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Il Lavoro In Italia...e In Russia?
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Kiara
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Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Ma è possibile che in Italia non si trova un lavoro decente? Mirada te che sei a Mosca, come è lì la situazione lavorativa?E' possibile che ci sono tutti annunci del tipo "promotore per trucchi, promotore per quello, per quell'altro...ma questi non sono lavori seri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Busulka
Maria Ivanova
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
beh una volta ho visto l'annuncio "uomo-cacca".. serviva uno che si vestisse in m... per qualche festa questo è davvero un lavoro di m...
Comunque a Mosca la situazione con lavoro è dura, sopratutto per i studenti appena laureati.. le offerte ci sono, ma richiedono sempre alcuni anni d'esperienza che i giovani non hanno (l'esperienza di lavoro a Mcdonalds' non vale). Ad esempio ora mi sto laureando, vedremo quanto tempo ci metto a trovare un lavoro.
In Italia ogni tanto guardo gli annunci, quelli che riguardano "madrelingua russa".. di solito cercono comesse, segretarie ecc (di più seri) Le offerte più serie che ho mai visto erano: segretaria a Codacons, segretaria preso la cattedra di lingue straniere all'università di Bologna e TOP - rappresentante di una azienda ucraina in Italia.
Non so come faccio per ottenere l'esperienza. Per la mia specializzazione le offerte sono poche e tutti vogliono tanta esperienza, preferibilmente all'estero. Così mi conviene andare a lavorare in Italia per un paio di anni, ma visto tutte le difficoltà burocratici sembra quasi impossibile.
Così la situazione non è buona dapertutto
____________ Dum spiro spero
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Kiara
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Busulka in cosa ti laurei? Io mi sono laureata l'anno scorso in filosofia, con questa laurea è molto difficile trovare un lavoro. Spero che la lingua russa mi dia delle possibilità in più, vivendo vicino a Firenze c'è tanto turismo. Per ora sto facendo un tirocinio in una biblioteca e mi piace molto questo lavoro. Mi piacerebbe in un futuro poter lavorare in una biblioteca ed occuparmi del reparto letteratura russa e filosofia. Impossibile lo so!
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simonngali
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
beh una volta ho visto l'annuncio "uomo-cacca".. serviva uno che si vestisse in m... per qualche festa questo è davvero un lavoro di m...
Comunque a Mosca la situazione con lavoro è dura, sopratutto per i studenti appena laureati.. le offerte ci sono, ma richiedono sempre alcuni anni d'esperienza che i giovani non hanno (l'esperienza di lavoro a Mcdonalds' non vale). Ad esempio ora mi sto laureando, vedremo quanto tempo ci metto a trovare un lavoro.
In Italia ogni tanto guardo gli annunci, quelli che riguardano "madrelingua russa".. di solito cercono comesse, segretarie ecc (di più seri) Le offerte più serie che ho mai visto erano: segretaria a Codacons, segretaria preso la cattedra di lingue straniere all'università di Bologna e TOP - rappresentante di una azienda ucraina in Italia.
Non so come faccio per ottenere l'esperienza. Per la mia specializzazione le offerte sono poche e tutti vogliono tanta esperienza, preferibilmente all'estero. Così mi conviene andare a lavorare in Italia per un paio di anni, ma visto tutte le difficoltà burocratici sembra quasi impossibile.
Così la situazione non è buona dapertutto
Sembra l'Italia 6 o 7 anni fa: cerchiamo giovani con esperienza...ma come caspita fai ad avere esperienza se non me la fai fare!!!
Invece ora pure i laureati vanno a fare lavori che non c'entrano niente con il loro indirizzo di studi..meglio quasi l'uomo cacca ;)
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icipo76
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
bisogna anche mettersi in testa che non si puo' pretendere di avere un
lavoro per il semplice fatto di avere una laurea
obbiettivamente una laurea in filosofia non ti aprira' molte porte
in bocca al lupo
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Speck
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Ma è possibile che in Italia non si trova un lavoro decente? Mirada te che sei a Mosca, come è lì la situazione lavorativa?E' possibile che ci sono tutti annunci del tipo "promotore per trucchi, promotore per quello, per quell'altro...ma questi non sono lavori seri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Lavoro decente???
Tutti i lavori sono decenti, se onesti: basta avere un pò di umiltà e non la puzza sotto il naso
ecco la gioventù d'oggi, dove tutti vogliono avere tutto..."mamma mi comperi la bicicletta???" "papi papi voglio la smart!!!"
ai tempi di scuola, quando ho voluto prendere il kittemurte, andavo a riempire i sacchetti di segatura...e il kittemurte me lo son comprato e sono per caso morto???
____________ È appurato che: "L'imbecillità di certe persone non conosce confini ed è inevitabile come il sole, la pioggia, il buio e la luna."
Ultima modifica di Speck il 01 Giugno 2010, 13:41, modificato 3 volte in totale |
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icipo76
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
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Mirada
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
ehheh, cara Kiara, sono d'accordo con Busulka che la situazione con lavoro a Mosca è dura e non solo per quelli appena laureati. Ci sono delle difficoltà per i giovani senza esperienza...ma anche per gli altri è difficile trovare un lavoro decente, poi insomma gli stipendi sono diminuiti per la crisi dell'anno scorso... quando la domanda è grande perché offrire di più? purtroppo alcune aziende approfittano la situazione.
Busulka, anch'io sono curiosa...che specializzazione hai?
Io sono stata fortunata a trovare un buon lavoro subito dopo la laurea, anzi, legatissimo alla mia specializzazione che è una cosa rara adesso )))
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sorrento76
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Discussione interessante quanto ardua visti i tempi cara Kiara!
Che dire,dice bene Speck,ogni lavoro è"decente"se fatto con dignità e forza d'animo.....anzi,meglio essere "uomo-puppù" che manager che specula e ruba!Io ho studiato tutt'altro tanti anni fa per poi buttarmi fra tavoli e banconi del bar ma in 14 anni di onorata carriera sono poi arrivato anche a gestirlo un locale(non da solo specifico).Lascia stare che ora sono stato scaricato senza nemmeno una parola e,quindi,sono tornato a rendermi conto di come sia difficile ora avere un inserimento.
Busulka e Mirada ti dicono delle difficoltà di Mosca e hanno ragione!In effetti gli impieghi li trovi,magari per 12mila/15mila rubli al mese(intorno ai 400/500euro)e notavo due giorni fa,nella metro,di come pubblicizzavano il lavoro di"pulitrice delle stazioni"con una bella signora sorridente a spingere la macchina pulente
Io il lavoro ora me lo sto creando da solo,sperando funzioni,ma bisogna lottare
____________ SBALORDITO IL DIAVOLO RIMASE QUANDO COMPRESE QUANTO OSCENO FOSSE IL BENE!
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Speck
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Io il lavoro ora me lo sto creando da solo,sperando funzioni,ma bisogna lottare
il problema è che tuti vogliono trovare la pappa pronta e i piagnistei non li sopporto
li vorrei vedere tutti nel mondo preistorico...tempo due giorni son lì che mouoino di fame...sempre se qualche amato carnivoro non li ha babbonati prima
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Ultima modifica di Speck il 01 Giugno 2010, 16:35, modificato 2 volte in totale |
#10 01 Giugno 2010, 16:34 |
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Busulka
Maria Ivanova
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
La mia specializzazione è "comunicazioni interculturali nel settore del business internazionale" (l'ho abbreviata un po'.. prima studiavo semplicemente linguistica, ma poi all'università hanno deciso di fare un esperimento e ci hanno rinominati e hanno aggiunte delle materie tipo "business" ecc). E' interessante, tipo specialista universale, ma non ho mai visto un'offerta di lavoro simile
x Speck
Lo so che voglio troppo, ma devo iniziare alla grande, non ho opportunità di scegliere i lavori per cui non pagano. Sono figlia unica e devo pensare a tutti io, ai miei genitori, nonni ecc perchè, come sapete, con la pensione qui si può comprare solo un caffè. certo per comprare un ipod basta trovare qualsiasi lavoro ma per mantenere tutta la famiglia non basta.
____________ Dum spiro spero
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#11 01 Giugno 2010, 17:07 |
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Speck
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
x Speck
Lo so che voglio troppo, ma devo iniziare alla grande, non ho opportunità di scegliere i lavori per cui non pagano. Sono figlia unica e devo pensare a tutti io, ai miei genitori, nonni ecc perchè, come sapete, con la pensione qui si può comprare solo un caffè. certo per comprare un ipod basta trovare qualsiasi lavoro ma per mantenere tutta la famiglia non basta.
Iniziare alla grande significa avere esperienza. Che esperienza hai? Tutti vorremmo, o avremmo voluto, iniziare alla grande, e se uno cerca un lavoro l'esperienza purtroppo è quello che conta, come è anche vero che a volte ci vuole la classica pedata nel fondoschiena del novellino.
Se uno vuole iniziare alla grande, e senza pedate accompagnatorie in quel posto così tanto delizioso ad alcuni, ormai deve rischiare di tasca sua...purtroppo la situazione è questa, sperando che gli vada bene, sin da subito. Altrimenti sono giorni e giorni a pane ed acqua.
Il punto è un'altro. Tutti vogliono studiare e tutti vogliono laurearsi. Ma al momento buono, quando devono intraprendere l'attività lavorativa si lamentano..."ma come una paghetta così misera?? Ho studiato .... sono laureato ... e io dovrei pucciare le mani nell'olio tutto nero?? ma non ci penso nemmeno" poi si scopre che un ragazzino con a malapena la terza media, a 25 anni è una persona arrivata , ormai non più, ma basta andare indietro di una quindicina, ma che dico, ventina d'anni e anche più, era così...."il figlio nemmeno maggiorenne che lavora...è un disonore per la famiglia "... il figliol prodigo deve essere laureato, e poi chissenefrega se non ha le capacità (ovvero quoziente intellettivo 190), ma deve essere laureato !!!! :-D.
Avevo un amico a 14 anni, mandò a fanculo gli studi...era consapevole di essere asino. lo studio gli faceva schifo...tutti che gli ridevano in faccia, ma lui andò a lavorare, alla faccia dei politici benpensanti e di coloro che al giorno d'oggi parlano della tutela del minorenne. Bene a 25 anni, mentre alcuni, per non dire tanti, alzavano il braccio sinistro, lui alzava la gamba sinistra e pisciava in testa a tutti gli idioti. Questi ultimi, finite le superiori o l'università piangevano come disperati e urlavano "voglio lavurà"!!! nel frattempo l'asino si era gia fatto la casetta al mare e pure in montagna..non contento l'ha messo pure dritto nel didietro a tutti gli idioti che tmepo addietro gli diedero dell'asino, perchè studiando di sera alla fine si era pure laureato.
Supponiamo: io sono ditta...cerco una persona...secondo te chi prendo??? a parità di età l'asino che ha esperienza lavorativa e magari pure laureato di fresco o l'idiota fesso laureato ma che non ha alcuna esperienza lavorativa???
Vado avanti a rincarare la dose: woow berlusconao...meravigliaooo.... briatorao ... meravigliaooooo... "mio figlio deve essere così!" Purtroppo berlusconao o briatorao si nasce, non si diventa....se nasci senza palle non potrai mai diventare berlusconao o briatorao, altrimenti saremmo tutti berlusconao e briatorao e quel ragazzo, nonostante fosse l'asino di turno, aveva le palle, la manna dal cielo se l'era cercata, non l'aveva aspettata . Ne ho conosciuta di gente così ... come ho conosciuto e conosco tanti laureati e laureate che sono solo cialtroni/e ( per non dire pure ciarlatani solo perchè hanno un pezzo di carta con un valore simbolico immenso si credono di essere dei padreterni poi alla fine contano meno del due di picche a briscola). Bene il laureato pretende uno stipendio da nababbo...solo perchè è laureato? Mi dimostri in ambito lavorativo cosa sa fare...se vale sarò ben contento di pagarlo profumatamente, altrimenti si becca la paghetta, se gli sta bene, se non gli sta bene che continui a cercare...nel frattempo cercando cercando, l'esperienza non se la farà mai e continuerà a fare il piagnisteo, forse vita natural durante.
Purtroppo al giorno d'oggi gli studi fatti contano quasi zero...molto spesso bisogna essere come dei camaleonti addattarsi a fare ciò per il quale non si ha studiato.
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Ultima modifica di Speck il 01 Giugno 2010, 18:22, modificato 14 volte in totale |
#12 01 Giugno 2010, 17:49 |
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pierfect
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
x Speck
Lo so che voglio troppo, ma devo iniziare alla grande, non ho opportunità di scegliere i lavori per cui non pagano. Sono figlia unica e devo pensare a tutti io, ai miei genitori, nonni ecc perchè, come sapete, con la pensione qui si può comprare solo un caffè. certo per comprare un ipod basta trovare qualsiasi lavoro ma per mantenere tutta la famiglia non basta.
Iniziare alla grande significa avere esperienza. Che esperienza hai? Tutti vorremmo, o avremmo voluto, iniziare alla grande, e se uno cerca un lavoro l'esperienza purtroppo è quello che conta, come è anche vero che a volte ci vuole la classica pedata nel fondoschiena del novellino.
Se uno vuole iniziare alla grande, e senza pedate accompagnatorie in quel posto così tanto delizioso ad alcuni, ormai deve rischiare di tasca sua...purtroppo la situazione è questa, sperando che gli vada bene, sin da subito. Altrimenti sono giorni e giorni a pane ed acqua.
Il punto è un'altro. Tutti vogliono studiare e tutti vogliono laurearsi. Ma al momento buono, quando devono intraprendere l'attività lavorativa si lamentano..."ma come una paghetta così misera?? Ho studiato .... sono laureato ... e io dovrei pucciare le mani nell'olio tutto nero?? ma non ci penso nemmeno" poi si scopre che un ragazzino con a malapena la terza media, a 25 anni è una persona arrivata , ormai non più, ma basta andare indietro di una quindicina, ma che dico, ventina d'anni fa era così...."il figlio nemmeno maggiorenne che lavora...è un disonore"...il figliol prodigo deve essere laureato, e poi chissenefrega se non ha le capacità (quoziente intellettivo 190), ma deve essere laureato !!!! :-D.
Avevo un amico a 14 anni, mandò a fanculo gli studi...era consapevole di essere asino. lo studio gli faceva schifo...tutti che gli ridevano in faccia, ma lui andò a lavorare, alla faccia dei politici benpensanti e di coloro che al giorno d'oggi parlano della tutela del minorenne. Bene a 25 anni, mentre alcuni, per non dire tanti, alzavano il braccio sinistro, lui alzava la gamba sinistra e pisciava in testa a tutti gli idioti. Questi ultimi, finite le superiori o l'università piangevano come disperati e urlavano "voglio lavurà"!!! nel frattempo l'asino si era gia fatto la casetta al mare e pure in montagna..non contento l'ha messo pure dritto nel didietro a tutti gli idioti che al momento giusto gli diedero dell'asino, perchè studiando di sera alla fine si era pure laureato.
Supponiamo: io sono ditta...cerco una persona...secondo te chi prendo??? a parità di età l'asino che ha esperienza lavorativa e magari pure laureato di fresco o l'idiota fesso laureato ma che non ha alcuna esperienza lavorativa???
Vado avanti a rincarare la dose: woow berlusconao...meravigliaooo.... briatorao ... meravigliaooooo... mio figlio deve essere così. Purtroppo berlusconao o briatorao si nasce, non si diventa....se nasci senza palle non potrai mai diventare berlusconao o briatorao, altrimenti saremmo tutti berlusconao e briatorao e quel ragazzo, nonostante fosse l'asino di turno, aveva le palle . Ne ho conosciuta di gente così ... come ho conosciuto e conosco tanti laureati e laureate che sono solo cialtroni/e ( per non dire pure ciarlatani solo perchè hanno un pezzo di carta con un valore simbolico immenso si credono di essere dei padreterni poi alla fine contano meno del due di picche a briscola). Bene il laureato pretende uno stipendio da nababbo...solo perchè è laureato? Mi dimostri in ambito lavorativo cosa sa fare...se vale sarò ben contento di pagarlo profumatamente, altrimenti si becca la paghetta, se gli sta bene, se non gli sta bene che continui a cercare...nel frattempo cercando cercando, l'esperienza non se la farà mai e continuerà a fare il piagnisteo, forse vita natural durante.
Purtroppo al giorno d'oggi gli studi fatti contano quasi zero...molto spesso bisogna essere come dei camaleonti addattarsi a fare ciò per il quale non si ha studiato.
Ti STRAQUOTO Speck.....anche se nonostante tutto rimpiango di non aver fatto l'università poichè ai miei tempi ti poteva dare una chance in più!
Oggi non è più così purtroppo (anche se di ragazzi laureati volenterosi ed in gamba ce ne sono comunque) e dunque, a meno di non essere tipi con le palle di diamante, le opportunità per sfondare sono veramente ridotte al lumicino!
E' comprensibile e sacrosanto che una persona laureata CERCHI di ambire a qualcosa di diverso, la realtà però conferma ciò che giustamente ha scritto Speck e cioè che si corre il rischio (magari non avendone le REALI capacità) di correre dietro ad un'illusione facendo inesorabilmente scorrere il tempo inutilmente!
Sono sempre meno quelli che possono raggiungere risultati di prestigio e quei pochi hanno quasi sempre capacità fuori dal comune.....per la stragrande maggioranza degli altri consiglio di essere obiettivi e rassegnarsi (se sono fortunati) ad un lavoro magari meno ambizioso ma sicuro....e visto i tempi che corrono già questa è di per se stessa un' impresa!!!
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#13 01 Giugno 2010, 18:25 |
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Davide Rap
Webmaster
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Età: 42 Residenza: Terronia :-)
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
boh.... io tra 40 giorni dovrei essere dottore in economia presso una prestigiosa università italiana. Non ho alcuna difficoltà a trovare un lavoro visto che tutti i miei colleghi ne hanno trovato uno dopo poche settimane dalla laurea. Ho un discreto curriculum vitae però onestamente dovere andare a lavorare per 800 euro/mese anche dietro una scrivania non mi va. Assolutamente non accetterei un lavoro non in linea col mio piano di studi. ma c'è da dire che non ho alcuna necessità di andare a lavorare domani... CRITICO fortemente chi si lamenta perchè non trova lavoro ma critico ancor di più chi trova un lavoro da 800/1000 euro e poi si lamenta perchè tra spostamenti, tasse e alloggio ci va in perdita... In Italia a differenza che in russia si può ancora sperare nell'imprenditoria privata... 800 euro sono solo noccioline che non arricchiscono nessuno e sono facilmente raggiungibili senza smenarsi più di tanto
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#14 01 Giugno 2010, 18:46 |
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Kiara
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Parli cos' perchè appunto:
[list=1]ti stai per laureare in economia ed è un ramo con più sbocchi professionali;
[/list]perché ti stai laureando in una università prestigiosa
[list=1]perché forse non hai fretta di trovare un lavoro. Io non critico nessuno o almeno non critico quelli che ora affermano che in Italia siamo messi male con il lavoro perché credo che sia un problema OGGETTIVO e non soggettivo.
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#15 01 Giugno 2010, 19:22 |
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Kiara
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Speck per te è decente essere assunta per tre anni, essere sfruttata per tre anni in un posto e dopo essere licenziata perché l'azienda ha più interesse a prendere un'altra persona da risfruttare per altri tre anni! Insomma ragazzi ma io credo veramente che ci siano delle difficoltà OGGETTIVE un pò da ogni parte del mondo adesso. Negli '70 o '60 quando entravi in un posto ce ne riuscivi da vecchio, ora se tiva bene ti fai tre anni nello stesso posto e poi a casa!
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#16 01 Giugno 2010, 19:27 |
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Speck
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Speck per te è decente essere assunta per tre anni, essere sfruttata per tre anni in un posto e dopo essere licenziata perché l'azienda ha più interesse a prendere un'altra persona da risfruttare per altri tre anni! Insomma ragazzi ma io credo veramente che ci siano delle difficoltà OGGETTIVE un pò da ogni parte del mondo adesso. Negli '70 o '60 quando entravi in un posto ce ne riuscivi da vecchio, ora se tiva bene ti fai tre anni nello stesso posto e poi a casa!
Quello è un'altro motivo, come le motivazioni possono essere tante. Non posso giudicare nè loro nè te. Non ti conosco nemmeno.
I tempi corrono, il costo della vita aumenta e purtroppo ci sono aziende che giocano sporco come ci sono anche dipendenti che appena possono lo mettono nel di dietro all'azienda. Non dico nulla sull'ultimo punto altrimenti scrivo un libro
Kiara siamo sempre lì. C'è chi nasce per essere dipendente tutta la vita (posto sicuro, stipendio sicuro a fine mese, piedini al caldo in morbide babbucce alla sera) e che quando gli va male non riesce a guardare un palmo oltre il naso, c'è chi nasce per fare l'imprenditore (magari pure evasore, ma è lo stato che lo permette), come c'è chi nasce che ad un certo punto della propria vita, stufo di fare il dipendente per la schifezza che ha visto in giro si inventa un lavoro. Magari quest'ultimo vive di stenti oppure vive bene, ma per lo meno i problemi sono suoi e non sono creati da altri.
So solo una cosa. Se uno vale, il lavoro lo trova sempre, sia dipendente che no, soprattutto no! dipendente, con una grandissima differenza che tanta merda non la ingioa.
Impara l'arte e mettila da parte, questo è sempre stato il mio motto anche perchè un giorno può sempre tornare utile
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Ultima modifica di Speck il 01 Giugno 2010, 19:52, modificato 4 volte in totale |
#17 01 Giugno 2010, 19:45 |
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Gavrik
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Speck ha scritto: [Visualizza Messaggio] Busulka ha scritto: [Visualizza Messaggio]
x Speck
Lo so che voglio troppo, ma devo iniziare alla grande, non ho opportunità di scegliere i lavori per cui non pagano. Sono figlia unica e devo pensare a tutti io, ai miei genitori, nonni ecc perchè, come sapete, con la pensione qui si può comprare solo un caffè. certo per comprare un ipod basta trovare qualsiasi lavoro ma per mantenere tutta la famiglia non basta.
Iniziare alla grande significa avere esperienza. Che esperienza hai? Tutti vorremmo, o avremmo voluto, iniziare alla grande, e se uno cerca un lavoro l'esperienza purtroppo è quello che conta, come è anche vero che a volte ci vuole la classica pedata nel fondoschiena del novellino.
Se uno vuole iniziare alla grande, e senza pedate accompagnatorie in quel posto così tanto delizioso ad alcuni, ormai deve rischiare di tasca sua...purtroppo la situazione è questa, sperando che gli vada bene, sin da subito. Altrimenti sono giorni e giorni a pane ed acqua.
Il punto è un'altro. Tutti vogliono studiare e tutti vogliono laurearsi. Ma al momento buono, quando devono intraprendere l'attività lavorativa si lamentano..."ma come una paghetta così misera?? Ho studiato .... sono laureato ... e io dovrei pucciare le mani nell'olio tutto nero?? ma non ci penso nemmeno" poi si scopre che un ragazzino con a malapena la terza media, a 25 anni è una persona arrivata , ormai non più, ma basta andare indietro di una quindicina, ma che dico, ventina d'anni e anche più, era così...."il figlio nemmeno maggiorenne che lavora...è un disonore per la famiglia "... il figliol prodigo deve essere laureato, e poi chissenefrega se non ha le capacità (ovvero quoziente intellettivo 190), ma deve essere laureato !!!! :-D.
Avevo un amico a 14 anni, mandò a fanculo gli studi...era consapevole di essere asino. lo studio gli faceva schifo...tutti che gli ridevano in faccia, ma lui andò a lavorare, alla faccia dei politici benpensanti e di coloro che al giorno d'oggi parlano della tutela del minorenne. Bene a 25 anni, mentre alcuni, per non dire tanti, alzavano il braccio sinistro, lui alzava la gamba sinistra e pisciava in testa a tutti gli idioti. Questi ultimi, finite le superiori o l'università piangevano come disperati e urlavano "voglio lavurà"!!! nel frattempo l'asino si era gia fatto la casetta al mare e pure in montagna..non contento l'ha messo pure dritto nel didietro a tutti gli idioti che tmepo addietro gli diedero dell'asino, perchè studiando di sera alla fine si era pure laureato.
Supponiamo: io sono ditta...cerco una persona...secondo te chi prendo??? a parità di età l'asino che ha esperienza lavorativa e magari pure laureato di fresco o l'idiota fesso laureato ma che non ha alcuna esperienza lavorativa???
Vado avanti a rincarare la dose: woow berlusconao...meravigliaooo.... briatorao ... meravigliaooooo... "mio figlio deve essere così!" Purtroppo berlusconao o briatorao si nasce, non si diventa....se nasci senza palle non potrai mai diventare berlusconao o briatorao, altrimenti saremmo tutti berlusconao e briatorao e quel ragazzo, nonostante fosse l'asino di turno, aveva le palle, la manna dal cielo se l'era cercata, non l'aveva aspettata . Ne ho conosciuta di gente così ... come ho conosciuto e conosco tanti laureati e laureate che sono solo cialtroni/e ( per non dire pure ciarlatani solo perchè hanno un pezzo di carta con un valore simbolico immenso si credono di essere dei padreterni poi alla fine contano meno del due di picche a briscola). Bene il laureato pretende uno stipendio da nababbo...solo perchè è laureato? Mi dimostri in ambito lavorativo cosa sa fare...se vale sarò ben contento di pagarlo profumatamente, altrimenti si becca la paghetta, se gli sta bene, se non gli sta bene che continui a cercare...nel frattempo cercando cercando, l'esperienza non se la farà mai e continuerà a fare il piagnisteo, forse vita natural durante.
Purtroppo al giorno d'oggi gli studi fatti contano quasi zero...molto spesso bisogna essere come dei camaleonti addattarsi a fare ciò per il quale non si ha studiato.
Un post da incorniciare...!
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#18 01 Giugno 2010, 20:54 |
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Busulka
Maria Ivanova
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
x Speck
Lo so che voglio troppo, ma devo iniziare alla grande, non ho opportunità di scegliere i lavori per cui non pagano. Sono figlia unica e devo pensare a tutti io, ai miei genitori, nonni ecc perchè, come sapete, con la pensione qui si può comprare solo un caffè. certo per comprare un ipod basta trovare qualsiasi lavoro ma per mantenere tutta la famiglia non basta.
Iniziare alla grande significa avere esperienza. Che esperienza hai? Tutti vorremmo, o avremmo voluto, iniziare alla grande, e se uno cerca un lavoro l'esperienza purtroppo è quello che conta, come è anche vero che a volte ci vuole la classica pedata nel fondoschiena del novellino.
Se uno vuole iniziare alla grande, e senza pedate accompagnatorie in quel posto così tanto delizioso ad alcuni, ormai deve rischiare di tasca sua...purtroppo la situazione è questa, sperando che gli vada bene, sin da subito. Altrimenti sono giorni e giorni a pane ed acqua.
Il punto è un'altro. Tutti vogliono studiare e tutti vogliono laurearsi. Ma al momento buono, quando devono intraprendere l'attività lavorativa si lamentano..."ma come una paghetta così misera?? Ho studiato .... sono laureato ... e io dovrei pucciare le mani nell'olio tutto nero?? ma non ci penso nemmeno" poi si scopre che un ragazzino con a malapena la terza media, a 25 anni è una persona arrivata , ormai non più, ma basta andare indietro di una quindicina, ma che dico, ventina d'anni e anche più, era così...."il figlio nemmeno maggiorenne che lavora...è un disonore per la famiglia "... il figliol prodigo deve essere laureato, e poi chissenefrega se non ha le capacità (ovvero quoziente intellettivo 190), ma deve essere laureato !!!! :-D.
Avevo un amico a 14 anni, mandò a fanculo gli studi...era consapevole di essere asino. lo studio gli faceva schifo...tutti che gli ridevano in faccia, ma lui andò a lavorare, alla faccia dei politici benpensanti e di coloro che al giorno d'oggi parlano della tutela del minorenne. Bene a 25 anni, mentre alcuni, per non dire tanti, alzavano il braccio sinistro, lui alzava la gamba sinistra e pisciava in testa a tutti gli idioti. Questi ultimi, finite le superiori o l'università piangevano come disperati e urlavano "voglio lavurà"!!! nel frattempo l'asino si era gia fatto la casetta al mare e pure in montagna..non contento l'ha messo pure dritto nel didietro a tutti gli idioti che tmepo addietro gli diedero dell'asino, perchè studiando di sera alla fine si era pure laureato.
Supponiamo: io sono ditta...cerco una persona...secondo te chi prendo??? a parità di età l'asino che ha esperienza lavorativa e magari pure laureato di fresco o l'idiota fesso laureato ma che non ha alcuna esperienza lavorativa???
Vado avanti a rincarare la dose: woow berlusconao...meravigliaooo.... briatorao ... meravigliaooooo... "mio figlio deve essere così!" Purtroppo berlusconao o briatorao si nasce, non si diventa....se nasci senza palle non potrai mai diventare berlusconao o briatorao, altrimenti saremmo tutti berlusconao e briatorao e quel ragazzo, nonostante fosse l'asino di turno, aveva le palle, la manna dal cielo se l'era cercata, non l'aveva aspettata . Ne ho conosciuta di gente così ... come ho conosciuto e conosco tanti laureati e laureate che sono solo cialtroni/e ( per non dire pure ciarlatani solo perchè hanno un pezzo di carta con un valore simbolico immenso si credono di essere dei padreterni poi alla fine contano meno del due di picche a briscola). Bene il laureato pretende uno stipendio da nababbo...solo perchè è laureato? Mi dimostri in ambito lavorativo cosa sa fare...se vale sarò ben contento di pagarlo profumatamente, altrimenti si becca la paghetta, se gli sta bene, se non gli sta bene che continui a cercare...nel frattempo cercando cercando, l'esperienza non se la farà mai e continuerà a fare il piagnisteo, forse vita natural durante.
Purtroppo al giorno d'oggi gli studi fatti contano quasi zero...molto spesso bisogna essere come dei camaleonti addattarsi a fare ciò per il quale non si ha studiato.
Certo hai ragione. Ma la laurea è anche molto importante, richiedono anche quella e spesso anche 2. Iniziare alla grande.. non intendo diventare subito il presidente dello stato. E certo ci vuole tanta esperienza. ma il problema è trovare l'esperienza "giusta" perchè qualsiasi professione scegli, richiedono l'esperienza simile. Per questo bisogna cercare sempre qualcosa di più serio, ma non dimenticare di essere realisti... Se non trovi quello che vuoi non vuol dire che puoi stare a casa aspettando il miracolo. assolutamente no. Voglio dire che cerco il miglior lavoro, seguo il mio sogno, sono ottimista ma farei anche la comessa o segretaria o anche uomo-cacca.. Qualsiasi lavoro è LAVORO! Chissà poi se conosci qualcuno che ti offrirebbe un lavoro migliore
Comunque a parte è vero anche che gli studi non valgono quasi niente.. Danno un documento, ma poi bisogna imparare tutto da capo. Però all'università ho imparato a sopravvivere, ho imparato cos'è stress e trovare sempre la soluzione. Insegna anche a lavorare in gruppo dimenticando di tutte le offese ecc. Questo, secondo me, è il più importante.
eh.. bello stare qui a discuttere e a raccontare delle mie idee geniali... e non avere nessun lavoro
____________ Dum spiro spero
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#19 01 Giugno 2010, 21:04 |
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Busulka
Maria Ivanova
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Età: 37 Residenza: Mosca
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Re: Il Lavoro In Italia...e In Russia?
Speck per te è decente essere assunta per tre anni, essere sfruttata per tre anni in un posto e dopo essere licenziata perché l'azienda ha più interesse a prendere un'altra persona da risfruttare per altri tre anni! Insomma ragazzi ma io credo veramente che ci siano delle difficoltà OGGETTIVE un pò da ogni parte del mondo adesso. Negli '70 o '60 quando entravi in un posto ce ne riuscivi da vecchio, ora se tiva bene ti fai tre anni nello stesso posto e poi a casa!
Quello è un'altro motivo, come le motivazioni possono essere tante. Non posso giudicare nè loro nè te. Non ti conosco nemmeno.
I tempi corrono, il costo della vita aumenta e purtroppo ci sono aziende che giocano sporco come ci sono anche dipendenti che appena possono lo mettono nel di dietro all'azienda. Non dico nulla sull'ultimo punto altrimenti scrivo un libro
Kiara siamo sempre lì. C'è chi nasce per essere dipendente tutta la vita (posto sicuro, stipendio sicuro a fine mese, piedini al caldo in morbide babbucce alla sera) e che quando gli va male non riesce a guardare un palmo oltre il naso, c'è chi nasce per fare l'imprenditore (magari pure evasore, ma è lo stato che lo permette), come c'è chi nasce che ad un certo punto della propria vita, stufo di fare il dipendente per la schifezza che ha visto in giro si inventa un lavoro. Magari quest'ultimo vive di stenti oppure vive bene, ma per lo meno i problemi sono suoi e non sono creati da altri.
So solo una cosa. Se uno vale, il lavoro lo trova sempre, sia dipendente che no, soprattutto no! dipendente, con una grandissima differenza che tanta merda non la ingioa.
Impara l'arte e mettila da parte, questo è sempre stato il mio motto anche perchè un giorno può sempre tornare utile
oo queste parole mi piacciono, più ottimistiche
____________ Dum spiro spero
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#20 01 Giugno 2010, 21:08 |
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