
Da Mosca La Voce della Russia!
Favole russe del XVIII secolo.
Quando la Russia parlava il linguaggio della fiaba.
Un programma di Aurelio Montingelli e Anna Gromova per scoprire nel passato le profetiche allusioni del presente.
Con irriverenza e fedelta’.
Pavel Ladyzhinskij
Per la precisione di lui non si sa quasi niente.
Si ignora la data di nascita e quella della sua morte.
Ci sono arrivate due raccolte di favole pubblicate dall’editore Rescetnikov nel 1817.
Dalla dedica in prima pagina sappiamo che Ladyzhinskij aveva un fratello, Vassili.
Non c’e’ altro.
Le sue favole hanno un garbo di altri tempi con reminiscenze classiche molto di moda nel XVIII secolo.
Pavel Ladyzhinskij.
La curiosita’ e’ femmina (data di pubblicazione 1817)
A Roma c’era di una legge la vecchia usanza
I senatori andavano al lavoro
Portandosi dietro figli e nipoti.
Era quella la preparazione alla politica
Perche’ anche allora quella materia
Non la insegnava nessuno.
La legge non ammetteva nessuna indiscrezione
E i senatori con giovani consorti
Erano avvertiti doppiamente.
Le mogli non dovevano mai sapere
Cosa si facesse sul Colle piu’ alto.
Un giorno torno’ un po’ piu’ tardi
A casa il Senator Papirio.
E sulla soglia trovo’ la moglie incuriosita’.
- Ma che avete combinato?
Ovverosia legiferato
Da confondere il pranzo con la cena?
Colto all’improvviso
Papirio che forse dal senato non veniva
Invento’ una panzana
Che gli parve indovinata.
- I Padri della patria
Hanno oggi affrontato
Un gran problema
Dare ad ogni donna due mariti
O ad ogni marito un paio di mogli.”
Di Papirio la signora
Scappo’ immantinente dalla corte
E nel corso della sera
Riusci’ a diffondere per Roma
L’allarmante indiscrezione.
All’alba sembrava che Brenno
Fosse di nuovo alle porte.
E una folla di donne, di fanciulle e di matrone
Gia’ di assedio cingeva il Gran Consiglio.
E striscioni e cartelloni
Contro il disegno iniquio
Di due donne per ogni marito scellerato.
- Se voi la mettete cosi’ - gridava di Papirio la consorte -
Allora noi rivendichiamo
Poterci maritare con due uomini alla volta.
I senatori dell’Urbe
Nello sconcerto immersi
Non sapevano spiegarsi il perche’
Della protesta per una legge
che nessuno aveva mai ipotizzato
E nemmeno immaginato.
L’unico a saperlo
Era il povero Papirio
Che cosi’ pagava
Per una scappatella
Forse tentata e nemmeno consumata.
Avete ascoltato “Favole russe del XVIII secolo”
Quando la Russia parlava con il linguaggio della fiaba.
Ascoltate la versione completa.
http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/55518946/94091797.html
Nella apgina linkata è disponibile il contributo audio.