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Si Può Ottenere La Cittadinanza Italiana Senza Matrimonio
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Messaggio |
kkkkk
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 Re: Si Può Ottenere La Cittadinanza Italiana Senza Matrimoni
Kisa, oni toka 4to prinyali etot zakon. Etoi vesnoi. Ya ne o4en' osvedomlena. Tak 4to vryad li vernutsya k dvoinomy gragdanstvy.
Non ho la tastiera russa continuo in italiano. Insomma se tu lavori in Italia, hai il permesso di soggiorno e non hai dei problemi con i documenti non aver fretta di ottenere la cittadinanza.
(la informazione su cittadinanza me l'ha data Margo84. Non so se continua ad usare il forum, appena la sento glielo chiedo.)
Ciao in bocca al lupo
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#41 16 Agosto 2006, 14:40 |
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kisa
Rank0

Registrato: Novembre 2004
Messaggi: 21
Età: 42 Residenza:  Taranto
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 Re: Si Può Ottenere La Cittadinanza Italiana Senza Matrimoni
Grazie Alia!
Crepi il lupo...
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#42 16 Agosto 2006, 15:43 |
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gringox
Fondatore

Registrato: Novembre 2004
Messaggi: 14832
Età: 50 Residenza:  Kiev - Milano
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 Re: Si Può Ottenere La Cittadinanza Italiana Senza Matrimoni
Bene, bene. Finalmente vedo i nostri amici russi compatti e unanimi nel sentimento e nel giudizio. Ne sono felice.
Forse qualcuno pensava che i nostri amici sono tutte persone che vivono con un unico sogno, una sola aspirazione, nella vita: vivere in Italia.
Loro forse è per questo che hanno simpatia per noi, che studiano la nostra lingua, che amano il nostro paese e che frequentano questo forum. Solo per poter un giorno coronare il loro sogno e venire a vivere in questo meraviglioso paese.
Ma davvero si può credere di vivere nel paradiso terrestre e che nel resto del mondo non ci siano altro che uomini e donne che non desiderano altro che poter essere felici in questo paradiso?
Forse siamo troppo abituati, dalla recente esplosione del fenomeno immigratorio in Italia, ai continui arrivi, con mezzi di fortuna di ogni tipo, di uomini e donne provenienti da paesi con situazioni politco-economiche drammatiche. Ma questo è un fenomeno diverso, che riguarda nella suà totalità i paesi poveri da una parte e quelli ricchi dall'altra, che è sempre esistito, e sempre esisterà, fino a quando la ricchezza e il benessere sul nostro pianeta non saranno equamente distribuiti tra tutti. E' un fenomeno che ci ha interessati anche in prima persona, quando i nostri antenati, fino ad una storia molto recente, emigravano in America, in Germania, per andare a cercare quel lavoro che qui non era possibile trovare.
Si può essere "costretti" - con diverse sfumature di questa parola - ad emigrare, a lasciare il proprio paese, per diversi motivi:
per motivi politici, quando nel proprio paese è presente un regime politico antidemocratico e illiberale, vessatorio e persecutorio, per scappare da persecuzioni personali, o per cercare quella libertà che ci si è visti portar via nella propria patria;
per motivi economici, quando lo sviluppo economico industriale del proprio paese è un punto tale per cui non esiste lavoro, e quindi mezzi di sotentamento, per tutti;
per motivi affettivi, quando il destino vuole che un uomo e una donna che vivono in differenti paesi si innamorino l'uno dell'altra. Anche in questo caso, uno dei due dovrà fare questa scelta.
per motivi professionali o per ambizione, ed è il caso di tutti quelli che decidono di lasciare il proprio paese per seguire le proprie ambizioni professionali. Gli esempi qui possono essere numerosi: ricercatori, scienziati, medici, attori, cantanti e artisti in genere, etc.
Ci sono naturalmente altri motivi, sebbene minori, ma l'esposizione esaustiva di questi non è lo scopo di questi esempi.
Un motivo invece inconsistente, e che non esiste affatto, è quello dell'infatuamento nei confronti di un paese. Un uomo o una donna che decidono di voler lasciare il proprio paese e trascorrere il resto della vita in un altro paese dopo averlo visitato, o studiato attraverso la sua storia ed arte ed i racconti e le foto.
Si può desiderare di visitare l'Italia, di trascorrerci un po' di tempo, di girarla tutta, ed anche di tornarci diverse volte, dopo averla visitata, questo forse sì. E' un bel paese, certo questo non si può negare. Ma la vita in un paese non è fatta solo delle sue bellezze naturali e del suo patrimonio artistico e culturale. Al contrario, la vita in un paese è centrata sulla quotidianità dei rapporti umani, interpersonali, al lavoro, per la strada, in casa, tra amici; è fatta di amicizie e di affetti, di condivisione di esperienze, di ricordi, di tradizioni, di problemi, di umorismo. Essa ruota intorno alle persone a noi care, che abbiamo conosciuto da sempre, dall'infanzia in poi: i nostri genitori, fratelli, sorelle, nonni, amici di scuola, di strada, di lavoro.
Ritengo che sia un grave errore credere che gli esseri umani siano così prontamente disposti ad abbandonare la propria patria, dove sono nati e cresciuti, per motivi così futili, come la bellezza di un altro paese o le comodità che esso può offrirci. Bisogna stimare molto bassamente la dignità e l'animo umano per farlo.
Kesha
Concordo quasi pienamente.
Quello che tu dici, caro keshka, e' vero e vale per la maggior parte del genere umano. Ma, se vogliamo il piu' possobile allargare l'analisi alle varie tipologie di genere umano, non dobbiamo dimenticarci che esistono quegli uomini che si chiamano "artisti", per i quali piu' di ogni altra cosa e' importante l'arte in tutte le sue forme o la natura...ed e' per questo che un paese come l'italia rimane unico nel suo genere, per cui in effetti si potrebbe comprendere la scelta individuale dell'artista di mollare tutto e trasferirsi in un paese come l'italia, fonte di ispirazione e di vita in mezzo all'arte. Ogni angolo, ogni luogo d'Italia traspira arte e si respira cultura ovunque si vada.
Un esempio concreto, nel nostro èpiccolo, e' quello dell'amico Dima (pittore) che molti del Forum conoscono. Lui da Ufa ha deciso di trasferirsi in Italia per studiare all'accademia di Brera e per restare poi in Italia, pur con tutte le difficolta' economiche e di relazione umana che incontra, proprio perche' qui si sente ispirato ed "infatuato" dalla nostra cultura...
Per il resto ripeto, condivido la tua posizione.
Come si suol dire, e lo vedo io che ora risiedo da piu' di un anno e mezzo in Ucraina, un conto e' venire a visitare un Paese, starci un po', qualche giorno, qualche tenmpo...un conto e' viverci. E vivere in un Paese straniero NON e' facile, pur bello e positivo che sia. Io stesso molte volte soffro di nostalgia, rientro quando posso per un weekend a cas...giusto per sentire l'odoraccio di casa mia, della mia Milano inquinata e piena di stranieri...rientro, godo di queste emozioni e poi me ne torno su in Ucraina...E lo faccio perche' ho degli affetti, degli amici, dei legami forti che mi stringono imprescindibiulmnete con questo Paese.
Gringox
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#43 27 Agosto 2006, 16:52 |
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