dagli spalti parolacce e imitazioni di versi di scimmia verso il calciatore
Mosca, insulti razzisti: Zico (Cska) costretto a sostituire il nigeriano Maazou
L'allenatore brasiliano lo fa uscire al 28' durante il derby con la Dinamo: «La Fifa prenda provvedimenti»
MOSCA (RUSSIA) - Gli insulti ai giocatori di colore sono di casa non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Ma un ex fuoriclasse come Zico non ci sta e va all'attacco del razzismo negli stadi. L'ex n.10 del Brasile, ora allenatore del Cska Mosca, è rimasto scosso da quanto è accaduto mercoledì nella semifinale di Coppa di Russia fra la sua squadra, che si è imposta ai rigori, e la Dynamo Mosca. Zico fa sapere sul proprio sito, di essere stato costretto a sostituire al 28' del primo tempo un suo giocatore, il 21enne nigeriano Maazou, «perché non riusciva più a giocare in quanto veniva continuamente insultato da gente che faceva versi da scimmia ed ululati di vario tipo».
LA VICENDA - «Più di una volta mentre giocava - dice ancora Zico - Maazou si è fermato per cercare di rispondere a chi lo insultava, ed era così turbato che ad un certo punto ho dovuto farlo uscire. Tutto ciò è molto triste». Ora Zico chiede che la federcalcio russa ed anche la Fifa prendano provvedimenti. «Non si può accettare che accadano fatti del genere - sostiene l'ex n. 10 di Flamengo ed Udinese -. La Fifa da tempo cerca di combattere questo triste fenomeno, e credo che anche la federazione russa non si tirerà indietro. Io sto dalla parte di chi chiede pene severe contro chi compie atti di razzismo. Il calcio dovrebbe essere di esempio ai giovani, e deve abituare ad un tipo di competizione dove non esistono discriminazioni in base al colore della pelle, razza, nazionalità e religione».
Il nigeriano Maazou