le residenze estere fittizie (intento che di primo acchito mi sembra abbastanza nobile, non so con quali risultati). Mi viene solo da pensare che molti tra i residenti AIRE qui in Russia potrebbero essere interessati a sapere come il Fisco medesimo li considera e che probabilmente non hanno analizzato la questione a fondo come hai fatto tu. Ma presumo che si siano posti il problema.
A risentirci
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#15 19 Giugno 2008, 13:39 |
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gringox
Fondatore
Registrato: Novembre 2004
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Età: 50 Residenza: Kiev - Milano
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
Miei cari,
mi scuso per intervenire tardi.
L'ottimo Gringox ha abilmente scovato una fonte molto complessa di informazioni, che merita attenta lettura, cosa che ho tentato di fare. Le Sedi all'estero hanno una serie di competenze in materia di AIRE, ma a quanto pare ciò non basta per considerarsi residenti all'estero. Va premesso che tutti i dipendenti pubblici che lavorano all'estero non possono per legge iscriversi all'AIRE e ne consegue che devono mantenere, come in effetti è, la residenza in Italia. Per cui non ho la minima esperienza personale da consultare per intervenire. Dal punto di vista professionale, le Sedi possono essere facilmente interpellate per verificare su un tizio sia registrato AIRE o meno, ma non per indagare se abbia spostato il centro dei suoi interessi nella Nazione dove risiede. Indagare in territorio russo spetta alle autorità russe e questa è una regola universale.
Purtroppo, caro Gring, per raccapezzarsi in questi regolamenti, a volte apparentemente contraddittori, occorrono gli strumenti professionali e la forma mentis del tributarista, anche se sembra chiaro -in tutto la giungla- che il nostro Fisco tende ad evitare le residenze estere fittizie (intento che di primo acchito mi sembra abbastanza nobile, non so con quali risultati). Mi viene solo da pensare che molti tra i residenti AIRE qui in Russia potrebbero essere interessati a sapere come il Fisco medesimo li considera e che probabilmente non hanno analizzato la questione a fondo come hai fatto tu. Ma presumo che si siano posti il problema.
A risentirci
Grazie ragazzi.
Grazie Quinbus e shrekketto...mi siete stati veramente di aiuto. Penso di aver risolto la questione.
Gringox
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#16 11 Luglio 2008, 15:28 |
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paolo70
paolo dell'oste
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
discussione un po datata ma ci provo lo stesso... tutti post interessantissimi qui eh!!! appena autorizzato oggi e sono sempre inchiodato qui!!!
spiego.... sono freelancer in giro ovunque per il mondo... per lunghi periodi. contratti con ditte estere ovviamente. vorrei vendere casa in italia e sto aspettando. ho comprato appartamento a chelyabinsk e vorrei portare la residenza qui. in futuro vorrei andare a vivere nel sud della russia definitivamente,. adesso torno in italia e andrò a vedere come fare per iscrivermi all AIRE. qualche saggio saprebbe mettere in ordine cronologico tutte queste cose ed indirizzarmi la strada giusta?? passo passo....ringrazio tutti... spero in una risposta del mio corregionale di sagrado in quanto di lui ho letto cose molto interessanti...
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#17 26 Gennaio 2015, 18:00 |
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SaPa
Rank7
Registrato: Gennaio 2008
Messaggi: 6162
Età: 45 Residenza:
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
Paolo è un argomento che conosco, ti consiglio di comprare e-book su www.ruggerobau.com
Puoi anche incontrare l'autore, circa 300€ a seduta. Insomma non ti fidare del sentito dire, documentati prima e poi fai domandi pertinenti.
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#18 26 Gennaio 2015, 18:42 |
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Bozhe82
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Registrato: Giugno 2011
Messaggi: 2497
Età: 42
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
discussione un po datata ma ci provo lo stesso... tutti post interessantissimi qui eh!!! appena autorizzato oggi e sono sempre inchiodato qui!!!
spiego.... sono freelancer in giro ovunque per il mondo... per lunghi periodi. contratti con ditte estere ovviamente. vorrei vendere casa in italia e sto aspettando. ho comprato appartamento a chelyabinsk e vorrei portare la residenza qui. in futuro vorrei andare a vivere nel sud della russia definitivamente,. adesso torno in italia e andrò a vedere come fare per iscrivermi all AIRE. qualche saggio saprebbe mettere in ordine cronologico tutte queste cose ed indirizzarmi la strada giusta?? passo passo....ringrazio tutti... spero in una risposta del mio corregionale di sagrado in quanto di lui ho letto cose molto interessanti...
L'iscrizione all'AIRE è GRATUITA!!!!
Compili un modulo alla rappresentanza consolare italiana di competenza della zona in cui hai la residenza (quando vivrai ad Anapa compili i moduli AIRE al consolato italiano di Krasnodar.
Se vivi in Russia col visto, non ha nemmeno senso cambiare la residenza.... Se invece hai un RVP o Vid Na Zhitelstvo (permesso di soggiorno) e di fatto vivi più spesso all'estero (Russia) che Italia, l'AIRE ha senso farlo (per qualsiasi impiccio burocratico, ti rivolgi al consolato senza dover tornare in Italia al tuo comune di residenza (classico esempio è qnd devi rifare il passaporto: lo fai in Russia con residenza AIRE).
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#19 26 Gennaio 2015, 19:43 |
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gringox
Fondatore
Registrato: Novembre 2004
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Età: 50 Residenza: Kiev - Milano
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Re: AIRE E Residenza Fiscale.
discussione un po datata ma ci provo lo stesso... tutti post interessantissimi qui eh!!! appena autorizzato oggi e sono sempre inchiodato qui!!!
spiego.... sono freelancer in giro ovunque per il mondo... per lunghi periodi. contratti con ditte estere ovviamente. vorrei vendere casa in italia e sto aspettando. ho comprato appartamento a chelyabinsk e vorrei portare la residenza qui. in futuro vorrei andare a vivere nel sud della russia definitivamente,. adesso torno in italia e andrò a vedere come fare per iscrivermi all AIRE. qualche saggio saprebbe mettere in ordine cronologico tutte queste cose ed indirizzarmi la strada giusta?? passo passo....ringrazio tutti... spero in una risposta del mio corregionale di sagrado in quanto di lui ho letto cose molto interessanti...
L'iscrizione all'AIRE è GRATUITA!!!!
Compili un modulo alla rappresentanza consolare italiana di competenza della zona in cui hai la residenza (quando vivrai ad Anapa compili i moduli AIRE al consolato italiano di Krasnodar.
Se vivi in Russia col visto, non ha nemmeno senso cambiare la residenza.... Se invece hai un RVP o Vid Na Zhitelstvo (permesso di soggiorno) e di fatto vivi più spesso all'estero (Russia) che Italia, l'AIRE ha senso farlo (per qualsiasi impiccio burocratico, ti rivolgi al consolato senza dover tornare in Italia al tuo comune di residenza (classico esempio è qnd devi rifare il passaporto: lo fai in Russia con residenza AIRE).
Io posso portare la mia testimonianza.
Iscritto all'AIRE dal 2005 (presso ambasciata italiana di Kiev - Ucraina), residenza fiscale all'estero dal 2008. In possesso di pds ucraino a tempo indeterminato dalla fine del 2011. Dal 2005 al 2011 ho sempre avuto il permesso di lavoro annuale rinnovabile di anno in anno che concede lo stato ucraino agli stranieri che lavorano in Ucraina.
Iscrizione all'Aire ha senso pratico per i motivi riportati da Bozhe. Ma io aggiungo che in teoria è un dovere per l'Italiano che vive all'estero iscriversi all'Aire (che è cosa gratuita) perchè lo stato italiano è giusto che sappia dove si trovino i propri cittadini.
Iscrizione all'Aire e residenza fiscale sono due cose ben diverse.
L'Aire è semplicemente l'anagrafe, cioè l'elenco dei cittadini all'estero. Ti dà delle agevolazioni pratiche e burocratiche: ottenimento di documenti personali; svolgimento di pratiche, traduzioni, votazioni per le elezioni, ecc.
La residenza fiscale presuppone anzitutto che tra l'Italia e il Paese dove si risiede esista un accordo per cui l'Italiano può pagare le tasse nel Paese dove si trova; in secondo luogo devono sussistere diverse condizioni relative allo status dell'Italiano in terra straniera (alcune di queste condizioni sono un pò ambigue e si prestano a non facile interpretazione, ma tant'è). Tra queste egli deve dimostrare di risiedere per più di 180 giorni in terra straniera; deve poter dimostrare di non avere più alcun "interesse" in Italia (proprietà, famiglia, conti in banca, ecc.) oppure se sussistono devono in qualche modo avere delle spiegazioni, ecc. Poi ci sono altri punti, ma non ricordo bene.
Quando sei residente fiscale, non hai più diritto all'assistenza sanitaria nazionale italiana, non fai più il mod.730 o l'unico; se ricevi lo stipendio da un'azienda italiana lo ricevi intero (senza la detrazione dell'irpef), ecc. in sostanza ufficialmente non sei più residente in Italia in tutto e per tutto.
Ripeto sono situazione sempre in bilico e non del tutto chiare e spesso contradditorie. A me l'azienda per cui lavoro qui in Ucraina ha aiutato a sistemare un pò le cose inizialmente; intorno al 2008, dopo 3 anni che già vivevo qui, ho deciso di fare questo passo. Mi ricordo che è stato un casino gestire questa cosa, con aiuto di commercialisti, fiscalisti, tributaristi, ecc. Alla fine l'ho fatto.
Ciao da Kiev,
Gringox
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#20 27 Gennaio 2015, 8:29 |
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