GERMANIA: CARD. LEHMAN CONTRARIO A INGRESSO TURCHIA IN UE
(AGI) - Berlino, 20 nov. - Il presidente della Conferenza epistolare tedesca, cardinale Karl Lehmann, e' intervenuto nel dibattito sull'ingresso della Turchia nell'Ue per esprimere la propria ostilita' al progetto. In un'intervista al settimanale "Focus" il prelato sottolinea che l'identita' dell'Europa e' fortemente basata sull'eredita' giudaico-cristiana e si chiede se con l'ingresso della Turchia "non si sia gia' messo in moto il treno che conduce ad un processo di dissoluzione autodistruttiva della propria identita'". "Che facciamo - si chiede - in seguito accogliamo anche la Russia, poi facciamo seguire il Marocco e la Tunisia? Attualmente abbiamo nell'Ue 25 paesi membri, c'e' dunque parecchio da integrare e da digerire".
Riguardo ai progressi in materia di diritti fatti registrare finora dalla Turchia, il Cardinale si mostra piuttosto scettico. "Abbiamo considerevoli preoccupazioni in merito al fatto che i necessari cambiamenti potrebbero esistere solo sulla carta - spiega Lehmann - oltre a cio' dubito che la Turchia possa costituire il modello di democrazia sperato per il Vicino Oriente. In Turchia esistono ancora fondamentali lacune in fatto di diritti umani e di liberta' di religione".
Sempre dalle pagine di "Focus" l'ambasciatore turco a Berlino, Mehmet Ali Irtemcelik, invita a non mettere tutti i musulmani "sul banco degli imputati". A suo avviso, solo un "piccolo gruppo" pari al 3-4% dei turchi residenti in Germania puo' essere considerato fondamentalista. Il che spinge il settimanale di Monaco di Baviera a far presente che si tratta pur sempre di circa 80 mila individui.