In aprile 800 imprese italiane in Russia con Berlusconi
Partirà il 6 di aprile la missione delle aziende italiane in Russia e sarà guidata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che presiederà insieme a Vladimir Putin il forum commerciale bilaterale - Le aziende iscritte a partecipare alla missione sono più di 800 – Farà parte della delegazione da Roma un pool di ministri, tra i quali il responsabile degli Esteri, Franco Frattini, e quello per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola.
Una maxi missione italiana in Russia, organizzata da Ice, Abi e Confindustria. Dal 5 al 9 di aprile oltre 800 tra rappresentanti di società e banche italiane visiteranno Mosca e – in gruppi ristretti - andranno in alcuni tra i più importanti centri industriali russi, tra cui San Pietroburgo, Ekaterinburg, Krasnodar e Novosibirsk.
I giorni durante i quali la missione sarà a Mosca coincideranno con la visita del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il momento centrale della visita sarà il Forum economico italo-russo, in programma per il 7 aprile, che verrà aperto dal ministro della Sviluppo economico, Claudio Scajola, e si concluderà con gli interventi di Berlusconi e del primo ministro russo, Vladimir Putin. Il programma del vertice economico italo-russo prevede numerosi seminari tematici e incontri bilaterali tra aziende italiane e russe.
A pochi giorni dal summit fonti del Cremlino hanno sottolineato gli importanti progressi che negli ultimi anni sono stati compiuti dai due Paesi praticamente in tutti i settori, dal politico, all’economico e commerciale, al finanziario.
Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, e il presidente russo, Dmitrij Medvedev (a destra)L’Italia è il secondo partner economico e commerciale della Russia in Europa. Secondo le statistiche, rese note dal ministero dell’Economia della Russia, gli interscambi, che nel 2007 erano arrivati a 36 miliardi di dollari, hanno registrato nel 2008 un salto di qualità salendo a 52,9 miliardi (+46,7%). Le esportazioni russe verso l’Italia sono aumentate nel 2008 del 52,3% raggiungendo i 4,9 miliardi di dollari, mentre le esportazioni italiane vero la Russia hanno raggiunto gli 11 miliardi di dollari (+28,8%).
Nel gennaio 2009 l’Italia si è trovata ancora al terzo posto su scala mondiale e al secondo in Europa (esclusi i Paesi Bassi, le cui statistiche commerciali con la Russia sono fortemente influenzate dall’export di idrocarburi che transitano dai porti olandesi verso Paesi terzi), dopo Cina (2,4 miliardi di dollari,con un +64,6% sul corrispondente mese del 2008), Germania (1,8 miliardi, +41,6%). L’interscambio italo-russo nel primo mese del 2009 è stato di 1,7 miliardi di dollari, aumentando del 39,7% rispetto al gennaio 2008. Seguono Paesi come la Turchia (1,5 miliardi), il Giappone (1,1 miliardi) e gli Stati Uniti con un miliardo di dollari.
Durante la visita del premier Berlusconi saranno approfonditi molti argomenti strategici, tra cui il gasdotto intercontinentale South Stream, un progetto comune tra l’Eni e il monopolio russo Gazprom. Il Cremlino ha enfatizzato l’importanza della collaborazione tra le società russe e il gruppo Finmeccanica (l’aereo Superjet-100, l’ammodernamento tecnico della rete ferroviaria russa),oltre alla rilevanza dei progetti nel settore dell’energia elettrica, realizzati dalle ex società del monopolio russo Rao-Ees con il gruppo Enel, e della cooperazione tra la Fiat e la russa Sollers.
“Uno dei tratti particolari che indicano i progressi qualitativi della cooperazione economica italo-russa sono legati a una costante crescita degli investimenti reciproci”; ha dichiarato un portavoce del Cremlino, sottolineando che nel 2007 gli investimenti italiani in Russia hanno superato i 10 miliardi di dollari.
“Questo scenario più che favorevole delle relazioni italo-russe favorisce la ricerca e la realizzazione di nuovi progetti bilaterali”, ha dichiarato il ministro dell’Industria e del Commercio, Viktor Khristenko.
Oltre all’energia e ai settori altamente tecnologici gli imprenditori russi stanno manifestando crescente interesse verso l’industria medica e verso quella farmaceutica.
Anche il ministro Scajola ha ribadito che, oltre ai settori tradizionali, le parti devono cercare e sviluppare nuove linee di cooperazione strategica, tra cui quella con la raffineria di Mosca, che produce la benzina di standard Euro-5. Procede anche la cooperazione tecnico-militare tra i due Paesi.
Infine, Russia e Italia dispongono di ottime possibilità per lanciare una collaborazione congiunta sui mercati dei Paesi terzi, partecipando in tandem alla realizzazione di progetti internazionali – in particolare in Libia - e multilaterali, particolarmente importanti per l’economia dell’Unione europea.
La Russia sostiene che nella situazione della crisi economica e finanziaria globale le relazioni italo-russe rappresentano un importante fattore di stabilità in Europa e nel mondo. (fonte: h**p://***.intesasanpaolo24.com/Csi/Bollettini/Editoriale/92.htm)