ABITANTI BESLAN,SU STRAGE SCUOLA PUTIN PUNISCA CORROTTI
(AGI) - Vladikavkaz, 19 nov. - Con una lettera aperta inviata anche ai principali quotidiani russi, a due mesi dalla strage nella scuola numero 1 di Beslan circa trecento di abitanti della cittadina della Repubblica autonoma dell'Ossezia del Nord hanno sollecitato Vladimir Putin a fare giustizia punendo i funzionari corrotti e inefficienti, a cominciare dai responsabili dell'ordine pubblico, la cui condotta a loro parere permise a un commando di terroristi ceceni di impadronirsi dell'edificio, prendendo in ostaggio centinaia di bambini; a causa soprattutto dell'assalto delle 'teste di cuoio', sferrato dopo un lungo assedio, morirono oltre 340 persone, la meta' dei quali minori in tenera eta': uno dei peggiori massacri di ostaggi in tutta la storia della Russia.
"La corruzione, il permissivismo e una politica nazionale sbagliata sono all'origine di quanto e' accaduto", scrivono i firmatari del messaggio, indirizzato pure alla commisisone parlementare d'inchiesta che sta occupandosi della sanguinosa vicenda. "I vertici della nostra Repubblica erano del tutto impreparati ad agire in una situazione tanto critica", incalzano, avvertendo il leader del Cremlino che "se non adottera' provvedimenti punitivi contro i corrotti, tragedie del genere continueranno".
Anzi, sottolineano, "se dopo quel dramma la Russia non cambiera', non ha futuro". Gia' i primi accertamenti permisero di stabilire che i sequestratori avevano preparato per mesi la presa della scuola osseta in settembre, approfittando della mancanza di sorveglianza e misure preventive e pagando tangenti persino a poliziotti affinche' fosse loro cosentito entrare e uscire liberamente dall'edificio onde predisporvi tutto per la clamorosa operazione terroristica. (AGI) -