La Scimia e gli Occhiali (Giordano Bianchi Dottula, marchese di Montrone)
Una Scimia venuta ad invecchiare
Sentissi alquanto infievolir la vista.
Udito avea dagli uomini parlare
Tal ventura non esser la più trista:
E che a difesa da siffatti mali
Bastava procacciarsi un par d’occhiali.
Già di mezza dozzina fanne incetta,
Girali in tutti i modi, e li rigira:
Ora in cima alle tempia se li assetta,
Or v’infilsa la coda, e in sù li tira,
Or fiuta, or lecca: e stanca alfin si parla
«Vegna il malanno a quanti vendon ciarla.
«M’han detto tante belle istorïette
«Sul valor degli occhiali, e valgon niente.»
S borbottando in collera si mette,
Sbuffa, s’affanna, e furïosamente
Presigli a un sasso gli ha così battuti
Che fa balzargli ‘n briccioli minuti.
Ciò pur troppo degli Uomini addiviene:
Una cosa che sia d’utile pregio
Lo sciocco che per nulla anzi la tiene
Cerca co’ detti suoi porla in dispregio:
Ma se lo sciocco è de’ potenti in terra;
Dirne mal non gli basta, e le fà guerra.
Montrone
http://www.larici.it/culturadellest/letteratura/krylov/18.htm
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