MOSCA - Il 25% degli uomini russi muore prima dei 55 anni e la maggior parte dei decessi è legata al consumo di alcol, in particolare di vodka. L'analoga percentuale in Gran Bretagna è del 7%. E' quanto emerge dallo studio di un team di ricercatori britannici e russi pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet e ripreso dai media russi.
Le cause di morte includono l'avvelenamento alcolico, le malattie del fegato e del cuore, il cancro, la tubercolosi, la pancreatite, la polmonite, suicidi e incidenti. Il problema principale, si sottolinea, non è solo la quantità di alcol consumato (nel 2011 una media di 13 litri di alcol puro l'anno per un russo adulto, di cui 8 litri di superalcolici, principalmente vodka) ma il modo in cui i russi bevono, ubriacandosi spesso.
La ricerca, ritenuta la più grande del genere in Russia, sottolinea inoltre la grande fluttuazione del tasso di mortalità negli ultimi 30 anni in relazione al mutare della politica sugli alcolici e alla stabilità sociale: in calo durante il periodo di Gorbaciov, grazie alla sua impopolare crociata contro la vodka, in ascesa con Eltsin (instabilità e ripresa del consumo di vodka) e nuovamente in calo dopo la politica più restrittiva introdotta nel 2006.
Willow