UE-RUSSIA/ SUI 'QUATTRO SPAZI' "PROGRESSI" SOLO A PAROLE-punto
Rimandato a maggio un accordo, ancora molti problemi e tensioni
L'Aia, 25 nov. (Apcom) - Nessuno si aspettava un accordo oggi, e già da diversi giorni a Bruxelles tutti mettevano in guardia sul fatto che le divergenze erano ancora molte: e infatti - anche se i diplomatici parlano timidamente di "atmosfera migliore del previsto" e il comunicato finale del vertice menziona vaghi "progressi" - la creazione dei 'quattro spazi comuni' che dovrebbero formare il 'partenariato strategico' euro-russo è rimandata perlomeno "al vertice di Mosca del maggio 2005", come affermato dal presidente russo Valdimir Putin.
Si tratta di economia, sicurezza interna e giustizia, sicurezza esterna, ricerca e cultura: e oggi quest'ultimo è stato l'unico dei quattro su cui non si sono manifestati grandi ostacoli. Come ricordato da Putin e dalle sue controparti europee all'Aia, il maggior risultato concreto del vertice è stato proprio "l'accordo di principio" sulla creazione di un istituto europeo" per studi post lauream a Mosca. In realtà , nel comunicato a Mosca e Bruxelles non è rimasto che felicitarsi di risultati già acquisiti, come la ratifica del protocollo di Kyoto da parte della Russia. Il premier olandese e presidente di turno del Consiglio europeo Jan Peter Balkenende ha anche salutato l'accettazione da parte di Mosca dell'estensione ai nuovi Stati membri Ue dell'accordo di cooperazione commerciale fra Unione e Russia.
Altro risultato considerato importante, come ha affermato il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, è stata l'accettazione da parte russa della creazione di un gruppo di lavoro ad hoc sull'enclave russa nell'Ue di Kaliningrad. E, soprattutto, di un "dialogo sui diritti umani", che secondo i diplomatici europei potrebbe essere "di alto livello" ma i cui contorni non sono ancora del tutto chiari. I russi sembrano averlo accettato soprattutto per parlare delle loro minosranze linguistiche in Estonia e Lettonia, ma non sembrano intenzionati a discutere in quella sede di Cecenia. Mosca d'altronde ha rifiutato qualunque menzione dei diritti umani nella dichiarazione finale, in particolare per quanto riguarda la dimensione della "sicurezza esterna".
Nella sostanza, nel campo economico, restano diversi problemi, primo fra tutti il fatto che Mosca non fa parte della Wto. Altri ostacoli specifici, su cui il summit di oggi non ha fatto registrare passi avanti, sono i prezzi dell'energia, la questione dei certificati che i russi chiedono per l'importazione di generi fitosanitari e le sovratasse per il sorvolo aereo della Siberia. Nel settore della sicurezza interna e Giustizia, la Russia vorrebbe fissare una data per l'abolizione dell'obbligo di visto per i suoi cittadini, ma l'Unione è disposta per ora solo a negoziare un regime di visti facilitati e vuole un accordo per il rimpatrio degli immigrati illegali.
(fonte web)