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Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
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m73
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Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
Buongiorno
avrei un dubbio relativo al seguente caso:
Cittadino italiano, nato in italia e trasferitosi (quindi detto "emigrante) in Russia (o altro stato non UE in assenza di specifici accordi bilaterali) la cui permanenza all'estero risulti di lungo periodo, e pertanto iscritto AIRE.
In caso di rientro temporaneo in Italia, ho letto e verificato, non ha diritto all'assistenza sanitaria nazionalò gratuita.
Sono tuttavia garantire le cure urgenti
Quindi in caso di necessità, si potrà senza dubbio rivolgere al Pronto Soccorso, e verrà certamente curato, ma all'atto della dimissione gli verrà presentata (o successivamente "recapitata") la parcella, che dai tariffari indicatimi risulterà essere molto salata (visita base 100 euro,e poi si sale di multipli).
Ora, mentre l'adulto potrà più facilmente valutare il proprio grado di urgenza e necessità, prima di rivolgersi al PS, la situazione potrebbe essere meno facilmente valutabile in caso di minore, dove naturalmente è necessario prestare la massima attenzione anche verso sintomi meno evidenti. Banalmente, per una dissenteria un adulto eviterà di recarsi al PS (per lui a pagamento), mentre qualora si trattasse di minore, magari di lattante , la visita pediatrica sarebbe comunque necessaria, ma non è detto che chi effettuerà la valutazione in merito atale prestazione la riterrà senz'altro urgente
In caso fosse valutata "non urgente", vi sarebbe la richiesta di pagamento dell'importo.
Quindi, vorrei chiedere se qualcuno ha già affrontato la situazione, ossia, rientro temporaneo in Italia di minori, cittadini italiani, nati in Italia e residenti all'estero (Russia) e regolarmente iscritti AIRE.
Avete avuto necessità mediche durante il vostro soggiorno in Italia?
Come sono state gestite?
Infine, risulta evidente l'indispensabilità di sottoscrivere prima del rientro temporaneo in Italia una polizza medica privata (nel nostro caso acquistata da una compagnia russa).
Di fatto però, in caso di effettiva necessità, si riesce ad ottenere un reale rimborso delle spese sostenute o l'efficacia della garanzia risulta, nei fatti, più formale che sostanziale?
Grazie
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Maxovich
Massimiliano
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
Buongiorno
avrei un dubbio relativo al seguente caso:
Cittadino italiano, nato in italia e trasferitosi (quindi detto "emigrante) in Russia (o altro stato non UE in assenza di specifici accordi bilaterali) la cui permanenza all'estero risulti di lungo periodo, e pertanto iscritto AIRE.
In caso di rientro temporaneo in Italia, ho letto e verificato, non ha diritto all'assistenza sanitaria nazionalò gratuita.
Sono tuttavia garantire le cure urgenti
Quindi in caso di necessità, si potrà senza dubbio rivolgere al Pronto Soccorso, e verrà certamente curato, ma all'atto della dimissione gli verrà presentata (o successivamente "recapitata") la parcella, che dai tariffari indicatimi risulterà essere molto salata (visita base 100 euro,e poi si sale di multipli).
Ora, mentre l'adulto potrà più facilmente valutare il proprio grado di urgenza e necessità, prima di rivolgersi al PS, la situazione potrebbe essere meno facilmente valutabile in caso di minore, dove naturalmente è necessario prestare la massima attenzione anche verso sintomi meno evidenti. Banalmente, per una dissenteria un adulto eviterà di recarsi al PS (per lui a pagamento), mentre qualora si trattasse di minore, magari di lattante , la visita pediatrica sarebbe comunque necessaria, ma non è detto che chi effettuerà la valutazione in merito atale prestazione la riterrà senz'altro urgente
In caso fosse valutata "non urgente", vi sarebbe la richiesta di pagamento dell'importo.
Quindi, vorrei chiedere se qualcuno ha già affrontato la situazione, ossia, rientro temporaneo in Italia di minori, cittadini italiani, nati in Italia e residenti all'estero (Russia) e regolarmente iscritti AIRE.
Avete avuto necessità mediche durante il vostro soggiorno in Italia?
Come sono state gestite?
Infine, risulta evidente l'indispensabilità di sottoscrivere prima del rientro temporaneo in Italia una polizza medica privata (nel nostro caso acquistata da una compagnia russa).
Di fatto però, in caso di effettiva necessità, si riesce ad ottenere un reale rimborso delle spese sostenute o l'efficacia della garanzia risulta, nei fatti, più formale che sostanziale?
Grazie
Ogni regione può adottare modalità diverse, quindi ti conviene sentire la ASL della città dove di solito stai in Italia, comunque se non ricordo male puoi richiedere il tesserino temporaneo valido 90 giorni che ti da diritto alle sole cure mediche urgenti gratuite mentre al minorenne dovrebbe essere garantita comunque la prestazione sanitaria e gratuita.
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ezelav
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Età: 55 Residenza: urali
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
se le cose non sono cambiate negli ultimi 3-4 anni, devi andare al consolato di Mosca e farti rilasciare un documento con il quale hai diritto di usufruire gratuitamente del Servizio Sanitario Nazionale per problemi di salute (non per forza urgenti) insorti sul luogo. Adesso non ho il documento sottomano, magari domani potro essere piu preciso. Se non sbaglio, la validita e mensile, 30 giorni.
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m73
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
@Ezelav, grazie per l'aiuto, tuttavia caso a cui mi riferisco riguarda il cittadino italiano temporanamente in Italia. Dubito che il Consolato italiano a Mosca possa essere competente relativamente a prestazioni sanitarie erogate in Italia. Se però hai riferimenti normativi ti pregherei di indicarmeli
@Maxovich: grazie per l'indicazione, che peraltro coincide e conferma con quanto mi pare di aver compreso. Il punto critico è capire se per il minore (di anni 14) sia effettivamente sempre gratuita. La normativa che ho reperito non distingue tra minori e adulti, ponendo sempre le cure ritenute "non urgenti ed indifferibili" a carico del cittadino che ne usufruisce.
Mi sembra assurdo e scandaloso che neppure per un minore sia garantita comunque la gratuità, ma parrebbe proprio così...
Anche a te chiederei riferimenti normativi, se ne hai.
Infine, qualche esperienza di rimborsi ottenuti da polizze stipulate in Russia?
Grazie ancora
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rago
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Residenza: San Pietroburgo
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
Buongiorno
avrei un dubbio relativo al seguente caso:
Cittadino italiano, nato in italia e trasferitosi (quindi detto "emigrante) in Russia (o altro stato non UE in assenza di specifici accordi bilaterali) la cui permanenza all'estero risulti di lungo periodo, e pertanto iscritto AIRE.
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Quindi in caso di necessità, si potrà senza dubbio rivolgere al Pronto Soccorso, e verrà certamente curato, ma all'atto della dimissione gli verrà presentata (o successivamente "recapitata") la parcella, che dai tariffari indicatimi risulterà essere molto salata (visita base 100 euro,e poi si sale di multipli).
Ora, mentre l'adulto potrà più facilmente valutare il proprio grado di urgenza e necessità, prima di rivolgersi al PS, la situazione potrebbe essere meno facilmente valutabile in caso di minore, dove naturalmente è necessario prestare la massima attenzione anche verso sintomi meno evidenti. Banalmente, per una dissenteria un adulto eviterà di recarsi al PS (per lui a pagamento), mentre qualora si trattasse di minore, magari di lattante , la visita pediatrica sarebbe comunque necessaria, ma non è detto che chi effettuerà la valutazione in merito atale prestazione la riterrà senz'altro urgente
In caso fosse valutata "non urgente", vi sarebbe la richiesta di pagamento dell'importo.
Quindi, vorrei chiedere se qualcuno ha già affrontato la situazione, ossia, rientro temporaneo in Italia di minori, cittadini italiani, nati in Italia e residenti all'estero (Russia) e regolarmente iscritti AIRE.
Avete avuto necessità mediche durante il vostro soggiorno in Italia?
Come sono state gestite?
Infine, risulta evidente l'indispensabilità di sottoscrivere prima del rientro temporaneo in Italia una polizza medica privata (nel nostro caso acquistata da una compagnia russa).
Di fatto però, in caso di effettiva necessità, si riesce ad ottenere un reale rimborso delle spese sostenute o l'efficacia della garanzia risulta, nei fatti, più formale che sostanziale?
Grazie
Esperienza diretta, maggio 2015, un'ASL del Piemonte: ricovero per cittadino russo ed italiano, residente in Russia, due notti in ospedale proveniente da pronto soccorso. 0 (zero) euro di spesa.
Paka Rago
____________ B&B San Pietroburgo www.ragoburgo.it
Portale informativo su San Pietroburgo www.visitpietroburgo.com
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ezelav
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Età: 55 Residenza: urali
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
@Ezelav, grazie per l'aiuto, tuttavia caso a cui mi riferisco riguarda il cittadino italiano temporanamente in Italia. Dubito che il Consolato italiano a Mosca possa essere competente relativamente a prestazioni sanitarie erogate in Italia. Se però hai riferimenti normativi ti pregherei di indicarmeli
@Maxovich: grazie per l'indicazione, che peraltro coincide e conferma con quanto mi pare di aver compreso. Il punto critico è capire se per il minore (di anni 14) sia effettivamente sempre gratuita. La normativa che ho reperito non distingue tra minori e adulti, ponendo sempre le cure ritenute "non urgenti ed indifferibili" a carico del cittadino che ne usufruisce.
Mi sembra assurdo e scandaloso che neppure per un minore sia garantita comunque la gratuità, ma parrebbe proprio così...
Anche a te chiederei riferimenti normativi, se ne hai.
Infine, qualche esperienza di rimborsi ottenuti da polizze stipulate in Russia?
Grazie ancora
il riferimento normativo è sotto, devi scaricare alla voce Assistenza sanitaria per temporaneo rientro in Italia : http://www.consmosca.esteri.it/Cons...te/Modulistica/
e sotto c'è il documento che ti rilasciano, almeno fino a quattro anni fa. A me la validità era di tre settimane solo perché si basarono sulle date del biglietto aereo, ma può arrivare a 90 giorni.
Ultima modifica di ezelav il 12 Agosto 2015, 13:03, modificato 1 volta in totale |
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m73
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
@Ezelav: grazie ancora per l'assistenza. Il caso a cui fai riferimento è relativo ad iscritto AIRE che mantenga rapporti lavorativi per aziende/istituti/enti religiosi italiani. E' un caso comune, probabilmente il più comune, ma non sempre ricorrente.
Nel caso di mio interesse si tratta infatti di cittadino italiano iscritto AIRE che però non svolge nessuna attività lavorativa. Pertanto il Modulo a cui fai riferimento non è applicabile a tale caso.
@Rago: grazie anche a te. La norma è esplicita nell'indicare che le cure urgenti sono fornite gratuitamente, per un periodo massimo di 90 gg/anno solare. Quindi la tua esperienza è perfettamente in linea con la norma.
Infatti un ricovero di 2 notti lascia senza dubbio presupporre una "urgenza" di intervento.
Il punto dubbio da chiarire riguarda il fatto che mentre per un adulto risulta (forse) più semplice stabilire cosa sa urgente e cosa non lo sia, diverso sarebbe il caso di un minore.
Esempio pratico:
minore cittadino italiano, nato in italia e residente in Russia, iscritto AIRE (ossia tecnicamente "emigrato") torna a trovare i nonni italiani (o il padre, è indifferente) per le vacanze.
Il ragazzo d'improvviso mostra diffuse bollicine: sospetta varicella.
Per diagnosi e trattamento occorre una visita pediatrica, ma il minore non ha un pediatra di riferimento in Italia.
Il bimbo può tuttavia essere portato al Pronto Soccorso (P.S.) pediatrico più vicino.
Ora, la varicella è una patologia che deve essere trattata "urgentemente"?
Credo che il Triage del P. S. direbbe "assolutamente no", assegnandogli un codice...verde, immagino.
Lo stesso direbbe probabilmente il medico del P.S. confermando la non urgenza.
Certo, essendo il codice "verde", con minore in età pediatrica, non si pagherebbe alcun ticket.
Anche in sede di successiva "revisione amministrativa" (attività di controllo svolta a posteriori in merito alle prestazioni erogate dal P.S. e che viene svolta di routine) tale visita pediatrica svolta risulterebbe inquadrata come "non urgente"
E però ci si accogerebbe senza dubbio in tale fase che il beneficiario non risulta inserito nell'elenco degli aventi diritto alle cure non urgenti di alcuna A.S.L.
Trattandosi di visita non urgente è quindi del tutto possibile (e probabile) che venga addebitato l'intero importo della prestazione al minore (o meglio al suo nucleo familiare)
Alcune direzioni sanitarie mi hanno confermato il seguente tariffario: visita P.S. 100 euro, ogni esame diagnostico supplementare (urine, emocromo, feci, etc.. ) circa 100 euro, esami radio/eco: 200 euro. All'incirca, ma si capisce che semplici accertamenti potrebbero comportare una spesa significativa e del tutto inattesa.
Radicalmente diverso sarebbe lo scenario se anche una patologia come la varicella, quindi non urgente, venisse inquadrata come cura "necessaria" al fine di prevenire eventuali complicazioni al minore.
Quindi intendendo come "urgenti" tutte le cure ad esclusione delle sole cure "programmate".
In tal caso il minore, non avendo accesso ad un pediatra (come accade invece ai residenti), dovrebbe necessariamente rivolgersi ad un P.S. sia per la diagnosi che per la opportuna terapia.
Non si tratterebbe di cura "urgente", ma certo "necessaria" al fine di evitare possibili complicazioni.
E' una interpretazione insomma di cui sto cercando di avere conferma, perché la normativa parla strettamente di "cure urgenti" e diverse Direzioni Sanitarie mi hanno confermato tale interpretazione aggiungendo che deve trattarsi di cure "urgenti ed indifferibili" ... concetto molto diverso da quello di cure "necessarie"...
Spero che sia più chiara la sottigliezza fra le due diverse interpretazioni.
Inspiegabile poi, per me, perché le cure urgenti vengano garantite in forma gratuita solo nel caso in cui non vi sia una polizza privata. Veramente non ne comprendo il senso..
Ultima modifica di m73 il 13 Agosto 2015, 9:19, modificato 1 volta in totale |
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Maxovich
Massimiliano
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
Se il minore ha 14 compiuti rientra nell'assitenza urgente dei 90 giorni.
Forse nel caso in esempio di Varicella, conviene sentire un qualsiasi medico di famiglia, che con una consulenza privata, possono farlo anzi dovrebbero avere il tariffario esposto, probabilmente te la cavi con 40/60 euro più le medicine a tue spese che di solito sono solo delle pasticche.
Non vedo altre soluzioni, a meno di assicurazione medica privata.
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ezelav
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
@Ezelav: grazie ancora per l'assistenza. Il caso a cui fai riferimento è relativo ad iscritto AIRE che mantenga rapporti lavorativi per aziende/istituti/enti religiosi italiani. E' un caso comune, probabilmente il più comune, ma non sempre ricorrente.
Nel caso di mio interesse si tratta infatti di cittadino italiano iscritto AIRE che però non svolge nessuna attività lavorativa. Pertanto il Modulo a cui fai riferimento non è applicabile a tale caso.
......
Inspiegabile poi, per me, perché le cure urgenti vengano garantite in forma gratuita solo nel caso in cui non vi sia una polizza privata. Veramente non ne comprendo il senso..
ciao m73, io non vorrei insistere, ma di sicuro non presentai né documenti di lavoro né, tanto meno, polizze private. Requisiti richiesti per il sopraccitato modulo, uno: iscrizione all'aire. A me sembra che il tuo caso sia identico al mio. Ciao e spero che possa risolvere il problema.
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m73
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Re: Assistenza Sanitaria Italiana X Iscritti AIRE Temporaneamente In Italia
Ciao Ezelav, il modello che mi hai girato è veramente interessante
In buona sostanza, il modello attesta specificamente che l'assistenza sanitaria è dovuta in quanto vi è lo status di lavoratore. Attestazione rilasciata dall'Autorità Consolare, dopo presentazione di istanza (?) del cittadino.
Peccato che tale attestazione parrebbe essere non accertata, visto che non vi sono né documenti allegati o dichiarazioni nel corpo documento, che lo attestino..
Quindi parrebbe proprio un documento (forse) valido, ma... basato su cosa?
A me pare piuttosto anomalo, probabilmente dovuto ad una svista o un'assenza di verifica.
Sarebbe interessante conoscere l'opinione del Consolato in merito, ma ovviamente non è il caso di riaprire un caso già chiuso..
Facile che successivamente , in fase di "compensazione" (il controllo amministrativo svolto post erogazione della prestazione sanitaria) possa emergere che il cittadino non risultava fiscalmente in Italia (non so se fosse il tuo caso, perché magari invece tu lavoravi, e quindi indipendentemente dal mancato accertamento avevi diritto a tale copertura integrale e gratuita).
Con conseguente addebito della intera quota relativa alle prestazioni erogate ...
Grazie comunque, perché ogni contributo è prezioso.
Ultima modifica di m73 il 13 Agosto 2015, 16:33, modificato 4 volte in totale |
#10 13 Agosto 2015, 11:59 |
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