Alla mostra inaugurata a Mosca nel museo e centro espositivo “Rabočij i kolchoznica” si possono osservare le divinità dell’epoca sovietica raffigurate dai maestri del realismo socialista.
Fra le più suggestive mostre nel Museo Russo di San Pietroburgo del 2007 c’è stata la “Venera Sovetskaja” (Venere Sovietica). La raccolta tematica di modelli femminili attira sempre un ampio pubblico, e i grandi nomi degli autori, fra cui figuravano Boris Kustodiev, Kazimir Malevič, Aristarch Lentulov, Il’ja Maškov, Pëtr Končalovskij, Aleksandr Dejneka, hanno assicurato l’attenzione degli studiosi e dei critici d’arte.
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E’ stato deciso di rinnovare il progetto “Venere Sovietica” a Mosca, basandosi sulla mostra del 2007. Con questa mostra il complesso museale ed espositivo del “Maneggio” dà inizio ad una riforma della propria politica nelle sale, dotate anche di un nuovo piedistallo per la statua dell’ “Operaio e kolchoznica” di Vera Muchina. Quale altra opera d’arte è logico mostrare vicino al piedistallo di uno dei più noti simboli dell’epoca sovietica?
Nei dipinti presentati alla mostra sono raffigurate ragazze del Komsomol, studentesse e sportive in marcia sulla piazza Rossa, solerti mungitrici ed anche asfaltatrici. Nel periodo sovietico era completamente in conformità alle regole che la pittura si rivolgesse al ritratto, nel quale si tentava di riunire alcuni particolari tratti individuali con quelli tipici e caratteristici per una determinata epoca, che riflettevano la rappresentazione sociale del modello. Si trattava delle persone che stavano creando un nuovo modo di vivere, edificavano in prima persona questa nuova vita, volitive, quasi fanatiche. Perciò, oggi molte di queste opere non vengono recepite come esempi di arte totalitaria ma come modelli di bellissime donne, create nel loro contesto storico, siano esse le sportive di Aleksandr Samochvalov o la delicata e debole “Donna in amaca” di Jurij Pimenov.
In Russia, nell’arco dell’ultimo ventennio, l’atteggiamento nei confronti dell’arte del realismo socialista è cambiato più volte. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica la pittura degli artisti sovietici è stata sottoposta a dure critiche. Veniva ritenuta “congiunturale” e sinceramente fiacca. Dopo dieci anni l’interesse nei confronti del realismo socialista è rinato. Le opere dei classici della pittura sovietica hanno cominciato ad affascinare, è diventato di moda collezionarle, nelle vendite all’asta i prezzi per questi lavori sono bruscamente saliti. Sia i musei statali che le gallerie private hanno iniziato ad organizzare delle mostre tematiche che hanno goduto dell’interesse del pubblico. Ci si può rivolgere all’opera degli artisti del periodo sovietico in modi differenti, ma tutti i quadri scelti dagli organizzatori per la mostra “Venere Sovietica” sono riunificati sotto un’unica idea comune, e cioè mostrare come comprendevano e creavano la bellezza femminile gli artisti sovietici di quel periodo.
http://italian.ruvr.ru/2012_12_23/I...sta-e-la-donna/