L’attacco è avvenuto al politecnico di Kerch. Il bilancio è provvisorio: molte delle vittime sono studenti. Per la polizia il killer ha sparato e poi si è ucciso
Strage in un college in Crimea: il bilancio provvisorio è di 18 morti (compreso l’attentatore) e 40 feriti. Le vittime sono per lo più adolescenti. L’attacco è avvenuto all’istituto politecnico di Kerch. Secondo il governatore della Crimea, Sergej Aksenov, il responsabile è uno studente di 18 anni che poi si è tolto la vita. «Il sospetto assalitore si è sparato. Era al quarto anno dell’istituto professionale di Kerch. Il suo corpo è stato trovato in biblioteca al secondo piano», ha riferito Aksyonov in tv.
L’attacco
Sono diverse le ricostruzioni dell’attacco date dalle autorità russe. I funzionari russi in un primo momento hanno parlato di un’esplosione di gas, poi di un ordigno esplosivo che ha squarciato la mensa del college all’ora di pranzo in un presunto «attacco terroristico». Ma i testimoni, tuttavia, hanno riferito che almeno alcune delle vittime erano state uccise in un attacco da uno o più uomini armati. Secondo l’ultima versione ufficiale l’attentatore è uno studente, identificato come il 18enne Vladislav Roslyakov, che è entrato a scuola ed ha iniziato a sparare con un fucile. Il Comitato Investigativo russo ha spiegato che l’attacco è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza in cui si vede il 18enne entrare nel college con un fucile e sparare agli studenti. Il comitato ha detto che tutte le vittime sono morte per ferite da arma da fuoco, in contrasto con precedenti dichiarazioni di altri funzionari che hanno parlato di un’esplosione.
La cittadina di Kerch
L’attentato è avvenuto all’istituto politecnico di Kerch (città strategica dove Putin aveva inaugurato il nuovo, immenso ponte nello scorso maggio). A Kerch è presente una piccola comunità di italiani che fa risalire le sue origini sin dai tempi delle Repubblica di Genova e di Venezia. Dopo l’attacco, funzionari locali hanno dichiarato lo stato di emergenza nella penisola del Mar Nero che è stata annessa dall’Ucraina nel 2014. Hanno anche rafforzato la sicurezza sul ponte di 19 chilometri che collega la penisola con la Russia.
L’attacco
Sono diverse le ricostruzioni dell’attacco date dalle autorità russe. I funzionari russi in un primo momento hanno parlato di un’esplosione di gas, poi di un ordigno esplosivo che ha squarciato la mensa del college all’ora di pranzo in un presunto «attacco terroristico». Ma i testimoni, tuttavia, hanno riferito che almeno alcune delle vittime erano state uccise in un attacco da uno o più uomini armati. Secondo l’ultima versione ufficiale l’attentatore è uno studente, identificato come il 18enne Vladislav Roslyakov, che è entrato a scuola ed ha iniziato a sparare con un fucile. Il Comitato Investigativo russo ha spiegato che l’attacco è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza in cui si vede il 18enne entrare nel college con un fucile e sparare agli studenti. Il comitato ha detto che tutte le vittime sono morte per ferite da arma da fuoco, in contrasto con precedenti dichiarazioni di altri funzionari che hanno parlato di un’esplosione.
La cittadina di Kerch
L’attentato è avvenuto all’istituto politecnico di Kerch (città strategica dove Putin aveva inaugurato il nuovo, immenso ponte nello scorso maggio). A Kerch è presente una piccola comunità di italiani che fa risalire le sue origini sin dai tempi delle Repubblica di Genova e di Venezia. Dopo l’attacco, funzionari locali hanno dichiarato lo stato di emergenza nella penisola del Mar Nero che è stata annessa dall’Ucraina nel 2014. Hanno anche rafforzato la sicurezza sul ponte di 19 chilometri che collega la penisola con la Russia.
Fonte: https://www.corriere.it/esteri/18_o...l?refresh_ce-cp