[quote:3200ea2a75="rago"]Ciao aaamoruso.
Vedo che ti stai preoccupando molto, ma innanzitutto volevo dirti un paio di cose: ora spesso il modulo della dichiarazione NON ti viene consegnato, NON si trova e quindi NON lo puoi nemmeno compilare.
Questo NON ha nessuna conseguenza.
[/quote:3200ea2a75]
Ciao a tutti! Lo so di essere off-topic in questa sezione, cerchero' nei prossimi giorni di stendere un racconto decente del mio viaggio, da riportare nell'apposita sezione del forum.
Al momento riportero' unicamente alcuni dettagli di natura "economica / amministrativa"
Sono tornato ieri pomeriggio da ben 14 gg in Tatarastan, Federazione Russa.
CONTROLLO PASSAPORTO
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Sono rimasto decisamente di sale quando ho incontrato la polizia di frontiera all'aereoporto internazionale di Kazan.
Per quanto rintronato (ore 5.20 l'atterraggio, dormito niente in aereo dall'emozione) mi sono profuso con un cordialissimo "Good morning officer" sia al poliziotto di guardia che al poliziotto nella "guardiola".
Nessuna risposta. Nemmeno un cenno del capo.
Mi son detto: "apposto, cominciamo bene!!!" ;-)
Già mi immaginavo a perdere un disastro di tempo a parlare in Inglese (no problem fortunatamente, ma tant'e'...) e a gesti per capirci su eventuali dettagli e/o incomprensioni.
Hanno controllato abbastanza velocemente sul computer l'esistenza del mio visto e apposto il timbro di ingresso sia sul passaporto che sulla cartolina di immigrazione.
Nota particolare: la cartolina era in russo e il personale di bordo dell'aereo (Lufthansa) mi ha fornito una sorta di "mappa" in inglese per compilarla.
Il bello che alcune parti erano diverse da quelle facsimile trovate in Internet, pertanto per alcuni "campi" ho riportato un po' di numeri, nome dell'agenzia di viaggio invitante, nome dell'hotel di appoggio, etc. ;-)
Inoltre, con fare tutto Italiano, ho iniziato ad appoggiare sul bancone un po' di documentazione varia: assicurazione medica Europe Assistance, i biglietti del ritorno, la carta di identita', etc. lentamente e senza dare segni di inquietudine.
Tutto ok, mi hanno restituito i documenti e ho potuto procedere al ritiro del bagaglio "registered" ossia la valigia che ha viaggiato nella stiva dell'aereo.
CONTROLLO DOGANALE
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Ho preso il corridoio verde e mi hanno chiesto unicamente di passare ai raggi X il bagaglio (valigia rigida, borsa a mano, marsupio, custodia con macchina fotografica digitale) e non il cappottone modello Polo Nord. ;-)
Nessun controllo al metal detector; non hanno nemmeno voluto vedere il mio passaporto.
Terminato il controllo ho dovuto chiedere personalmente se potevo procedere, altrimenti sarei ancora li' ad aspettare un loro cenno ;-)
Per entrambi i controlli ho speso circa 10 minuti, la maggior parte al controllo passaporti.
BANCOMAT
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Una volta messo piede nel suolo Russo ho provveduto a ottenere un po' di contanti. Ero dotato di 3 tipi di carte:
- Bancoposta (circuito Cirrus-Maestro)
- Postepay (Visa Electron)
- Fineco (Visa classic)
tanto per essere tranquilli! ;-)
Giusto per sfida ho provato ad usare Bancoposta (postamat), la quale in Italia funziona tipicamente per 2 esercizi su 10, tipicamente...
Incredibile! FUNZIONAVA!
Per i successivi prelievi - sempre in ATM sorvegliati ho usato la bancoposta. Ho provato la postepay ma non mi è stata accettata da un paio di banche in Naberezhnye Chelny.
PAGAMENTO CON CARTA DI CREDITO
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In un paio di supermercati a Naberezhnye Chelny, avendo esaurito i rubli, ho dovuto ripiegare sulla carta di credito. La cassiera non voleva accettare il Bancoposta e la postepay. Ho sfoderato quindi la carta Fineco - con il suo bel logo Visa con tanto di volatile in forma di ologramma e dati in rilievo! Magia fatta!
Anche se poi la cassiera si domandava come verificare che la carta fosse veramente mia e non rubata... Niente di piu' semplice: estrarre il passaporto è stato un lampo! ;-)
CAMBIO DOLLARI => RUBLI
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Giusto per completare il quadro ho sperimentato inoltre il cambio da dollari a rubli andando nella prima banca a portata di mano a Naberezhnye Chelny. E' stato sufficiente presentare il passaporto all'impiegata di sportello, che ha iniziato a sorridere.
Ho chiesto in Inglese se era la prima volta che vedeva un Italiano da quelle parti: non sapeva parlare Inglese ma a quanto pare mi aveva capito lo stesso!
Lo ripagata con un Italianissimo "grazie infinite" che ha attirato l'attenzione dell'altra cassiera adiacente!
Il tutto è stato svolto senza dichiarazione doganale.
RITORNO
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Al ritorno il procedimento è stato il seguente: controllo doganale, nel quale mi hanno chiesto il passaporto. Non vi era alcun corridoio verde.
Mi è stato chiesto in un Inglese stentato quello che ho poi capito "Turism?" (suonava piu' Turin a dire il vero!) e rispondendo: "Sorry, I understand just English or Italian, no Russian - yet" mi hanno lasciato procedere.
Ho esordito con un "Spassiba" che ha fatto sorridere il giovane doganiere.
Check-in e poi controllo passaporto durante il quale non hanno avuto nulla da obiettare, anche se apparentemente uno dei poliziotti si è allontanato con il mio passaporto per poi ritornare poco dopo. Mah!
Successivamente controllo al metal detector ove non mi hanno richiesto di togliere scarpe ne tantomeno la collanina (a Venezia ho dovuto togliere tutto, scarpe escluse).