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Messaggio Dieci Secoli Della Letteratura Russa → La Dominazione Mongola. Le Devastazioni 
 
State ascoltando La Voce della Russia!

Dieci secoli della letteratura russa.

Un programma di Aurelio Montingelli e Anna Gromova per conoscere il passato e meglio comprendere il presente.

La dominazione mongola.

Le devastazioni.

 3batyj_vladimir_04  

La volta scorsa gli annalisti ci hanno raccontato la tragica storia della prima invasione tartara e della pesante sconfitta che i principi russi subirono sul fiume Kalka.

Benche’ dopo quella battaglia le orde nemiche si fossero ritirate dal Dnepr per scomparire nella steppa, in nessuno degli annali troviamo traccia di ottimismo per il futuro.

Trascorsero 14 anni segnati dalla carestia e dalla fame, dal terremoto e dalla disperazione.

Leggiamo negli Annali di Rogozh:

“Nel 1230 il sole ebbe uno stravolgimento e per tre giorni fu sostituito dalla luna.

In autunno la fame fu terribile. I cani mangiavano i cadaveri nelle strade…In primavera 3030 furono sepolti in una fossa comune presso la Chiesa dei Santi Apostoli all’estremita’ di Via Ciudinzev…

A Smolensk furono scavate quattro fosse comuni. In due furono gettati 16 mila cadaveri, nella terza 7 mila e nella quarta 9 mila. E ando’ avanti cosi’ per due anni. A Novgorod arrivarono i tedeschi con il grano e la farina.

Nel 1233 si presento’ al cospetto del Signore il beato metropolita Kirill.

Nel 1236, nella domenica del 3 agosto, dopo pranzo, il sole si oscuro’ per quattro giorni.

E in quell’autunno i tartari espugnarono la citta’ di Bolgary.

E nel 1237, dai paesi d’Oriente, attraverso le foreste, nella Terra di Rjazan arrivarono i tartari senza Dio.”

 

Su quell’avvenimento numerose sono le testimonianze degli annalisti, alcune delle quali sembrano opera di testimoni oculari. Eppure, anche in ossequio alla denominazione del nostro programma, ne percorreremo gli episodi attraverso alcuni brani di autentica letteratura.

 

Da “La narrazione delle distruzione di Rjazan per mano di Batij”.

“ E arrivo’ in Terra Russa lo zar senzadio Batij, con una moltitudine di guerrieri tartari e si fermo’ sul fiume Voronezh, poco lontano da Rjazan. E invio’ ambasciatori sconsiderati a Juri Ingvarevic, Gran Principe di Rjazan per chiedere la decima parte parte di ogni cosa.

Juri chiese aiuto al principe di Vladimir, ma costui, ripetendo le gesta dei suoi avi, lo nego’ perche’ non voleva dividere con nessuno la gloria di una vittoria tutta da conquistare.

Venuto a sapere che non vi sarebbe stato nessuno aiuto dal Gran Principe di Vladimir, Gheorghi Vsevolodovic, mando’ a chiamare suoi fratelli…il principe di Murom, il principe di Kolomna ed altri principi.

Poi egli invio’ da Batij, lo zar senzadio, suo figlio, il principe Fedor con doni e preghiere grandi perche’ non scendesse in battaglia contro la Terra di Rjazan.

Ma Batij, crudele e menzognero, chiese loro figlie e sorelle per il suo talamo."

Abbiamo gia’ visto in passato che nel momento del bisogno si trova sempre un traditore.

Leggiamo:

“Ma fra i cortigiani di Rjazan c’era uno che, per invidia, fece sapere allo zar senzadio Batij che il principe Fedor aveva per consorte una principessa di sangue regale che superava per la venusta’ del suo corpo chiunque altra.

Lo zar Batij, maligno, infido e malvagio cosi’ disse al principe Fedor Jurievic. “ O principe fammi gustare la bellezza della donna tua”. Il principe Fedor Jurievic di Rjazan rise: “ Non e’ costume di noi cristiani portare alla lussuria di uno zar miscredente le nostre spose”.

Lo zar miscredente fu colto dall’ira e per l’offesa ordino’ di uccidere subito il principe Fedor, e di gettare il suo corpo in pasto alle fiere e agli uccelli …”

“Uno degli educatori del principe Fedor, di nome Aponiza, si nascose per piangere amaramente… poi accortosi che il corpo glorioso non era sorvegliato da nessuno, lo trafugo’ per dargli segreta sepoltura.

Poi corse dalla nobile principessa Evpraksia e le racconto’ come l’ignobile zar Batij avesse ucciso il nobile principe Fedor Jurievic.

La nobile principessa Evpraksia stava allora nell’alto suo palazzo con l’amato figlioletto …e a sentire quelle parole di morte, in preda al dolore, si getto’ nel vuoto con il principino Ivan, per schiantarsi a terra…”

I principi russi decisero di dare battaglia e si coprirono di gloria, stupefacendo gli stessi tartari per l’incredibile eroismo. E cosi’ fu riferito allo zar Batij:

“ Con molteplici sovrani abbiamo combattuto, in tante terre, in tante battaglie siamo stati, ma non abbiamo mai visto uomini di tanta audacia…

Sono uomini alati che non sanno cosa sia la morte… disposti a pugnare uno contro mille, due contro diecimila…”

 

Ad altissimo prezzo fu superata la resistenza dei principi russi e poi i tartari distrusserro le citta’, dettero alle fiamme le chiese e i monasteri, sterminarono le popolazioni inermi.

Leggiamo negli Annali di Tver:

“E i tartari miserabili andarano alla conquista della terra di Rjazan. Presero d’assedio Rjazan e l’accerchiarano con un vallo nel sedicesimo giorno di dicembre. I tartari espugnarano la citta’ il 21 dicembre, nel giorno in cui si ricorda Uliana Martire. Uccisero il pricipe Jurij Ingvarevic e la sua consorte ed altra gente, chi con il fuoco e chi con la spada, uomini, donne e bambini, monaci, monache e sacerdoti. E disonore fu arrecato alle monache, alle spose, alle fanciulle, dinanzi alle madri e alle sorelle. Dopo queste uccisioni i tartari presero prigionieri i sopravissuti e dettero alle fiamme la citta’.”

“Poi i tartari dilagarano per tutta la terra di Vladimir, alcuni puntarano su Rostov, altri inseguirono il Gran Principe a Jaroslav. Altri ancora conquistarono tutte le citta’ sul Volga… Espugnarano Tvere tutte le citta’ di Rostov e Suzdal. Tornati da Vladimir i tartari conquistarono, come abbiamo gia’ detto, – aggiunge l’annalista, – Perejaslavl, Mosca, Dmitrov, Volok e Tver”.

“Nel 1240 Batij invio’ Mengu-Khan in ricognizione a Kiev… Rimase stupefatto per la sua grandiosita’."

 

Gli Annali ci dicono che nel momento del massimo pericolo per la capitale spirituale dell’antica Russia i principi aprirono una lunga faida per la conquista del potere dopo che il principe Mikhail era scappato da Kiev per riparare in terra magiara.

 

Leggiamo negli Annali:

“Poi a Kiev arrivo’ Batij… Notte e giorno le macchine da guerra si misero a colpire le mura. Nella breccia i cittadini si gettarono nella pugna, ma furono sconfitti… Le mura crollarono… Nella notte i cittadini eressero nuove mura intorno alla Chiesa della Madonna… Al mattino i tartari andarano all’assalto… I tartari conquistarono la citta’ il 6 dicembre, giorno di San Nicola nell’anno 6649 dalla Creazione.”

Cinque anni piu’ tardi arrivo’ in Russia il legato di Innocenzo IV, il padre minorita Giovanni da Pian del Carpine.

Ecco come si presento’ Kiev ai suoi occhi.

“Quando abbiamo attraversato queste terre abbiamo trovato crani innumerevoli e ossa umane in campo aperto, perche’ questa citta’ era grande e popolosa. Ed ora e’ ridotta al nulla. Vi saranno al massimo 200 case. E la gente vive nella piu’ tremenda schiavitu’.”

Qualche anno dopo la battaglia sul fiume Kalka a Roma erano arrivate le prime notizie sul’invasione mongola. Impegnato a gestire la realta’ delle crociate, il Laterano trovo’ pero’ il tempo per inviare una missiva ai principi di Russia.

“Onorio vescovo, servo dei servi di Dio, saluta i principi di Russia augurando loro ogni grazia di Dio. Vorrei chiedere a voi, se siete disposti a ricevere un legato della Chiesa di Roma imperocche’ in accoglienza dei suoi sani insegnamenti possiate penetrare la verita’ della fede cattolica, senza la quale non c’e’ salvezza per nessuno”.

Quelle parole dovevano essere intese letteralmente. C’era anche una allusione ai cavalieri teutonici di Livonia che aveva la forza di una minaccia militare.

Contro quella minaccia un principe avrebbe compiuto il miracolo di unire i popoli della Russia.

La Chiesa Ortodossa lo ha fatto santo per l’opera sua in difesa della fede.

Quel principe si chiamava Alexandr Nevskij.

 

 

Avete ascoltato Dieci secoli della letteratura russa.

La dominazione mongola.

Terza puntata.


http://italian.ruvr.ru/radio_broadcast/6455535/96552059.html

Nella pagina linkata sono disponibili il contributo audio e uno slideshow.
 




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Ultima modifica di n4italia il 02 Dicembre 2012, 13:40, modificato 1 volta in totale 
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