La Russia ha rispolverato un classico della sua cinematografia, la "Corazzata Potiomkin" del 1925 e, a sorpresa, i cittadini hanno risposto con grande entusiasmo. La pellicola del regista Serghei Eisenstein, ristrutturata e proiettata a San Pietroburgo assieme ad un concerto delle musiche originali del tedesco Edmund Meisel, ha registrato il tutto esaurito per le prossime due settimane e lunghe ovazioni di pubblico alla prima.
Evidentemente, nel suo Paese natale il film è tutt'altro che "una c... pazzesca", come lo aveva definito Paolo Villaggio, nei panni del ragionier Ugo Fantozzi. Se in Italia la pellicola è diventata celebre grazie a quella battuta del film "Il secondo tragico Fantozzi", in Russia è tutt'ora apprezzato. Se da noi è il simbolo del cosiddetto cinema d'essai, lento, lungo e insopportabile per la maggior parte della gente, in Russia appassiona ancora molti. Se a Milano, rappresenta i gusti di una sedicente élite culturale e dei suoi atteggiamenti forzatamente intellettuali e snobistici, di fronte al quale l'uomo medio (il ragionier Fantozzi) si ribella, a San Pietroburgo piace proprio alle masse.
L'iniziativa, svoltasi al teatro Marinski di San Pietroburgo, ha presentato il film, nella sua prima versione restaurata e senza le censure sovietiche, accompagnandolo dalla musiche originali, composte dal tedesco Edmund Meisel, grande amico di Eisenstein, eseguite dall'orchestra del teatro.
Il film venne proiettato in anteprima a Mosca, nel dicembre 1925, per i deputati del 14/o congresso. Poi, nell'aprile del 1926, per la "prima" mondiale di Berlino. E fu in questa seconda occasione che venne creata la colonna sonora. Negli anni, tuttavia, furono apportate diverse modifiche sia alle musiche che alla pellicola. La censura staliniana effettuò vari tagli come l'epigrafe di Lev Trotski e i versi del poeta Serghei Tretiakov (poi dichiarato nemico del popolo).
Ora, per volontà del Goethe Institut e del maestro tedesco Helmut Imig, il Marinski è riuscito a riconsegnare al pubblico la magia della "prima" berlinese del 1926.