Mirko, italiano a Mosca, ha contattato il nostro canale WhatsApp (dopo aver scritto su in post nel gruppo Facebook a supporto dell'utenza telefonica) per sapere come comportarsi rientrando in Italia da Mosca con un visto che è scaduto da diverso tempo, ma che è tra quei visti prorogati con decreto presidenziale russo a causa della situazione legata alla pandemia da Covid 19. In particolare, Mirko ha chiesto di sapere come comportarsi in merito a questo punto quando attraverserà le frontiere russa (in uscita) ed europea (in entrata), e poi cosa scrivere - quando chiederà un nuovo visto russo - nel campo dove viene chiesto l'ultimo soggiorno in Russia con le relative date di arrivo e partenza.
Abbiamo risposto al nostro amico che, essendo la proroga dovuta a un apposito decreto del Presidente della Federazione Russa, alla frontiera russa nessuno dovrebbe neanche porsi il problema di chiedere come mai lui esca dal territorio russo in ritardo rispetto alla scadenza del visto e che, al limite, basta far presente che c'è stata questa proroga mentre lui si trovava in Russia. Stessa eventuale dichiarazione quando entrerà nel territorio Schengen, sulla cui frontiera sarà tuttavia improbabile che venga sollevato il problema. In merito a ciò da indicare nella prossima richiesta di un nuovo visto per la Russia abbiamo risposto che può inserire le date di ingresso e uscita reali, in sostanza quelle che ci saranno sul passaporto. Anche il Consolato terrà conto della proroga intervenuta e non considererà illegittima la sua presenza in Russia oltra la data di naturale scadenza del visto fruito.
Raccomandando a Mirko di prendere visione anche del Forum, gli abbiamo assicurato la possibilità di ricorrere ulteriormente alla nostra assistenza.