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Rassegna Cinema A Torino
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Messaggio Rassegna Cinema A Torino 
 
Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo
Echi dal passato, voci del presente.

Cinema russo oggi


17-28 settembre 2010

Cinema Massimo - via Verdi, 18, Torino

Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo, dal 17 al 28 settembre 2010 la rassegna cinematografica Echi dal passato, voci del presente. Cinema russo oggi. La retrospettiva – dedicata ai migliori film della cinematografia contemporanea russa – è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato con la collaborazione scientifica dell’Associazione Culturale Russkij Mir di Torino.


La rassegna sarà inaugurata venerdì 17 settembre 2010, alle ore 20.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film Soldato di carta alla presenza dell’autore, il regista Aleksej German jr che presenterà al pubblico la sua opera. Per questa serata e per tutte le proiezioni ingresso a 4,00 euro per i soci Russkij Mir.


La retrospettiva affianca la mostra Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia, a cura di Francesco Bonami e Irene Calderoni, organizzata e ospitata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dal 23 settembre 2010 al 27 febbraio 2011, in collaborazione con la Fondazione Victoria - The Art of Being Contemporary di Mosca. La mostra è realizzata con il Patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e anticipa il programma delle iniziative culturali organizzate in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia.


Aleksej German jr.

Soldato di carta / Bumažnyj soldat

(Russia 2008, 112’, col., v.o. sott.it.)

Kazakistan 1961. Daniil Pokrovskij è un ufficiale medico che assiste i primi astronauti tra i quali verrà scelto colui che dovrà essere il primo uomo ad andare nello spazio. I test che vengono compiuti non escludono la possibilità di un rientro a terra estremamente pericoloso. Daniil è preoccupato, ma a turbarlo è anche la sua vita privata: la moglie Nina lo rimprovera per la collaborazione a un progetto che può mettere a repentaglio la vita di molti uomini, mentre alla base si è innamorata di lui Vera, una giovane donna che ha trovato in Daniil il primo uomo della sua vita.

Sc.: Vladimir Arkuša, Julija Glezarova, A. German jr.; Fot.: Maksim Drozdov, Ališer Chamidchodžaev; Int.: ÄŒulpan Chamatova, Merab Ninidze, Evgenij Pronin.

 


Echi dal passato, voci del presente. Cinema russo oggi

di Anna Roberti, Direttore Associazione culturale Russkij Mir, Torino

Finalmente arrivano a Torino i migliori film russi degli ultimi dieci anni, e si porta a compimento un progetto in cui l'Associazione culturale Russkij Mir di Torino ha creduto con forza, insieme al Museo Nazionale del Cinema.


In Russia e nelle ex-repubbliche sovietiche, il livello delle produzioni cinematografiche si alza ogni giorno di più, l'approfondimento delle tematiche personali e sociali si fa sempre più interessante e importante, registi giovani, tra cui molte donne, sfoderano uno dopo l'altro lavori sorprendenti, freschi, non conformisti, moderni. La rassegna che si svolgerà al Cinema Massimo dal 17 al 28 settembre sarà appositamente dedicata a queste nuove figure della cinematografia russa, non comparirà nessuno dei "vecchi leoni" (per intenderci, Michalkov, Končalovskij, Sokurov…) che si sono ritagliati in Italia una zona di "visibilità".


L'unico regista già noto, di cui sarà presentato l'ultimo film, Lo zar, è Pavel Lungin, che con la sua particolare rappresentazione della vita di Ivan il Terribile si è andato a misurare con l'omonimo film di Sergej Ejzenštejn (un genio con cui, evidentemente, si deve continuare a fare i conti…), e che testimonia in un certo senso quel ritorno al lontanissimo passato e al "bel Medioevo antico" a cui i russi negli ultimi tempi sembrano così (incomprensibilmente?) votati.


Gli altri registi proposti, di cui molti sentiranno parlare per la prima volta anche se i loro film hanno vinto premi prestigiosi in patria (in particolare all'annuale Festival Cinematografico "Kinotavr" di Soči) e all'estero sono: Oksana Byčkova, Valerija Gaj Germanika, Boris Chlebnikov, Aleksej Fedorčenko, Andrej Kravčuk, Aleksej Popogrebskij, Aleksandr Rogožkin, Gennadij Sidorov, Ivan Vyrypaev, Andrej Zvjagincev (Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia 2003), nonché il figlio d'arte Aleksej German "il giovane" a cui è dedicato un omaggio con la proiezione dei tre suoi film. Le storie che questi registi ci raccontano, mai banali, a volte anche eccezionalmente "forti", spaziano dai rapporti genitori-figli (dal padre assente-presente-assente de Il ritorno ai non-genitori de L'italiano che tratta dello scottante problema dell'adozione di bambini russi da parte di famiglie italiane) alla rivisitazione in senso pacifista e "dalla parte dell'umanità" del sempre attuale tema della Seconda Guerra Mondiale (Kukushka-Disertare non è reato). C'è poi tutta una galleria di personaggi giovani e giovanissimi, fortemente "europei" nel loro stile di vita, nelle loro abitudini e nei loro sogni, quasi del tutto identici ai giovani di casa nostra anche se vivono nella tentacolare Mosca (Moriranno tutti, ma io resterò), a San Pietroburgo (Piter FM) o nella lontana e "sorda" provincia russa (Nuoto libero).

Rimarchevoli sono anche quei film che si presentano al pubblico senza una ben precisa definizione, con quella tipica caratteristica russa del "non esplicato" che sembra richiedere fortemente allo spettatore di essere interpretato e compreso fino in fondo (da Cose semplici e Euforia, girato nella spettacolare natura dei dintorni di Volgograd città, tra l'altro, gemellata con Torino, al folle finto documentario Per primi sulla Luna).


La rassegna, dedicata al cinema della Federazione Russa, lascia purtroppo da parte due argomenti importantissimi: le "guerre russe" contemporanee e la cinematografia delle ex-repubbliche sovietiche. Motivi contingenti ci hanno impedito di presentare gli eccezionali La nona compagnia (sulla guerra in Afghanistan) e Vivo! (sulla guerra in Cecenia), che speriamo di proporre in un secondo tempo. Per quanto riguarda la situazione nelle ex-repubbliche dell'URSS, può servire da assaggio Vecchiette, sull'originale rapporto di "mutuo soccorso" tra un gruppo di profughi uzbeki e le anziane abitanti di un villaggio russo.

PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI

 

- VEN 17, h. 20.30 (ingresso euro 4.00), DOM 19, h. 16.30


Aleksej German jr.

Soldato di carta / Bumažnyj soldat

(Russia 2008, 112’, col., v.o. sott.it.)

Kazakistan 1961. Daniil Pokrovskij è un ufficiale medico che assiste i primi astronauti tra i quali verrà scelto colui che dovrà essere il primo uomo ad andare nello spazio. I test che vengono compiuti non escludono la possibilità di un rientro a terra estremamente pericoloso. Daniil è preoccupato, ma a turbarlo è anche la sua vita privata: la moglie Nina lo rimprovera per la collaborazione a un progetto che può mettere a repentaglio la vita di molti uomini, mentre alla base si è innamorata di lui Vera, una giovane donna che ha trovato in Daniil il primo uomo della sua vita.

Sc.: Vladimir Arkuša, Julija Glezarova, A. German jr.; Fot.: Maksim Drozdov, Ališer Chamidchodžaev; Int.: ÄŒulpan Chamatova, Merab Ninidze, Evgenij Pronin.

La proiezione di venerdì 17 sarà preceduta da un incontro con il regista Aleksej German jr.


 

- SAB 18. h. 16.30, DOM 19, h. 21.00


Aleksej German jr.

L’ultimo treno / Poslednij poezd

(Russia 2003, 82’, col., v.o. sott. it.)

1944: sul fronte orientale l’inverno è agli inizi. Paul Fistchbach, un chirurgo tedesco, arriva in una Russia sconvolta dalla guerra. I sovietici contrattaccano inaspettatamente e nella confusione si perdono le sue tracce. Il paesaggio innevato russo lo inghiotte per sempre e lui non tornerà più a casa... "Durante il trasferimento in Germania, il treno che trasportava mia nonna e mia madre fece una fermata e un soldato tedesco le aiutò a scappare, salvando loro la vita. Quasi nello stesso momento, mio nonno, un soldato dell’esercito sovietico, moriva ammazzato dai nazisti. Così stavano le cose... " (A. German jr.)

Sc.: A. German jr.; Fot.: Oleg Lukičëv; Int.: Pavel Romanov, Pëtr Merkur'ev, Aleksej Devotčenko.


 

- SAB 18, h. 18.15, LUN 20, h. 20.30


Gennadij Sidorov

Vecchiette / Staruchi

(Russia 2003, 100’, col., v.o. sott. it.)

Dopo che tutti i giovani se ne sono andati per mancanza di lavoro, un piccolo villaggio vicino Kostroma resta abitato da solo dodici donne e da un ragazzo con la sindrome di Down. Tutte aspettano invano la loro piccola pensione e cercano strategie per sopravvivere. Quando una di loro muore, le altre si occupano faticosamente di seppellirla. Fino a quando, un giorno, arriva una famiglia di tagiki inizialmente osteggiati dalla comunità, ma che contribuiranno a riportare in vita il villaggio.

Sc.: G. Sidorov; Fot.: Anatolij Petriga; Int.: Valentina Berezutskaja, Galina Smirnova, Zoja Norkina.


 

- SAB 18, h. 20.30, DOM 19, h. 18.45


Aleksej German jr.

Garpastum

(Russia 2005, 116’, col., v.o. sott. it.)

San Pietroburgo, 1914. La Russia Imperiale è al collasso. La Prima Guerra Mondiale è all’apice e di lì a tre anni la rivoluzione porrà fine all’epoca degli zar. Quattro ragazzi decidono di fondare una squadra di calcio. Due di loro, Andrej e Nikolaj, sono fratelli. Orfani di madre e con il padre gravemente malato, vivono con lo zio. Andrej ha una relazione con una donna ricca, ma presto la rivoluzione porrà fine ai loro sogni, così come ai sogni di gloria della squadra di calcio. "Harpastum" (traslitterato in russo "garpastum") è la parola latina, di derivazione greca, che indica il gioco del pallone.

Sc.: A. German, Oleg Antonov, Aleksandr Vajnštejn; Fot.: Oleg Lukičëv; Int.: ÄŒulpan Chamatova, Evgenij Pronin, Danila Kozlovskij.


 

- SAB 18, h. 22.40, LUN 20, h. 18.15


Ivan Vyrypaev

Euforia / Ejforija

(Russia 2006, 74’, col., v.o. sott. it.)

In un posto incantevole tra i fiumi Don e Volga, nella zona di Volgograd, in uno sperduto villaggio quasi del tutto abbandonato e circondato dalla steppa, si consuma un dramma violento. Una inaspettata storia d’amore, pura e crudele, travolge le vite di un giovane e una donna sposata. Questo amore distruggerà non solo le loro vite ma anche quelle delle persone che stanno loro vicine.

Sc.: I. Vyrypaev; Fot.: Andrej Najdenov; Int.: Maksim Ušakov, Michail Okunev, Polina Agureeva.


 

- LUN 20, h. 16.30, VEN 24, h. 22.40


Oksana Byčkova

Piter FM

(Russia 2006, 85’, col., v.o. sott.it.)

Maša è una delle dj radiofoniche più popolari di San Pietroburgo, Maksim è un promettente giovane architetto. Maša si sta preparando per il suo matrimonio con il compagno di scuola Kostja, mentre Maksim ha ricevuto un’offerta di lavoro in Germania. Nessuno dei due è sicuro di voler continuare a vivere così. Lui non vuole partire a causa della fidanzata che lo ha lasciato, lei non è sicura di voler veramente sposare Kostja. I due si incontreranno e troveranno insieme il modo di cambiare la propria esistenza.

Sc.: O. Byčkova, Nana Grinštejn; Fot.: Ivan Gudkov; Int.: Ekaterina Fedulova, Evgenij Cyganov, Vladimir Maškov.


 

- MAR 21 e VEN 24, h. 16.30, DOM 26, 20.30


Andrej Zvjagincev

Il ritorno / VozvrašÄenie

(Russia 2003, 106’, col.)

Due giovani fratelli, Vanja e Andrej, molto legati l'uno all'altro, vivono con la madre e non hanno mai conosciuto il padre. L'improvviso ritorno dell’uomo dopo dodici anni di assenza, scuote le esistenze dei due ragazzini. Con il riluttante assenso della madre, Vanja e Andrej si imbarcano in quella che credono essere una vacanza di pesca con il taciturno e misterioso genitore, dove scopriranno la verità.

Sc.: Vladimir Moiseenko, Aleksandr Novotockij; Fot.: Michail Kričman; Int.: Vladimir Garin, Ivan Dobronravov, Konstantin Lavronenko.


 

- MER 22, h. 16.15, VEN 24, h. 20.30


Pavel Lungin

Lo zar / Car’

(Russia 2009, 123’, col., v.o. sott. it.)

Il film ricostruisce le vicende di Ivan il Terribile e del regno di terrore scatenato dal primo zar di Russia nel 1565, all’indomani della sconfitta subita ad opera dei polacchi. "Il film è molto duro, noi non riusciremmo mai ad esprimere la reale crudeltà e violenza di quei tempi. Intere popolazioni disposte a subire le peggiori torture e a rinunciare alla loro vita a difesa di valori per i quali oggi nessuno è più disposto a lottare. Il problema non è più politico, ma interiore, esistenziale e di difficile soluzione. È un film sul potere assoluto che tenta di diventare divino. Pur ambientato nel sedicesimo secolo, parla certamente del presente. Ma non di Vladimir Putin: non si può immaginare un Ivan il Terribile che passa le vacanze in Sardegna con i suoi amici" (P. Lungin).

Sc.: Aleksej Ivanov, P. Lungin; Fot.: Tom Stern; Int.: Pëtr Mamonov, Oleg Jankovskij, Ivan Ochlobystin.


 

- MER 22, h. 18.30, SAB 25, h. 20.30


Valerija Gaj Germanika

Moriranno tutti ma io resterò / Vse umrut, a ja ostanus'

(Russia 2008, 80’, col., v.o. sott.it.)

Un lunedì Katja, Vika e Žanna, tre adolescenti che vivono in un sobborgo di Mosca, vengono informate del fatto che il sabato successivo ci sarà una festa nella loro scuola. Da quel momento iniziano i preparativi per quello che per loro è un vero e proprio evento e che le porterà a ribellarsi contro i genitori, gli insegnanti e contro loro stesse. Quando i clamori della festa si saranno appena spenti, non saranno più amiche, ma non saranno neppure più le stesse persone che erano prima.

Sc.: Jurij Klavdiev, Aleksandr Rodionov; Fot.: Ališer Chamidchodžaev; Int.: Polina Filonenko, Agnija Kuznecova, Ol'ga Šuvalova.

 

- VEN 24, h. 18.30, SAB 25, h. 22.00, MAR 28, h. 16.30


Aleksandr Rogožkin

Kukushka – Disertare non è reato

(Russia 2002, 100’, col.)

Finlandia 1944. L'esercito finlandese combatte contro l'Unione Sovietica a fianco dei nazisti. Willi è un cecchino finlandese che cerca di disertare, mentre Ivan è un soldato dell'Armata Rossa scampato per un pelo alla morte. I due nemici, condannati a morte dai loro rispettivi superiori, si rifugiano nella fattoria di Anna - vedova di guerra da quattro anni - che offre asilo ad entrambi. I due, pur così diversi, dovranno imparare a convivere.

Sc.: A. Rogožkin Fot.: Andrej Žegalov; Int.: Anni-Christina Juuso, Viktor Byčkov, Ville Haapasalo.


 

- SAB 25, h. 16.30, DOM 26, h. 18.15


Boris Chlebnikov

Nuoto libero / Svobodnoe plavanie

(Russia 2006, 105’, col., v.o. sott. it.)

Il ventenne Lënja vive in una piccola città sul Volga dove non succede mai nulla. Quando chiude la fabbrica in cui lavora, Lënja inizia a vendere le scarpe al mercato locale, poi prova a fare l’imbianchino. Ma ogni nuovo lavoro smette di suscitare il suo interesse dopo appena due giorni e Lënja diventa un frequentatore abituale dell'ufficio di collocamento. Finché non trova finalmente l’opportunità di realizzarsi, e la speranza di salvarsi dalla desolante routine della provincia russa.

Sc.: Aleksandr Rodionov, B. Chlebnikov; Fot.: Šandor Berkeši; Int.: Aleksandr Jacenko, Evgenij Sytyj, Pëtr Zajčenko.


 

- SAB 25, h. 18.30, LUN 27, h. 20.30


Aleksej Popogrebskij

Cose semplici / Prostye vešÄi

(Russia 2007, 110’, col., v.o. sott. it.))

Sergej Maslov è un anestesista malpagato. È logorato dalla sua insopportabile convivenza con un autista georgiano e un’anziana donna malata e, come se non bastasse, deve vedersela anche con la figlia che sta andando via di casa e con l'imprevista gravidanza della moglie. L’unica ragione di serenità è lo stipendio che guadagna per prendersi cura, privatamente, di un attore non più giovane, che però inizia a sovraccaricarlo con i suoi capricci senili. Sopraffatto dal lavoro e dalla preoccupazioni, Maslov impiega un po’ di tempo per capire il significato dell’"insostenibile leggerezza dell’essere"

Sc.: A. Popogrebskij; Fot.: Pavel Kostomarov; Int.: Sergej Puskepalis, Leonid Bronevoj, Svetlana Kamynina.


 

- DOM 26, h. 16.30, LUN 27, h. 18.00


Andrej Kravčuk

L'italiano / Ital'janec

(Russia 2005, 97’, col., v.o. sott. it.)

Vanja ha sei anni e vive in un orfanotrofio della provincia. Una famiglia italiana vuole adottarlo ma lui, incerto sulla difficile scelta, decide di partire alla ricerca della vera madre sfidando la meschinità degli adulti. Vincitore al Festival di Berlino nel 2005 nella sezione Kinderfilmfest.

Sc.: Andrej Romanov; Fot.: Aleksandr Burov; Int.: Nikolaj Spiridonov, Marija Kuznecova, Nikolaj Reutov.


 

- LUN 27, h. 16.30, MAR 28, h. 18.30


Aleksej Fedorčenko

Per primi sulla luna / Pervye na lune

(Russia 2005, 75’, col., v.o. sott. it.)

Nella primavera del 1938, sulle montagne del Cile venne avvistato un oggetto non identificato che precipitò sulla terra. Oggi, una troupe cinematografica, incuriosita dal ritrovamento di alcune bobine nell'archivio della Federazione Cinematografica Russa, inizia ad indagare e scopre che negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale l'Unione Sovietica aveva già un programma spaziale, coperto dalla massima segretezza. Gli scienziati sovietici e le forze militari erano riusciti a mandare in volo la prima navetta spaziale ventitrè anni prima di Jurij Gagarin.

Sc.: Aleksandr Gonorovskij, Ramil' Jamaleev; Fot.: Anatolij Lesnikov; Int.: Boris Vlasov, Viktorija Il'inskaja, Andrej Osipov
 




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