QUESTO e' il libro che ho divorato nello scorso weekend
e' molto molto bello e interessante (a parte l'introduzione di tabucchi)
e c'e' un capitolo sulla russia, uno sul kazakhstan e uno su azerbaigian e georgia che davvero meritano di essere letti
zhenja
Serge Enderlin , Serge Michel , Paolo Woods
Pianeta petrolio
Sulle rotte dell'oro nero
Nelle viscere della Terra scorre una linfa scura, e le Grandi Potenze ne hanno un bisogno disperato. Se alleviare la Grande Sete è l’obiettivo primario, i confini degli stati sovrani cessano di essere inviolabili. Il mondo si trasforma in una sterminata riserva di caccia all’oro nero. Nel febbraio 2003, mentre la Casa Bianca prepara l’attacco all’Iraq, due giornalisti e un fotografo partono per un viaggio nel Pianeta Petrolio, dal centro dell’impero (che consuma) alle tante periferie (che producono). La prima fermata è Midland, la cittadina del Texas dove è cresciuto George W.Bush. Poi sono in Asia, dove tra Azerbaigian, Georgia e Turchia seguono il cantiere del faraonico oleodotto del Caucaso e si spingono fino ai giacimenti russi sulle coste artiche. E ancora, il Golfo persico, l’Angola, le steppe dell’Asia centrale, le rive del Caspio. Quando giungono all’ultima tappa all’altro capo del mondo, l’Iraq, il cerchio si chiude: il paese di Saddam (seconda riserva mondiale di greggio) è occupato dalle truppe americane. In cinque mesi lo sterminato arcipelago degli idrocarburi è esplorato in lungo e in largo.
Con le parole e l’obiettivo fotografico Enderlin, Michel e Woods hanno composto un atlante di paesaggi e volti che ne ritrae la volgarità e l’opulenza, lo sfarzo e lo squallore. Hanno raccontato il petrolio come nessuno ha mai fatto prima